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Rokudaime.
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Rengoku si dimostrò come sempre insofferente per tutti quelli che non le mettevano pesantemente le mani addosso. SH invece si permise addirittura di trattare Orochimaru come una pezza da piedi, dimenticando che quell'essere poteva fare poltiglia di lei, Joel, Chipp e qualsiasi altra creatura vivesse a Suna, compreso il suo compagno indemoniato. Ma la figura incappucciata non mosse un muscolo come se nemmeno fosse presente.
[...]
Con l'apparizione della mia seconda "guardia del corpo" mi rilassai sul trono riservato al capo di Konoha, come se la presenza di quei due ninja mi facesse sentire sicuro. La realtà dei fatti non poteva essere più diversa, ma questo gli altri non lo avrebbero mai scoperto, se non avessi deciso altrimenti.
[...]
Il doppio intervento di Rengoku ed Anko all'indirizzo dei partecipanti fu il chiaro segnale che anche per me era giunto il momento di parlare con i giovani ninja radunati sotto di noi. Perciò mi rivolsi ai due dignitari presenti con fare sbrigativo:
"Sennin Orochimaru di Oto, Genin SH Jaku di Suna, pare che l'organizzazione abbia pianificato un mio intervento proprio in questo momento. Mi accingo perciò a compiere il mio dovere di capovillaggio, al mio ritorno avremo molte cose di cui parlare"
Senza aspettare risposta, alzai la grossa mano fino a raggiungere l'altezza del naso, e scomparvi in un turbine di foglie rosse. Pochi istanti dopo mi trovavo nell'arena, esattamente davanti a Gabry, il primo ad essersi presentato.
[Segue nella discussione "L'Arena", sempre nel Bosco dei Sussurri].