"Those who go beneath the surface do so at their peril"

[Free GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Boreanz
        Like  
     
    .
    Avatar

    « Let alone yourself. »

    Group
    Giocatori
    Posts
    8,744
    Reputation
    +473

    Status
    Anonymous


    L'essere parlò di nuovo. Nessun umano avrebbe mai potuto abituarsi a quella voce, ed il fatto che pronunciasse parole così orrendamente veritiere non faceva che aumentare il turbamento che permeava ogni goccia dell'essere di Vergil. Il giovane Hyuga sapeva, o almeno così pensava. Pensava di sapere a cosa stesse andando incontro. A cosa stesse rinunciando. Ed era fermo nella sua decisione. Nobile, estremo. Titanico. Eppure, ad ogni nota di quella sinfonia maledetta, non poteva impedire al proprio corpo di tenebra di fremere in quella dimensione d'ombra. In quel dominio dell'entità con cui era entrato in contatto quella sera che gli Hyuga avrebbero maledetto e benedetto per molti anni a venire, se solo avessero saputo.

    " Go ahead. "

    Si limitò a dire. O, meglio, a pensare. Nessun onorifico. Nessuna forma rispettosa. Ora che aveva l'abisso davanti a sé, simili piccolezze parevano degne di scarsa attenzione. In quella realtà d'ombra, dove non aveva corpo, provò a respirare a pieni polmoni. Non vi riuscì. Evocò allora i ricordi di sé stesso ancora fanciullo, mentre giocava nel laghetto della tenuta con i genitori. I ciliegi erano in fiore ed il loro profumo roseo avvolgeva ogni cosa. La risata argentina della madre lo riempiva di gioia, ricordava, e azzuffarsi con il padre nell'acqua non era da meno. Chiuse gli occhi, lasciandosi momentaneamente andare a quel paradiso ormai perduto. Non era saggio mostrare tutto ciò alla creatura. Non era appropriato. Eppure Vergil continuò. Avrebbe perso anche il ricordo di quella felicità, e desiderava assaporarla sino all'ultimo momento.

    Fu bruscamente richiamato da quel caldo rifugio da un fitta lungo la sua spina dorsale immaginaria. Tutti i suoi nervi formicolavano in quell'oceano d'ombra. Riacquistò un corpo. E la creatura apparve davanti a lui. Un avatar di tenebre. Un essere che non avrebbe mai voluto vedere, pensare, sentire o immaginare. E che tuttavia aveva davanti, con un braccio teso verso di lui. Vergil sapeva cosa voleva che facesse. Ripensò ancora un momento al motivo per cui si era spinto sino a quel punto dell'oceano in tempesta. All'amore che provava per i genitori e per il clan. All'odio per il nemico che li minacciava. Fece l'ultimo passo avanti, ed il palmo della creatura gli si appoggiò sul viso. Entrare in contatto fisico con quell'entità era qualcosa di dissenante, ma Vergil si concentrò sull'odio bruciante che covava e strinse i denti. Finché la creatura parlò di nuovo.



    Il sorriso di scherno della creatura fu l'ultima cosa che vide. Lampi neri fuoriuscirono dalla mano che l'essere appoggiava sul suo occhio destro. Il contratto venne forgiato e inciso sulle sue carni, mentre il suo spirito veniva fatto a pezzi.
    Vergil Hyuga urlò. Urlò come mai aveva fatto prima.
    Tutto divenne nulla, e nulla divenne tutto.

    ~

    Ad un osservatore esterno, il corpo di Vergil Hyuga sarebbe apparso immobile come nel momento in cui si era seduto su quella collina così lontana dalla Foglia. Il giovane shinobi, in effetti, non aveva mosso un singolo muscolo. Ad occhi chiusi, seduto sul terreno, rimirava la luna con iridi che non potevano vedere in quel momento. Sembrava essere passato solo qualche minuto da quando si era seduto, ma il corpo di quel giovane emanava una sensazione di eternità. L'unica differenza sensibile, se vi fossero stati spettatori, era il tempo atmosferico: un vento oscuro aveva iniziato a tirare, più forte ogni minuto che trascorreva. Un vento rabbioso. Un vento crudele. E letteralmente scuro.

    Gli uccelli sugli alberi circostanti si levarono all'unisono, fuggendo in maniera scompigliata. Sulla terra, diversi animali della foresta si comportarono allo stesso modo, fuggendo da quella figura immacolata perché il loro istinto così diceva di fare. Il vento iniziò a vorticare attorno alla collina, sradicando alberi e sollevando massi. E ad ogni secondo la sua forza aumentava, ed il rumore si faceva più intenso, in grado di divorarne qualsiasi altro.

     
    .
6 replies since 14/3/2012, 19:20   294 views
  Share  
.