Prigioni di Konoha[Gestionale]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Casìn
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,092
    Reputation
    +74
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Incontri di Sangue
    Guardie, ladri e alcolizzati

    Se prima la sua partecipazione a quella improvvisata missione era solo un sospetto, adesso ne aveva le prove certe. Tutti i presenti si erano rivolti a lui, giustamente criticando il suo dannato vizio. Dall'altra parte, sfruttando il suo lato superficiale non poté che sbuffare, convinto di essere comunque nel giusto. Il torturatore fu il primo a porsi qualche domanda su che tipo fosse stato Ryo, d'altronde il giovane genin non trasmetteva di certo un'aria raccomandabile e fiduciosa, almeno all'apparenza. Dopo di lui fu il torno della chunin che, quanto a presentazione, fece decisamente un'entrata in scena migliore. L'unico che manifestò un minimo di comprensione, anche se proprio di comprensione non si trattava, fu Oda. Forse egli percepì qualcosa in Ryo, o forse lo dava solo a vedere senza accorgersene, che non lo portò ad esprimere un giudizio sulle sue condizioni.
    Insomma, nel giro di pochi minuti si era ritrovato dal gestire un post sbornia al far parte di una missione contro chi sa quale criminale. La kunoichi parlò ancora, stavolta impartendo ordini al gruppo, di lì a poco sarebbero entrati nel vivo dell'azione. Il ruolo che gli venne assegnato non gli dispiacque affatto. Si sarebbe tenuto lontanto dall'inseguimento principale, specialità nella quale non era decisamente portato, e si sarebbe mosso soltanto per bloccare la fuga avversaria. Certo, non aveva la mia idea sul numero di nemici che avrebbe incontrato, ma così a parole sembrava un compito facile e non molto impegnativo. Unica nota dolente: doveva presentarsi sobrio. Anche se lo fosse realmente stato, l'atteggiamento che aveva adottato negli ultimi dieci anni lo spingeva, ormai automaticamente, ad agire in quel modo. Poteva testimoniare che quelle movenze, quell'aria poco interessata e presente gli venissero naturali, come se fosse nato per comportarsi a quella maniera. Ebbene avrebbe fatto lo stesso Ryo di sempre, stavolta realmente sobrio, che almeno alla sua vita in una qualche strana via ci teneva ancora.
    Rimase in silenzio dopo gli ordini finali che gli vennero comunicati. Sarebbe stato un trauma, giudicando che l'emicrania della sbornia iniziava a farsi sentire, riuscire a trovare le forze per muoversi così presto la mattina. Attese la partenza degli altri shinobi, non voleva che scoprissero in quale ruscello avrebbe fatto il bagno, ne tantomeno in quale cunicolo si sarebbe coricato per quel poco tempo che aveva per riposare.

    [ ... ]



    Aprì gli occhi di colpo, non aveva la minina di che ore fossero e di quanto aveva dormito. Sollevò lo sguardo, preoccupato, era ancora buio, di sicuro un buon segno. Si alzò quindi dal materasso logoro che aveva scelto come letto e iniziò a correre verso la prima persona che vide, chiedendogli l'orario. Era completamente sobrio, e , forse grazie anche a questo, aveva la piena coscenza di ciò che avrebbe comportato un suo possibile ritardo ed una sua possibile mancanza. Non gli importava dell'esito della missione di se per se, quanto, a non deludere le nuove persone che aveva incontrato. Ormai erano trascorsi anni da quando aveva stretto, o almeno provato, un'amicizia con qualcuno. Gli ultimi veri amici che aveva furono i suoi vecchi compagni del corso genin, con i quali aveva effettuato non poche missioni accademiche, prima di escludersi completamente dopo i fatti di Tanzaku. Perdere anche queste nuove conoscenze avrebbe soltanto portato ad un aggravarsi della sua situazione, questo, incosciamente, voleva proprio evitarselo.
    Con qualche affanno riuscì a raggiungere la piazza che avrebbe dovuto sorvegliare duerante lo svolgimento della missione. Fermò il primo passante, chidendogli l'ora esatta. Mezzanotte. Era ancora mezzanotte. La sue espressione fu un misto di gioia e sopresa, sorpresa negativa. Sapeva già di aver rinunciato a delle importanti ore di sonno, ma avrebbe comunque preso la decisione di non coricarsi nuovamente. Sarebbe rimasto in attesa del gruppo, o del segnale, nella sua posizione prestabilita. Aveva già iniziato la sua pattuglia, muovendosi per brevi archi, in modo da ricoprire poche zone intorno alla piazza ma mantendo comunque una visuale su quello che vi succedeva, evitando che delle possibili persone ostacolassero la sua vista.
    Insomma, di lì a poco sarebbe ricominciata la sua vita da ninja accademico al servizio del villaggio della Foglia oppure sarebbe stao solo un episodio isolato? Non vollè ancora ottenere nessuna risposta a quella domanda, vuoi per non distrarsi, vuoi perché al solo pensiero di scegliere una via importante nella sua vita gli veniva voglia di bere il suo amato liquore.


    Edited by Casìn - 1/10/2015, 22:17
     
    .
46 replies since 31/12/2005, 18:09   1327 views
  Share  
.