[Team 23] Più strani non si può

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Presentazioni - Cominciamo Male...~


    La prima del trio a giungere fu la "svampita", o almeno così era scritto nel suo profilo ed il suo modo di agire, unito al vestiario certamente poco consono a muoversi nella foresta ne davano ulteriore prova. Ella per prima si presentò, in una maniera a dir poco stramba, fin troppo aperta verso un nuovo sconosciuto, tuttavia ciò non era necessariamente un male.

    "Salve, Atasuke-sama! Sono io Hime Aizawa, anche se qualcuno mi chiama Rabbit... E' una storia lunga! Per il resto, ho sedici anni e vivo a Konoha...! Quello che amo fare è stare in compagnia e mangiare, quindi, dato che sei un ottimo cuoco, mi troverò bene con te, sensei! Eheh!"

    «Lieto di Conoscerti Hime... tuttavia perdonami una cosa... Chi ti ha detto che sono un ottimo cuoco? Io vi ho solo detto che sono abile... L'ottimo è ben lungi dal mio livello, o almeno ne ero convinto fino a poco tempo fa... Anche se in effetti sono molti coloro che hanno definito i miei pasti Ottimi...»


    Chiese con aria curiosa, dato che in effetti ignorava che in giro potesse girare una tale voce, soprattutto dato che non era lei quella che abitava con Myori, la quale era l'unica oltre a Shay a conoscenza delle sue capacità culinarie definite "ottime". Dopo di lei, con toni ben meno estrosi e gentili si presentò l'altra ragazza, quella "problematica" la quale con ben poca gentilezza cercò di tagliare corto il discorso sottolineando che non voleva dire nulla di se.

    "Atasuke-sensei quindi... Mi sta mettendo alla prova? O non le hanno dato le schede con tanto di "nome e cognome"? No, sa, mi risulta difficile credere che un genin della foglia non sia abbastanza sveglio da non capire chi diavolo tra me e questa ragazza ha sangue Hyuga. Non lo si vede già dagli occhi? ... In ogni caso, il mio nome è Misaka Hyuga e a parte questo, ciò che ha a che fare con me e la mia vita non la riguarda."

    «Senza offesa... Ma se questo fosse stato realmente un test, tu lo avresti banalmente fallito. La mia era semplicemente una normale richiesta di presentazioni, per gentilezza. Certo, è ovvio notare il tuo sangue Hyuga... Inoltre è estremamente scortese non presentarsi... Anche tra nemici, non credi?»


    Il suo tono era calmo e dolce, mentre il suo sorriso si manteneva solido senza svanire in una smorfia di tristezza nata nel vedere quella ragazza. In lei aveva riconosciuto se stesso di tempo addietro. In lei e nel suo sguardo intravedeva un ombra di paura e di sofferenza. un ombra che anche lui aveva, ma che per una lunga serie di eventi era finalmente svanita.
    Ultimo, ma non ultimo si presentò anche l'otese, il quale mosse una particolare presentazione, fin più strana della prima ragazza.

    "Visto che la signorina Misaka Hyuga ci priva dell'interessantissimo racconto della sua vita, mi presento io. Sono Morinagi Kobayashi, ma chiamatemi pure Mori. Vengo da Oto, e sono qua perché mi ci ha chiamato lei, Uchiha-sensei. Nella vita faccio il cuoco a tempo pieno, e ho diciotto anni. Per ora non svelo altro, però sono disponibile per eventuali domande. Ah, un ultima cosa, un piccolo consiglio per te, Hyuga-san: non fare così la sbruffoncella con chi è indubbiamente superiore a te per capacità. Il rango non conta molto nella vita. E soprattutto pensavo che la principessa fosse Aizawa-san."

    «Beh, un interessante presentazione, non c'è che dire... Ti ringrazio poi se quella tua nota verso la tua compagna era una sorta di complimento, tuttavia cerca di non essere così scortese con lei. Se non vuole raccontare nulla del suo passato, ha il diritto di farlo entro i limiti del possibile... Poi spiegami che cosa intendi con "Pensavo che la principessa fosse Aizawa"»


    [...]


    Quando ormai tutti avevano fatto, in un modo o nell'altro, la loro presentazione, Atasuke fece loro un cenno con la mano di sedersi su una delle sedie che prese da una delle tende.

    «Comunque sia, mia cara Hime, ci hai preso, ho delle discrete abilità come cuoco. Quindi se prima di proseguire voleste favorire la colazione, prendete pure. Se invece avete già fatto colazione, pazienza, ci sarà di più da mangiare a pranzo»


    Disse sorridendo ancora una volta per mettere a loro agio i suoi tre studenti prima di porgere loro un vassoio su cui erano presenti biscotti, una teiera di the, una caffettiera, una teiera ricolma di latte caldo, tre tazze e dei piccoli tramezzini.
    Tutto era ancora caldo, dato che il trio era arrivato in orario al punti di ritrovo e quindi i tempi previsti da Atasuke si erano incastrati alla perfezione. Sia che i suoi allievi avessero accettato o meno il pasto, Atasuke si sarebbe seduto poggiando da parte il vassoio ed iniziando a spiegare che cosa avrebbero dovuto fare inseguito e chiedendo loro ancora delle altre informazioni.

    «Bene... Dato che è da tempo che l'accademia non tiene più corsi come una volta, con lezioni in aula e quant'altro, anche questo "corso" sarà leggermente diverso. In breve, apprenderete quello che c'è da sapere direttamente sul campo assistendomi, o meglio, agendo con il mio supporto ad una reale missione di basso livello. Tuttavia prima di proseguire con i dettagli tecnici, per la gioia di Misaka, debbo chiedervi ancora delle cose. Quella di prima era una normale presentazione, tuttaavia questa volta devo sapere da vi qualcosa di più... intimo, se così si può dire... Quello che voglio sapere da voi sono le vostre ambizioni, i vostri obbiettivi... Per dirla in breve: Perchè avete deciso di diventare Ninja? Quali sono el vostre caratteristiche principali per aspirare ad un tale ruolo?»


    Prese una pausa sorseggiando un po di caffè dalla tazza che aveva usato in precedenza facendo colazione.

    «Ad esempio... Io sono diventato shinobi a causa di una spiacevole serie di eventi legati alla mia famiglia che tuttavia non voglio raccontarvi. Comunque sia il mio obbiettivo non è come si potrebbe pensare, un obbiettivo di vendetta, quanto piuttosto un obbiettivo di scoperta. Voglio infatti scoprire molte cose del mio passato, oltre che poter guardare in faccia il futuro, ma soprattutto voglio impedire che capitino ancora cose come quelle che mi sono capitate e voglio rendermi utile verso coloro che hanno un torbido passato come il mio senza che ne abbiano colpa alcuna... ma ora basta parlare di me. Io sono già un ninja... Ora tocca a voi raccontarmi qualcosa»


    Con l'orami consueto sorriso stampato in faccia cercò di invitare i suoi allievi a parlare per raccontare quello che molti definiscono "il credo ninja". Poi mentre raccontava girò i suoi occhi verso la giovane Hyuga lanciandole un semplice messaggio con lo sguardo che poteva essere sintetizzato in un: "so che cosa provi". Egli ignorava ovviamente la storia della ragazza, tuttavia, nella sua esperienza vissuta era in grado di comprendere senza grossa fatica quando una persona aveva avuto delle brutte seperienze in passato. Sapeva riconoscere uno sguardo triste, anche se mascherato da una apparente inespressività. Aveva imparato da tempo a non guardare solo le apparenze, ma a guardare dentro all'anima delle persone.


    OT - Bene, con questo post dovremmo terminare le presentazioni e dal prossimo iniziamo con l'azione ^^ O meglio... iniziamo propriamente con la mini-quest XD Per altre info e note, troverete tutto nell' OT del corso :zxc: - /OT


    Edited by Asgharel - 26/3/2012, 13:39
     
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10 replies since 20/3/2012, 23:51   251 views
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