[Team 23] Più strani non si può

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Ultimi dettagli - Diamo il via alle danze~


    Il corso pareva essere iniziato male, molto male. I suoi studenti chiaramente parevano non essere molto inclini a seguire questo suo metodo di spiegazione, in particolare il giovane otese che ad ogni istante si rendeva più odioso verso gli occhi del sensei e probabilmente anche delle compagne.
    Rammentava bene come era stato addestrarsi con Ledah e sapeva che gli otesi erano gente ben strana ed aggressiva oltre che ben poco rispettosa, tuttavia mai si sarebbe aspettato uno studente di quel tipo. Oltre a quel problema si aggiungeva la giovane "problematica" che come previsto risultò ancora dare dei problemi, non tanto nelle parole quanto piuttosto negli atteggiamenti chiaramente aggressivi verso Atasuke. Una frase però in particolare attirò la sua attenzione. Una frase che certamente era stata buttata li per mettersi in mostra in un qualche modo o per farsi vedere come "brave persone" o per cercare ancora una volta di sbruffoneggiare prendendo in giro qualcuno.

    "Ah, e vorrei la pace nel mondo e la fine di tutte le guerre."


    Attese che anche le altre due si presentassero raccontando qualcosa di loro prima di rispondere alle varie affermazioni con lodi, insulti, consigli e quant'altro.

    «Interessante la tua ultima asserzione Morinagi... Quindi tu in breve vorresti essere disoccupato? Spero tu sia cosciente che senza guerre ed in particolar modo in un clima di pace totale come shinobi saremmo disoccupati? Comunque sia, poco importa, tanto sei un abile cuoco no? Quindi non avrai di certo problemi di disoccupazione...»


    Poi con tono ben più serio, tuttavia il più caldo ed accogliente che era in grado di sfoderare, cerco di guadagnarsi la fiducia della sua giovane compaesana "problematica".

    «è lodevole la tua determinazione Misaka... Tuttavia debbo contraddirti. Tra tutte la via del ninja non è di certo la più facile, soprattutto per acquisire la forza di cui tanto vai in cerca. Spero solo che questa tua ricerca di potere non ti porti ad avere "troppo" potere. Talmente tanto da non essere più in grado di controllarlo. Inoltre dopo vorrei parlarti in privato...»


    Ascoltò con attenzione le eventuali risposte dei suoi studenti cercando di carpire che cosa questi nascondessero dentro di loro per cercare di capire al meglio come organizzarli per far prendere loro parte alla missione che l'accademia aveva riservato loro.

    «Bene... Se questo quindi è tutto quello che avete da dirmi sul vostro conto, direi che possiamo iniziare con la missione. Per prima cosa la missione è una missione di grado D, quindi sarà una cosa facile facile. Il committente è un certo Jin-Lo, un tizio abbastanza strano, ma visto che ha pagato in anticipo e con una grossa somma, l'accademia ha deciso di prendere comunque in carico la missione. La missione è una breve missione di recupero. In pratica dovremmo recuperare una persona il cui nome ci è sconosciuto, o almeno credo che l'identificativo che ci hanno dato sia solo una specie di soprannome... Comunque sia, dovremo trovare e recuperare un certo Dovahkiin»


    Le sue parole erano particolarmente piatte, causa probabilmente dell'insoddisfazione che pareva aver iniziato ad aleggiare in quel luogo. Prese poi una breve pausa dal suo discorso osservando i volti dei suoi studenti nella speranza che qualcuno di questi desse un minimo segno di entusiasmo.

    «Per quanto possiate o meno avere domande, per ora non so dirvi altro. Gli altri dettagli sull'obbiettivo li scopriremo parlando con il committente questa sera quando ci raggiungerà in questo accampamento. Fino ad allora avrete tempo per socializzare con me, ma soprattutto fra voi. In particolare, mio caro Morinagi, TU ti sei guadagnato il compito di preparare il pranzo. Ci sono altre domande?»


    Il suo tono era deciso e preciso, come in ogni altra situazione in cui si trovava a dover organizzare una squadra. Particolare enfasi venne utilizzata nel sottolineare il "tu" diretto a Morinagi in modo che fosse chiaro il concetto di quel guadagno di lavoro extra come "test/punizione" per il suo comportamento tutto meno che corretto nei confronti di tutti i presenti.

    [...]


    ~Uno ad Uno - Cerchiamo di capire~


    Quando ormai tutti i punti furono chiariti, Atasuke chiamò a se la giovane Hyuga per andare a parlare con lei in privato.

    «Misaka, potresti venire con me un istante? è giunto il momento di parlare in privato»


    Era ovvio che se ella si fosse rifiutata l'avrebbe presa con se con un ordine diretto a cui non poteva sottrarsi, tuttavia sperava di non dover arrivare a tanto.
    Mentre i due si allontanavano un poco nella foresta cercando di evitare di restare ancora a contatto con i due compagni, Atasuke si sarebbe osservato discretamente alle spalle per essere sicuro che nessun'altro degli studenti li seguisse in modo che la ragazza potesse sentirsi un po più a suo agio.

    «Bene... Direi che qui dovrebbe andar bene... Possiamo fermarci.»


    A quel punto le puntò il suo sguardo dritto negli occhi con sguardo rassicurante, cercando ulteriormente di non metterla in agitazione, anche se non poteva esserne certo.

    «Allora... Io non so molto di te e da quello che mi pare di capire tu stessa non vuoi che gli altri sappiano praticamente nulla di te e del tuo passato. Più che giusto, come ho detto in precedenza, neppure io voglio che la gente sappia i fattacci miei. Tuttavia vorrei capire perchè ti ostini ad avere un ateggiamento così chiaramente aggressivo verso gli altri. Non credere che non mi sia accorto dei tuoi sguardi di sfida o di come ti sei innervosita verso l'otese... Ammetto che non piace molto neppure a me, soprattutto per i suoi modi di fare, tuttavia in un team è fondamentale potersi fidare degli altri... Che cosa ne pensi al riguardo?»


    Attese sorridendo una risposta dalla sua allieva per poi incalzare ulteriormente la dose con altre piccole domande inerenti alla situazione.

    «Poi vorrei parlare della tua ricerca di forza... Sai, un discorso simile l'ho già sentito dire da un Kiriano. Ricordo bene come era attaccato a questo suo obbiettivo e alle sue convinzioni e... come dire... nelle tue parole mi sembra di risentire la sua voce ed il suo passato.è chiaro che questo tuo obbiettivo sia guidato da qualche avvenimento triste del tuo passato di cui probabilmente non vuoi parlare. Rispetto il tuo silenzio a riguardo, tuttavia ti do un consiglio, dato che anche io ci son passato di mezzo... Non lasciarti dominare dalle tue emozioni, ricorda chi sei e chi eri, ma soprattutto non agire solo per vendetta. Credimi, lo so per esperienza... Bramare la vendetta non porta assolutamente a nulla, eccetto forse ad altro dolore. Poi fai come credi...»


    In segno di amicizia le rivolse la amno destra nella speranza di una breve stretta di mano d'intesa.

    [...]


    Sia che lei avesse accettato la stretta di mano, sia che non lo avesse fatto, l'avrebbe poi congedata chiedendole di mandargli Morinagi dato che doveva parlare anche con lui.
    Quando egli fosse arrivato, avrebbe trovato Atasuke seduto su una roccia li accanto che lo aspettava paziente giocherellando con il suo tanto.

    «Bene arrivato Morinagi... Tutto a posto? Non mi sembri affatto contento di aver preso parte a questo corso, o sbaglio? Finora ho notato che hai avuto un tono... come dire... piatto, annoiato, irriverente?. C'è forse qualcosa che non ti va a genio di questo corso? Nel caso possiamo parlarne, in fondo se sei abile come credo come cuoco possiamo perdere qui quasi tutta la mattinata a discuterne, quindi non hai di che preoccuparti per quanto riguarda il pranzo...»


    Prese una pausa attendendo le eventuali lamentele dello studente per poi rispondere alle stesse e porre successive altre domande rapide.

    «Poi... Che ti è saltato in mente? Eh? Che cosa credi sia fare il ninja? Svegliarsi una amttina e fare una domanda così, tanto per fare? Sei sicuro che sia questo il modo di comportarsi? Se è così fai pure armi e bagagli e tornatene a casa, tu con me non diventerai mai un ninja. La prima delle cose che dovreste imparare è il lavoro di squadra e con i tuoi modi di fare iniziamo dannatamente male. Se continui così non riuscirete mai a fare squadra e per quanto la missione possa essere semplice e banale rischiate di non uscirne vivi, o comunque rischiate di uscirne pagando voi il conto anzichè essere pagati, sono stato chiaro? Quindi ora piantala di fare lo scazzato e metti un po di impegno nelle tue azioni!»


    Il suo consueto sorriso era scomparso ed al posto si era piantato un volto molto serio in cui si delineava uno sguardo quasi minaccioso rivolto verso al suo studente. Con quello sguardo fisso attese eventuali reazioni del suo studente per poi tornare al campo con l'otese alle sue spalle pronto ad osservare come i tre avrebbero proseguito cercando di socializzare, ma soprattutto osservando l'otese mentre svolgeva il suo compito obbligato di cuoco.


    OT - Sfortunatamente la scomparsa di biscuit mi costringe a dover posticipare l'inizio delle danze di un giro, tuttavia da qui si può già iniziare ad intuire che le cose dovrebbero farsi più o meno divertenti.
    Uniche note che vi lascio: Rispondete alle mie domande ed alle mie frasi, ma non inventatevi frasi del mio pg (neanche quando vi chiedo di chiarame uno dei vostri compagni); Cercate, se possibile di fare una piccola fase di interazione tra voi (fate voi se preferite uno o due interpost o se vi mettete d'accordo e fate discorsi incrociati, ma nel primo caso avvisate che fate degli interpost XD) e soprattutto cercate di divertirvi. Se non riuscite a stera nei 7 giorni avvisate prima in OT. a questo giro premetto che senza avvisi di ritardo non vi aspetto, anche a costo di chiudere il corso :zxc:
    - /OT
     
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10 replies since 20/3/2012, 23:51   251 views
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