The Dream's Illness

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  1. -< Etsuko >-
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Quando rimpiangi una noiosa giornata

    Quando dici che le giornate prendono svolte che non ti aspetteresti…
    Eh si, proprio così, delle volte il volo degli uccelli rimanda la mente tra le distese azzurre del cielo,
    quel giorno tutto cominciò con il veder volare un oggetto non identificato giù per la finestra sino ad atterrare nell’atrio dell’ospedale. Che fosse un allucinazione?
    Beh, gli scherzi che la mia mente giocava dopo l’incontro con fujiko, erano si preoccupanti, ma non sino a quel punto.
    Mi spinsi alla finestra e lo notai, un Tengu, le dannate creature di Itai, cosa diavolo era successo ora?
    Percorsi con balzi che avrebbero fatto invidia ad un atleta di salto in lungo, la scalinata che portava al ricevimento, non volevo che quell’essere spaventasse i pazienti dell’ospedale.
    Con fare sgraziato e per niente cordiale mi avvicinai alla creatura che ora si trovava al banco del ricevimento, non gli diedi modo di parlare…

    Eh no… eh… se Itai pensa ancora di affibbiarmi un ulteriore turno di guardia alle mura, beh, si sbaglia di grosso, dovrà egli stesso venire a supplicarmi e questa volta farà i conti con me, quant’è vero che sono un Akuma …

    Lo sguardo perplesso dell’evocazione e dell’addetto del ricevimento mi suggerirono che il motivo di quella visita fosse tutt’altro.
    E le parole di quello subito dopo, lo confermarono.

    Etsuko sama, mi dispiace disturbare, no, non son qui per i turni di guardia alle mura, ma abbiamo un caso urgente da proporle ed urge la sua presenza, Itai arriverà presto qui e non è solo…

    ° Capisco °

    Seppur le gote tradissero un accenno paonazzo, lo sguardo era serio…

    ° cosa mai era potuto accadere? °
    L’avrei scoperto a breve…
    Preparate una barella, e mobilitate lo staff medico, abbiamo bisogno immediatamente di una sala operatoria, dite a Tobi che si occupi lui stesso dell’allestimento.

    Guardai nuovamente l’evocazione e notando che non espose alcuna riserba in merito, capì che le precauzioni adottate erano più che soddisfacenti.
    Mi lascia scortare fuori.

    […]

    Fu parecchio il tempo necessario, dovetti attendere a lungo e l’invidiabile loquacità di quel tengu, per utilizzare un ironico eufemismo, non mi fu affatto utile ad ingannare il tempo.
    Ma quando mi accorsi che l’ombra che ora aleggiava sopra e attorno a me non era causata da una eclissi, fu già tardi e l’enorme drago atterrò proprio davanti a me sollevando una grossa nuvola di polvere. Fui costretto a coprirmi gli occhi e quando finalmente l’atterraggio fu ultimato mi resi conto dell’effetto che aveva avuto sul mio camice, fortunatamente l’avevo indossato, ma soprattutto sui miei capelli…
    L’esclamazione successiva fu d’obbligo.

    Fottutissimi animali.

    Forse al tengu al mio fianco non sfuggì quella esclamazione data l’occhiataccia che mi rivolse poco dopo…
    Ma l’estensione del mio concetto precedente poteva farlo anche suo se avesse voluto muovere obbiezione.
    Mi avvicinai al corpo che ora giaceva al suolo…
    Guardai Itai e mi capì al volo…
    Mi espose immediatamente quello che era successo, poche ma proverbiali parole…

    Cosa?

    La mie espressione facciale non era affatto controllata e persino Itai forse non mi aveva mai visto così espressivo sino a quel momento.

    Dal Sanbi? Sapevo che il demone era irreperibile …

    Ciò che mi sconvolse ancora di più furono le parole successive.
    Abbassai lo sguardo, osservai il ragazzo, non era ridotto bene …
    Se il sistema immunitario e i parametri fisici avrebbero superato la soglia limite, il biju, si sarebbe liberato, questo avrebbe significato 2 cose, l’una dall’effetto catastrofico per il giovane, ovvero la sua morte, l’altra per il villaggio, una forza portante libera proprio al centro di Kiri?
    Altro che attentato…

    Veloci, da questa parte, non c’è tempo da perdere…

    Feci cenno allo staff medico che attendeva. Posizionarono la barella e con il mio aiuto e quello di Itai, il ragazzo che non aveva un nome per me ma solo un volto, quello del Sanbi, fu accompagnato in sala operatoria.

    [Ora X]

    Lasciai Itai alle mie spalle e la porta dell’anticamera operatoria, si chiuse dietro di me…
    Monitoriamo attentamente tutti i parametri vitali, voglio una anamnesi completa sullo stato di salute del paziente, voglio un esame a contrasto sul sistema circolatorio del ragazzo, se è vero che il biju è dentro di lui, vediamo cosa diavolo gli ha combinato…


    [2 Ore Dopo…]

    Etsuko, dovremmo provare a Svegliarlo, non crede sia meglio?

    Tobi mi fissava dritto negli occhi. Sapevo quello che dovevo fare, ma stavo cercando di prendere tutte le precauzioni in merito.
    Avevo tra le mani i risultati dei test a contrasto sul sistema circolatorio del giovane, il normale flusso circolatorio era stato alterato, discrepanze ondulatorie si notavano in tutto il sistema, la normale dinamica dei fluidi era stata completamente sovvertita, era spaventoso. Seppur da una parte sapevo che in quelle condizioni sarebbe stato rischioso per chiunque utilizzare il chakra per tentare di confinare la forza del demone, dall’altra, tenere ancora il ragazzo in coma farmacologico avrebbe significato, lasciar piede libero al Sanbi, che si sarebbe potuto ribellare da un momento all’altro.
    La scelta fu obbligata.

    Proviamo a svegliare il ragazzo…

    [2 ore e 30 minuti dopo]

    Buongiorno…

    Accompagnai così il risveglio del ragazzo, pareva assente a tratti, forse non capiva dove si trovava e quello non era il paradiso, benchè il bianco asettico di quella stanza sterile, potesse lasciarlo presagire e io, nonostante la bellezza sconvolgente, non ero un angelo.

    Tranquillo, sei a Kiri al sicuro, Itai ti ha condotto in ospedale, io sono Etsuko, il primario e seguo personalmente il tuo caso, forse sarai già a conoscenza di questo, ma un orribile creatura è assopita dentro di te, sarò franco, la cosa mi preoccupa e non poco. Nelle situazioni in cui versa il tuo sistema circolatorio non so quale soglia di sopportazione tu riesca a contenere prima che il Sanbi prenda il sopravvento.
    Non so quanto tu capisca di queste mie parole in quanto sedato, probabilmente il 10%, ma attualmente il tuo grado recettivo proprio non mi interessa…
    Adesso interverremo stimolando il tuo sistema nervoso andando a valutare la soglia limite e per farlo abbiamo bisogno di somministrarti adrenalina, cerca di controllarti il più possibile.
    Inizieremo dalla soglia base, vai Tobi…
    5 cc di Adrenalina…
    Intanto prepara la prossima, 10 cc…


    Ma presto avvenne l’impensabile, mai nella mia carriera medica mi sarei atteso qualcosa di simile, ne avrei potuto immaginare che la soglia di sopportazione risultasse così bassa.
    Il corpo del giovane si avvolse completamente di un aurea demoniaca, mandando in frantumi i vetri compresi in un metro di distanza del paziente.
    Ma non era il momento di sorprendersi, solo di agire, per il bene di Kiri…
    Tobi 20 cc di morfina… subito…
    La cannula attaccata all’ago a farfalla infilzo nel braccio del giovane, lascò scorrere il farmaco. L’aura continuava a farsi più intensa e il tremore nella stanza aumentavano, quella enorme massa di chakra liberata mandava in tilt i macchinari e i diversi sistemi d’allarme si attivarono.
    ° Porc… Troia…°
    Ora o mai più.
    Lasciai che un basso di chakra fluisse nelle mie mani…
    Avrei provato a ristabilire il normale flusso circolatorio del ragazzo, immettendo una consistente quantità del mio chakra più vicino possibile al fulcro mediale.
    Poggiai le mie mani sul torace e come un defibrillatore liberai…
    Appena in tempo, un secondo dopo fui scaraventato indietro da una spaventosa quantità di chakra, liberata per legge fisica “ad una pressione o forza somministrata, ne corrisponde una liberata, uguale e contraria”
    L’effetto fortunatamente fu quello sperato, il flusso si riattivò e l’aura demoniaca, prima si affievolì per poi scomparire definitivamente.
    Solo ora mi ero accorto di come le mie mani fossero ridotte. Ustioni di 2° laceravano la pelle, ma il peggio era stato evitato.

    [4 ore dopo…]

    La porta che solo 4 ore prima si era chiusa alle mie spalle si riaprì e lì trovai lo stesso volto che avevo lasciato qualche tempo prima.
    Il mio viso era segnato dall’ira, reggevo la cartella del paziente, finalmente quel tale aveva un nome e non solo… fu quel non solo che mi spinse a rivolgermi in quel tono con il jonin …

    Takuma eh… ?
    Ma come diavolo ti è passato per la mente di portare un ninja di tale esperienza in una missione con un rischio simile?
    Adesso per questo tuo colpo di testa, tutto il villaggio è in pericolo…

    Il mio sguardo da professore incazzato fissava il Nara.
    Ho 2 notizie… una buona e una cattiva.
    La buona è che il ragazzo fisicamente sta bene, la cattiva invece è che il sistema circolatorio è completamente in tilt… il che di per se non sarebbe grave se il ragazzo non contenesse dentro di se una creatura famelica pronta a distruggere il villaggio.
    La cosa peggiore?
    Guarda le mie mani…

    Completamente ricoperte di bende, guardare le ferite al di sotto era praticamente impossibile.
    Dai nostri test risulta che il ragazzo non è assolutamente in grado di gestire emozioni… e con emozioni non intendo l’ira, come nel caso comune di tutti contenitori di biju, ma nel vero senso della parola. Qualunque emozione un po’ più intensa provoca l’attivazione dello stato demoniaco…
    E tu sai bene cosa significa vero?
    Bene… adesso io son qui, da te… per capire come agire.
    Ci sono farmaci che inibirebbero completamente il sistema circolatorio, ma in quel caso Sanbi avrebbe carta bianca. L’unica soluzione? Io credo sia un sigillo, che consenta il confinamento del demone, un confinamento forzato… non vedo altra soluzione, dimmi tu Itai…
    Sei tu l’esperto.

     
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