Gli Inganni Del Kasai no Rūto

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Racconti - Di come l'ombra cercò di reclutarlo~


    Una risata. Quella fu la risposta dell'ombra alel parole di Atasuke. Una risata fragorosa, una risata di approvazione, come quelle che si fanno al bar con gli amici quando si fa una battuta celandoci un fondo di verità. Poi, un'altro quesito ancora, come se il suo oscuro interlocutore cercasse in qualche modo di scoprire se Atasuke fosse realmente adatto al compito per cui era stato preventivamente selezionato. Poi alle sue stesse domande rispose facendo un lungo monologo spezzato in più parti in modo da rendersi più comprensibile possibile. In effetti erano molteplici le informazioni che quello shinobi nascosto nell'ombra stava dando ad Atasuke, e per quello che ne sapeva potevano essere tutte menzogne o realtà, tuttavia non poteva saperlo.
    Un'altra pausa ed un'altra informazione. L'ultimo messaggio che quell'ombra si lasciò alle spalle erano delle indicazioni per trovare una missione da svolgere, poi, senza attendere domande o repliche, l'ombra se ne andò svanendo nel nulla e lasciando Atasuke da solo a meditare sul da farsi.

    °Ed alla fine mi ha lasciato qui a decidere... Che sia la cosa giusta dare ascolto a quel tizio? Che sia veramente per il bene di Konoha?°


    Molti erano i dubbi che vertevano su quell'incontro, ma soprattutto molti altri erano i dubbi su quello che dopo sarebbe accaduto. Ad Atasuke in effetti non importava molto del villaggio di konoha in se, come non gli importava del clan. uttavia era sua ferma intenzione eliminare ladri ed assassini. Tra cui, primi tra tutti vi erano i nukenin ed i traditori in generale.
    Seguì le indicazioni dategli dall'ombra e nel luogo indicato vi trovò una lettera che lesse con molta attenzione un pò per curiosità ed un po per cercare di capire quanto ci si potesse fidare di quell'uomo. Rapidi i suoi occhi scorrevano le lettere e le parole, mentre la sua mente con magior rapidità elaborava la situazione.

    °Cos'è uno scherzo? Quel tizio vorrebbe ammazzare una persona solo perchè è sospettata di aiutare dei nukenin? Col cazzo che faccio questo sporco lavoro per te!... Anche se... se questo tizio... Se questo tizio fosse colpevole...°


    La sua mente tornò indietro nel tempo a qualche settimana prima, a quando il villaggio lo aveva chiamato a se per liberare un covo di malviventi nati all'interno di Konoha che operava contro Konoha stessa e che era gestitain gran parte da nukenin traditori ed aveva agganci ovunque nel villaggio. Rivisse per alcuni attimi il furore della battaglia e tutto quello che accadde, giungendo ad una decisione. Avrebbe indagato lungo le successive 23 ore, e se avesse trovato prova della colpevolezza di quell'uomo, avrebe eseguito l'ordine.

    [...]


    ~Quartiere Akimichi Ore 6:00 - Inizio delle Indagini~


    Come da informazioni, l'obbiettivo fece il suo ingresso nell'edificio, mentre Atasuke con suardo attento osservava la situazione dalle fronde di un albero posto nelle vicinanze della struttura. Come immaginava, l'obbiettivo era arrivato da solo e data l'ora, ben pochi erano in giro a quell'ora. Con attenzione lo osservava. Lo scrutava mentre si avvicinava con calma alla porta, lo fissava mentre entrava e lo rivide quando questi entrò nel suo ufficio del secondo piano. Fino a quel momento pareva essere una persona normale che andava a lavorare.
    L'appostamento durò ancora diverse ore, prima che Atasuke potè iniziare l'operazione di investigazione. Fino a quel momento erano entrati pochi clienti e l'obbiettivo aveva fatto pochi incassi, ma ad un tratto, entrò un'altro cliente che attirò la sa attenzione. Il cliente era guardingo nei movimenti e celava il suo volto sotto un mantello rosso sangue.

    °E tu? Come mai sei così guardingo per entrare in un negozio di antiquariato?°


    Insospettito da quel comportamento, strano per una persona normale, eccessivo per qualcuno che volesse fare una sorpresa alla moglie, Atasuke si mosse uscendo di soppiatto dal suo nascondiglio ed antrando lui stesso nel negozio pochi istanti dopo l'uomo incappucciato di rosso.
    Con disinvoltura finse di osservare i vari cimeli antiquari, valutandone le fattezze ed il prezzo, ma in realtà egli stava tenendo d'occhio l'uomo rosso ed il suo obbiettivo che parvero scambiarsi reciproche informazioni di compravendita. Ad un occhio comune i due potevano parere due normalissime persone, tuttavia, Atasuke sospettava che tra di loro stesse avvenendo uno scambio illegale. Poi ne ebbe prova quando il suo obbiettivo invitò il rosso a seguirlo nel retro del negozio.
    Nonappena i due uscirono dalla stanza, Atasuke si diresse al bancone stando vene attento che non vi fossero telecamere puntate e si mise a scartabellare tra i vari documenti del vecchio.
    Scartabellò decine di fogli senza trovare ovviamente nulla tra i registri contabili regolari e poco alla volta stava perdendo la sua convinzione.

    °Eppure sembra tutto in regola... Evidentemente quelli erano solo sospetti, o il tizio incappucciato voleva usarmi per il suo sporco lavoro, oppure... Ma un'attimo... e questo cosè?°


    Scartabellando tra i documenti, Aatasuke trovò un doppio fondo del cassetto, dentro al quale erano conservate decine di altri documenti, sui quali erano elencati carichi di armi che andavano dalle spade alle cartebomba per centinaia di ryo.

    °Allora il tuo destino è segnato°


    Rapido rimise tutto a posto prima che il proprietario rientrasse con il suo "cliente speciale" cogliendolo sul fatto. Poi, con sguardo torvo uscì dal negozio lasciandosi il nulla alle spalle.

    [...]


    ~Quartiere Akimichi Ore 9:00 - Eliminazione~


    Atasuke aveva abbandonato la sua missione per il resto della giornata. In fondo era inutile sprecare tempo ed energie lungo tutta la giornata, dato che solo alle 9 di sera avrebbe avuto l'occasione giusta per poter portare a compimento il suo obbiettivo senza lasciarsi tracce alle spalle.
    All'ora convenuta, Atasuke era nuovamente là ad attendere che il suo obbiettivo uscisse dall'ufficio. Silenzioso come un'ombra lo seguì restando avvolto nel suo nero mantello che lo celava ulteriormente in quella nera serata. Come una specie di vendicatore notturno scivolava tra le ombre degli edifici seguendo il suo ignaro obbiettivo fino a casa. Con calma il signor Kakushi entrò in casa aprendo al porta ed inveendo contro qualche cliente particolare della giornata. In casa lo attendeva la moglie, anch'essa ignara di quello che sarebbe accaduto. A quella visione, Atasuke ebbe pena per la povera donna, tuttavia sapeva di dover colpire. Quelli che aveva erano ordini diretti che giungevano dal villaggio, o almeno così sapeva. Attese il calare della notte e dell'oscurità prima di colpire. La moglie poco dopo cena uscì di casa con un'amica lasciando solo il suo obbiettivo in casa, o almeno così credeva... Atasuke era ancora appostato, pronto ad entrare in azione, quando il suo obbiettivo, onesto nella vita come nell'amore, fece entrare quella che pareva a primo sguardo essere solo un'amica, ma che alla fine si rivelò essere l'amante dell'antiquario.
    Come in tutti i casi di contrabbando di armi, il contrabbandiere non si era accontentato dei soldi, am si era dato anche alla bella vita tradendo la fedele ed ignara moglie.

    °Ma bravo... Tradisci anche tua moglie oltre che il villaggio... Dovrei farti i miei complimenti... Non potevi rendermi il lavoro più facile°


    Pensò osservando dalla finestra come il suo obbiettivo si stesse divertendo con la "compagna". Quando i due ebbero finito, la gioavne amante andò sotto la doccia per rilassarsi prima di "fuggire", lasciando solo il signor Kakushi.

    °Ora è il momento di agire°


    Nel silenzio della notte Atasuke scattò balzando sul tetto agile e silenzioso come un felino restando delato nella notte e favorito dal vetro doppio che faeva da specchio all'internod della stanza. Un rapido gesto del polso ed aprì la finestra facendola poi scorrere rapidamente per aprirla. Il suo obbiettivo ebbe appena il tempo di voltarsi verso di lui prima che la lama di Atasuke ne trapassasse con violenza il cuore uccidendolo con un unico e rapido colpo.

    «Yusuke Kakushi, per i tuoi crimini verso Konoha e verso tua moglie, io ti dichiaro un traditore ed eseguo la condanna. Morte»


    Poche parole che sussurrò all'orecchio di Yusuke mentre con la mano sinistra gli tappava la bocca per evitare che questi potesse farsi udire urlando. L'uomo cercò in vano di resistere allungando solo la sua agonia di alcuni istanti, poi, stremato svenne lasciandosi cadere sul pavimento. Atasuke estrasse rapido la sua arma rinfoderandola e lasciando incisa sul muro una scritta: "Traditore".
    Poi fuggì senza alsciaer dietro di se alcuna traccia al di fuori del cadavere e della scritta. Quando ormai fù lontano un urlo straziato lo raggiunse. L'amante aveva trovato il corpo.
    Con passo svelto Atasuke si diresse agli uffici del suo obbiettivo per recuperare alcuni dei documenti che incriminavano il signor Kakushi per consegnarli all'ombra in modo che potesse avere conferma del reato, oltre che una lista di clienti abituali del traditore.

    [...]


    ~Bosco Secolare - Il nuovo Incontro~


    Nuovamente l'ora era giunta. Atasuke aveva portato a termine la sua missione e si recò nuovamente al luogo d'incontro prestabilito nel bosco secolare, dove attese pazientemente l'arrivo dell'ombra.
    Stette ben attento a non parlare del suo compito prima che il suo contatto si palesasse, dato che chiunque, informato sui fatti avrebbe potuto incastrarlo facendogli banalmente confessare il suo reato.

     
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15 replies since 21/4/2012, 11:59   454 views
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