Eroi e Traditori

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Heroes and Betrayals
    Through the Fire and Flames


    ~Fallimento – L'inizio~


    La missione che il villaggio gli aveva assegnato era stata catalogata come "semplice", per quanto potesse anche solo essere intuita come "semplice" la caccia ad un nukenin. Tuttavia, come spesso accade, il villaggio aveva fatto un grave errore di calcolo. Il suo errore fù quello di aver selezionato una squadra inadatta al compito, per quanto equilibrata. Come molte altre volte, ad Atasuke venne dato il rango di caposquadra, ruolo in cui apparentemente si trovava particolarmente a suo agio. Tuttavia, nonostante la sua maniacale precisione tattica e nonostante la sua esperienza, la missione finì per diventare un massacro. Colui per cui erano stati mandati riuscì a sconfiggere l'intero team senza troppo sforzo. L'unico a restare in piedi alla fine del pesante combattimento era Atasuke.
    Lo scenario che li circondava sembrava quasi apocalittico. Attorno a loro c'erano quasi ed esclusivamente fiamme, alte fiamme che di li a breve avrebbero fatto crollare l'intera struttura schiacciandoli tutti all'interno. In quella situazione Atasuke non poteva fare molto a causa della forte carenza di chakra e dell'elevato numero di compagni che doveva portare fuori per poter eseguire una ritirata.

    °Dannazione... è chiaro che non possiamo in alcun modo batterlo, tuttavia è altrettanto chiaro che una ritirata è impossibile nelle attuali condizioni... Qualcuno ha sbagliato ai piani alti... Qualcuno ha sbagliato alla grande°

    "Uhuhuh.. e così il villaggio della foglia.. pensava di potermi fermare.. mandandomi contro una banda di poveri Genin allo sbaraglio.. patetici.."

    °Odio ammetterlo ma ha ragione... è troppo potente per noi... Non sono ancora in grado di contrastare il suo potere innato°


    Con quei pensieri in testa i suoi occhi fissavano con attenzione il nukenin scorgendo il rossore del suo sharingan attraverso i fori della maschera che egli indossava. Non era complesso intuire e percepire la rabbia che quegli occhi trasudavano, oltre che il forte senso di disprezzo che quell'uomo aveva nei confronti di Atasuke.

    "Tsk!.. e così buon sangue non mente.. tu sei il figlio di quel sporco traditore non è vero?!.. uhuhuh.. sarà bello sapere che morirai senza poter fare niente per salvare i tuoi amici!.. quando avrò finito con te.. mi occuperò anche di tuo padre.. farò in modo che le mele marce del clan cadano dall’abero!!!.."

    °Cosa? E lui come fa a sapere di me e di mio padre? Come diavolo... E che non sia... Che sia qualcuno che conosceva mio padre? Devo scoprirlo!°


    Non ebbe tempo di proferir parola che una raffica di shuriken gli passò a fianco colpendo in pieno il corpo del nukenin. Quasì urlò inveendo verso chi stava attaccando il nukenin in qul momento, ma per fortuna il suo urlo si strozzò in gola vedendo che il suo avversario era svanito in una nuvoletta di fumo lasciando al suo posto un tronco di legno.

    °La tecnica della sostituzione... Bastardo°

    "Atasuke stai bene?!.."


    Una voce femminile, a lui familiare giunse alle sue orecchie. Una voce che non sentiva ormai da diverso tempo, almeno un paio di mesi. Prima di rispondere alla voce, Atasuke si voltò verso la fonte di quel suono, vedendo in facca la giovane Kyoko Uchiha.

    «Lieto di rivederti Kyoko, non potevi arrivare in un momento migliore... Comunque si, sto abbastanza bene»


    Egli ricordava bene, la giovane Kyoko, la ragazza che con arroganza e violenza lo aveva malmenato all'accademia il giorno in cui stava per diventare un sensei della struttura. Rammentò bene anche di come conquistò parte della sua fiducia per combattere l'otese Ledah e tutto ciò che accadde in quella settimana al tempio tra i monaci. Ricordò bene anche di come riuscì a sviluppare lo sharingan.

    "Maledizione!!!.. quel bastardo sta scappando.. di nuovo!.. Atasuke non c’è più tempo.. dobbiamo mettere in salvo il resto della squadra!.. qui sta per crollare tutto.."

    «Ok, tu corri via senza di me, io cercerò di tirare fuori loro due»


    Poi un solo cenno con la testa per acconsentire all'operazione di esfiltrazione. Nonostante l'importanza per lui delle informazioni che probabilmente qul nukenin poteva dargli, Atasuke non ebbe esitazioni nell'aiutare i suoi compagni di squadra.
    Rapido scattò verso l'inuzuka cercando di rimettere in piedi l'animale e rianimare il proprietario, nella speranza che almeno questi fosse in grado di reggersi in piedi.

    «Hey, vedi di riprenderti, altrimenti qui crepiamo tutti... Dai, forza, svegliati, non ti azzardare a creparmi qui!»


    Per sua fortuna dopo pochi attimi il giovane inuzuka si riprese aprendo gli occhi. Non era in grado di camminare da solo, ma almeno poteva reggersi in piedi scaricando Atasuke dalla difficoltà di portarsi pure lui sulle spalle.
    Non ebbe altrettanta fortuna con l'akimichi che si dovette caricare in spalla portandolo come un sacco di patate fuori dalla struttura in fiamme.

    °Dannazione a voi Akimichi... Mettervi a dieta una volta ogni tanto no?°


    Per quanto le sue gambe concedevano Atasuke corse via Akimichi in spalla e Inuzuka al fianco appeso alla sua spalla, mentre il suo animale sostava in braccio al padrone dolorante.
    Poi la struttura iniziò a crollare richiando di schiacciare il trio che fu in grado di uscire solo all'ultimo evitando le travi di un soffio e cadendo a terra per lo sforzo e il possente spostamento d'aria causato dal crollo della struttura.

    [...]


    Raggiunto un punto sicuro però Atasuke era combattutto. Da un lato era felice di aver portato a casa la pelle, olre che essere lieto di aver salvato la pellaccia anche ai suoi compagni. Dall'altra parte era amareggiato per la sconfitta subita e per essersi lasciato sfuggire quello che pareva essere il suo unico contatto con suo padre.
    Con la faccia sporca di fuliggine e di sudore mentre un rivolo di sangue gli rigava il volto i suoi occhi neri come la pece sgauravano vuoti il panorama mentre il suo corpo si riposava dalle fatiche e la sua fronte si corrucciava mentre quei pensieri lo tormentavano.

     
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25 replies since 5/5/2012, 13:39   319 views
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