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Asgharel.
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-Citazioni-
[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Scontro Finale – La fine prima dell'inizio~
Non poco fu lo stupore che provò Atasuke nel riuscire nel suo intento eliminando con un unica rapida serie di colpi il suo avversario. Quasi non credette, memore della precedente illusione, alla fine del suo avversario sottol'insostenibile raffica di colpi che aveva portato.
Non solo era riuscito ad eliminare il suo avversario evitando di venir ucciso, ma anzi... era perfino riuscito a portare a termine quello scontro senza riportare ferita alcuna sul suo corpo, un risultato non indifferente data l'elevata differenza di esperienza e di potere che intercorreva tra i due. Sapeva bene che il suo avversario era un esperto avversario e non uno sprovveduto. Tuttavia il suo avversario non sapeva che Atasuke a sua volta non era uno sprovveduto e probabilmente lo aveva sottovalutato legando una sorta di valutazione delle sue abilità al risultato del precedente assalto eseguito con l'altra squadra di cui Atasuke stesso ne era il comandante.°E questo è per tutto il male che hai fatto, compreso ciò che hai fatto alla mia squadra°
Pensò mentre estraeva la lama insaguinata dal petto del suo avversario mentre questi si contorceva in spasmi di dolore morendo con stampato in volto un ghigno malefico accentuato dalle numerose ferite e cicatrici che costellavano il suo volto precedentemente celato dalla maschera indossata."BUAAARGH!!!.. aaargh.. t..tu.. tu non riuscirai mai.. aargh.. a trovarlo.. lui ci ha.. trad.. BLEARGH!!!.. eheheh.. tu sei solo.. uno come.. noi.."
A quelle parole Atasuke rimase quasi di stucco. Aveva ormai intuito che quel nukenin era informato su di lui e del fatto che era alla ricerca di qualcuno, tuttavia non immaginava che potesse realmente sapere chi stesse cercando. Allo stesso modo non riuscì a capire che cosa stesse cercando di intendere quell'uomo che per lui altro non era che uno sconosciuto a cui aveva dato la caccia ed a cui aveva appena tolto la vita.
Difficilmente quella poteva essere una farsa, dato che nessuno sapeva, o pareva sapere di suo padre e della sua fuga da Konoha con la moglie circa 18 anni prima, eccezion fatta per Shay Hyuga, la quale si era prodigata a sua volta per aiutarlo nel cercare vaghe tracce nel suo passato e che pochi mesi prima lo aveva condotto sulle tracce dei suoi sino alla villa di Yoni-Sha dove scoprì che di sua madre nulla restava a parte il ricordo ed una tomba anonima.
Come sua abitudine con i vari nukenin che sconfiggeva, Atasuke prese la maschera di questi come prova della sua impresa e come trofeo per agghindare la propria casa. Ormai possedeva diverse maschere appartenute a nukenin di svariata abilità, tuttavia, quella era la prima volta che catturava ed eliminava un traditore di Konoha.
Stava quasi per andarsene con il suo trofeo, dopo aver cercato eventuali oggetti utili sul nukenin, quand'ecco che la sua attenzione venne attratta da un piccolo rotolo che sbucava da una tasca dell'uomo. Quasi timoroso di una eventuale trappola, Atasuke prese il rotolo e con estrema attenzione lo aprì per vederne il contenuto. Per sua fortuna non vi erano altre trappole o altri scherzi del destino lasciati dall'ormai deceduto nukenin, quindi richiuse il rotolo e si diresse a recuperare il tanto di suo padre, lanciato poco prima.
Quand'ebbe ripristinato completamente il proprio equipaggiamento recuperando il recuperabile e razziando quanto mancava dal cadavere del traditore, Atasuke si sedette con calma ad osservare con precisione ciò che aveva trovato indosso al traditore.
Osservò l'estrema precisione con cui la mappa era stata tracciata e cercò di capire dove si trovassero i vari punti segnati su di essa, ignorando quelli che chiaramente risultavano già visitati dacchè sbarrati da vigorose croci rosse e concentrandosi maggiormente su quelli che probabilmente non erano ancora stati visitati.
Non sapeva bene il perchè di quella mappa, ed ancor meno sapeva il perchè di tanta devozione da parte sua nello studiarla, tuttavia era facile intuire che quei punti rossi sulla mappa potevano indicare dei luoghi in cui poteva nascondersi suo padre, soprattutto dato che egli era l'unica cosa a cui Atasuke dava disperatamente la caccia e dato che era l'unica persona che probabilmente poteva essere sfuggita per così tanto tempo a così tante persone.
Fiero del suo ritrovamento, ma ben conscio dei suoi compiti e dei suoi doveri da caposquadra verso il suo team e la stessa Kyoko che lo aveva aiutato, Atasuke raccolse quindi la sua roba per raggiungere con celerità la giovane Kyoko che lo attendeva scortata da champa alcuni metri indietro nell'altra stanza al fondo del lungo corridoio da cui era arrivato pochi minuti prima.[...]
Quando riuscì a raggiungere la ragazza ed il cane, Atasuke accorse verso la giovane per verificare nuovamente lo stato medico della sua compagna e per portare il primo soccorso che poco prima aveva dovuto posticipare per "cause di forza maggiore" quali il nukenin.«Hey Kyoko... Grazie ancora per averci parato prima... Come va? Ti fa male la gamba? Spero ti faccia piacere sapere che il nostro obbiettivo è morto... Non è riuscito a sfuggirmi»
Con quelle parole estrasse la maschera che quel tizio portava indosso mostrandole la prova di ciò che diceva per poi riporla nuovamente sotto al mantello ricominciando le prime cure di base, per poi ricominciare a parlare alla giovane.«Addosso gli ho poi trovato anche una mappa... particolarmente ben disegnata, su cui erano tracciati diversi punti e molti di questi erano sbarrati con delle X... Tu hai forse idea di che cosa potessero indicare quei luoghi? O a chi o a che cosa stesse dando la caccia?»
Le sue domande, per qunto dirette, cercarono di mantenere un tono lieve e velato, in modo da non affaticare troppo la giovane, o ancor peggio farla sospettare che in realtà lui fosse il nukenin travestito che cercava di scoprire quanto i fogliosi fossero informati su di lui o sui suoi obbiettivi..