Infiltrati "speciali"

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    Ladruncoli e mercanti





    Camminava per il mercato di Otafuku guardandosi attorno con fare sospettoso, quel mercato era al contempo il centro nevralgico del commercio e del turismo di Konoha com’anche il suo fondo più basso, tra i mille anfratti delle bancarelle infatti si annidavano, come piccoli sorci, i bambini che aspettavano qualche abbiente dotato di poco cervello per spillargli una mancia che non gli sarebbe mai stata data in altri casi.
    Nonostante quei topi annusassero l’odore di un ninja da un miglio di distanza, in modo da riuscire a stargli ben alla larga, se per qualche motivo non riuscivano a catalogarlo per bene nella loro scala di potenza tentavano lo stesso di frugargli tra le tasche. Al Colosso però non si avvicinavano, forse prima che il suo coprifronte li spaventava in primis la sua stazza che gli permetteva di svettare non di poco tra le teste della folla non troppo fitta che si raccoglieva in quel posto praticamente ad ogni ora del giorno.
    In realtà non vagava tra le varie bancarelle per nulla, quel posto aveva fama di essere il mercato meglio fornito di Konoha, forse un buon posto dove iniziare a ricercare dei materiali di ottima qualità, senza contare che il portafoglio ultimamente iniziava a pesargli un po’, risparmiava parecchio e spendeva veramente poco, un abilità che innata in lui. Anche se forse non era semplice taccagneria la sua, era semplicemente abituato a nutrirsi di ciò che trovava in giro (possibilmente qualcosa che qualche istante prima sgambettava allegro in un bosco).
    Quello unito a vari altri motivi gli consentivano di mettere da parte parecchio, ma più si girava attorno più vedeva difetti, quando del cuoio troppo rigido, o troppo fine, o troppo secco e quando del metallo scadente con venature scure, mal battuto.
    Un accozzaglia di porcherie.
    Sbuffò rumorosamente una volta giunto in cima all’ennesima via senza aver notato nulla che fosse degno di uno sguardo più prolungato di qualche secondo.


    Bleah! Veramente pessimo, dopotutto non saprei cosa ci avrei dovuto trovare in sto posto di merda, poi dicono di far muovere l’economia. Hanno preso il buco meno invitante di Konoha, lo hanno imbellettato per i turisti e io dovrei farci degli affari?
    mi pare che vendano solo robaccia.


    Si avvicinò ad una bancarella deciso a dare una seconda changes al mercante che gli aveva fatto pensare che forse tra quella spazzatura era finito qualcosa che si poteva non buttare.
    Osservò con cura una striscia di cotone robusta, ben tessuta, ma a ben sentirla, al tatto, non era piacevole era grezza, non tanto la lavorazione quanto la materia prima era stata scadente.


    Oh che gran peccato.

    Poggiò il tessuto senza troppi complimenti e continuando ad osservare qua e la ridiscese la via, cercando un angolo in cui ancora non si era infilato, era difficile trovare dei buoni materiali e certo lui non è che fosse andato li a cercare un solo materiale, anzi!
    Legno, pelle di pesce, cotone, spaziava veramente in tanti materiali, eppure nulla lo soddisfava. Continuava a mettere il naso sui vari espositori per poi fare delle smorfie quasi disgustate senza preoccuparsi di avere il minimo ritegno e la ripercussione che la cosa avrebbe potuto avere sugli affari del mercante.
    Sembrava un po’ un aristocratico a cui viene messo sotto il naso un piatto colmo di topi morti imbellettati da qualche vermino troppo vispo.
    Scosse la testa mentre continuava a camminare senza meta precisa.

     
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  2. Akimaru Tokugawa
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    « Raizen Hikigami, ninja di Konoha. Un assiduo frequentatore del mercato di Otafuku; non spende molto è un vero tirchio! » affermò il bambino seccato « Non è per niente povero, anzi, sembra un risparmiatore compulsivo... »



    Oinu è un ragazzino davvero in gamba. L'ho conosciuto proprio qui, nel mercato di Otafuku, insieme alla sua piccola banda di orfani: cinque piccoli criminali, la cui organizzazione mi lascia sempre stupito. Avevo molto in comune con loro e, nonostante la tenera età, sapevano farmi sembrare un incapace.

    « Quindi sarà lui il nostro inconsapevole benefattore? » chiesi retoricamente, sapendo che se Oinu "Mano Felpata" iniziava la giornata con un nome, era solo per marcare un obiettivo « Bene, non dovrebbe essere difficile...quindi è lui? »



    Potevamo vederlo, camminare tra le vie del mercato, dall'alto dei palazzi. Eravamo abituati a fare appostamenti su quei palazzi, sapevamo occultarci, per lui sarebbe stato molto difficile individuarci. Lo seguivamo, saltando di palazzo in palazzo. Il ragazzino aveva una grande agilità, e pensare che aveva solo 7 anni. Il nostro obiettivo è alto e robusto, cammina con sguardo fiero. Di sicuro è forte, molto forte.

    « Potremmo fargli un "Occhi dolci" ma dubito che possa funzionare con uno come lui. » "Occhi dolci" era una tattica molto usata e, soprattutto, aveva una probabilità di successo pari al 100%, tuttavia ultimamente il continuo utilizzo aveva messo in guardia la gente di Otafuku « Facciamogli uno "Scodinzola e afferra" con un "Ombra Special"...dovrebbe funzionare » proposi « Un' "Ombra Special"? » chiese il ragazzino, incuriosito « Libera i Cani...al resto ci penso io.. » gli dico scomparendo in un ombra.



    Raizen avrebbe avuto più o meno 15 minuti di libero passeggiare prima dell'azione dello "Scodinzola e afferra". Il piano era quello di aspettare che voltasse l'angolo, nella strada dove il mercato cambia rotta. Una stradina piccola che, a quest'ora del giorno, è poco soleggiata. Una volta girato l'angolo gli bastò fare 3 metri per cadere nella trappola preparata dai Cani.
    Un gruppo di ragazzini dai 5 ai 6 anni lo accerchia, nulla di pericoloso, solo dei piccoli orfani della strada sporchi e giocosi. Ridevano e giravano intorno al ninja di Konoha, cercando di acchiapparsi l'un l'altro. Poi due del gruppo si parano davanti al ninja con le mani tese chiedendo qualche moneta. Non vogliono proprio lasciarlo andare. Lo toccano, sul petto sulla pancia, tipico dei cani randagi che vogliono un po' di attenzione.

    Un uomo, anziano e grassottello lo urta cercando di sorpassarlo. « Mi scusi signore. » dice con voce rauca, poi procede, voltandosi solo una volta per guardare il ninja negli occhi. Tutto si dirada. Raizen è più leggero. Alleggerito dal gravoso peso della ricchezza.


    Post introduttivo alla giocata. Sembra quasi un add xD
    Qualunque scelta tu faccia ti porterà da Akimaru ;)
     
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    Secondi







    Mentre continuava a camminare si ricordò di un piccolo mercatino, in un viottolino secondario, particolarmente fornito di materiali di qualità, certo, erano pochi ma la qualità sopperiva ottimamente.
    La cosa che non sopportava però erano i marmocchi, quelli fastidiosi che gli ronzavano attorno mentre facevano i loro giochi cercando di coinvolgerlo nonostante non avessero chiesto il permesso.
    A volte gli capitava di desiderare di afferrare le loro delicate testoline e farle esplodere come dei brufoli particolarmente grossi, che piacere sarebbe stato.
    Però certe cose erano considerati dei crimini, per cui doveva tenersi le mani in tasca, era certo che però da li a qualche secondo una poderosa pedata nessuno gliela avrebbe levata aveva giusto iniziato il conto alla rovescia.


    10…9…8…7…6…5…4

    Però, se dopo il vociare si aggiunge pure il contatto fisico… il Colosso si imbestialì, certo, non che un po’ di polvere gli desse fastidio, ma che uno straccione con il moccio sul naso iniziasse a toccarlo sena permesso in quella maniera iniziava ad infastidirlo, pesantemente.

    Hai tre secondi a partire da tre secondi fa per levarti dai piedi moccioso, oppure ti stampo una pedata sulle tue chiappette implumi e ti spedisco a casa.
    E contando che forse non la hai sarà un viaggio lungo.


    Poi, all’unisono con tutti quei fastidiosi ditini se unì un altro tocco, discreto, esperto e con un tempismo encomiabile, l’intento era la saccoccia che portava sulle natiche, quella utilizzata per deporre il suo denaro.
    Pessima mossa.
    Appena sentito il tocco la mano destra, rilassata lungo il fianco, scattò verso la saccoccia afferrando le mani del suo attentatore, erano ossute, nonostante tutto non si preoccupò a chi appartenesse, la stritolò in una morsa d’acciaio sino a sentir le nocche schioccare.
    I marmocchi si diradarono come insetti alla luce del sole evidentemente quello era un gruppo che lavorava unito, i bambini distraevano vista, udito e tatto e un ultimo, entrato a posteri nella scena, derubava il mal capitato, era una tecnica classica, anche se inizialmente l’Ikigami non ci aveva minimamente pensato.
    Era un po’ come urtare qualcuno e distraendolo con la bottarella sula spalla gli si frugava nelle tasche, ma a quanto pareva il suo ladruncolo si era messo al sicuro, voleva avere più chance.
    Si voltò verso il ladruncolo, sperando magari di trovarvi il capobanda, lievemente più grande per età rispetto agli altri, invece si trovò davanti un omino decisamente più vecchio delle sue aspettative. Un vecchietto grassottello e pure simpatico da un certo punto di vista.
    Tuttavia aveva avuto la sfortuna di frugare nelle tasche del ninja più incazzoso della foglia.


    Hai 10 secondi per spiegarmi perché ho trovato la tua mano nella mia saccoccia.
    Poi do una mano alla tua osteoporosi a distruggertela.


    Lo guardò fisso, restando comunque vigile in caso i suoi discepoli si fossero fatti vivi.
     
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2 replies since 15/5/2012, 00:37   72 views
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