Casa di Kellik

o meglio, la casa in cui vive Kellik

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  1. Kellik
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    Una casa molto normale, si trova in una via laterale.
    La recinzione è formata da un muretto alto 1m di cemento, con sopra un'ifferriata alta poco più di 1m fatta con dei pali di ferro simili a lance, appuntiti e con delle bande orrinzzontali che li unisce.
    Più o meno in centro della recinzione si trova un piccolo cancello, largo abbastanza da far passare una adulto di media stazza e un bambino affiancati, è fatto nello stesso stile dell'inferriata, la sua altezza arriva a metà inferriata, al di sopra l'inferriata si unisce.
    Il giardino è curato, sebbene non ci siano fiori o oggetti decortaivi. È prensente un albero, una quecia, alto 10m, a destra, mentre a sinistra un pino altrettanto grande.
    dal cancello parte un vialetto lastricato hce porta alla porta di ingrasso della casa. La casa è blu. Il portone è in legno di quercia con il simbolo di Oto attaccato all'altezza della del centro della metà sopra, in acciaio inossidabile.
    La casa ha due piani.

    Piano Terra:
    si entra in una stanza abbastanza grande, a sinistra si ha un armadio/vetrina, ci sono alcune portelle e alcuni cassetti nella parte inferiore, nella parte superiore si trova una vetrina con bicchieri e piatti. Un paio di metri davanti all'armadio si trova una tavola di legno con sei sedie, anch'esse di legno con il sedile di paglia; sulla parete opposta alla tavola si trova una finestra. Ci sono due porte, una spostata un po' a destra sulla parete opposta alla porta di entrata e una sualla partete opposta alla finestra tra l'armadio e il tavolo.
    La prima porta porta in una salone la seconda in cucina.
    La cucina è uno spazio abbastanza piccolo, subito a sinistra c'è un armadio con dentro varie cibarie e spezie, poco più a ovest una finestra e sull'angolo un frigorifero; di fronte al frigorigfero c'è un lavandino con accanto un ripiano dove si appoggia la roba appena lavata per farla asciugare, vicino a esso c'è un fornello a gas e subito attaccato una porta che porta in salotto.
    Il salotto è una stanza poco più piccola dell'entrata, a sinistra c'è un mobile con delle foto e alcuni cassetti, sull'angolo c'è un caminetto, quasi sempre spento, a nord rispetto al caminetto si trova una finestra, sul muro a nord è accostato un divano, a destra del divano si trova una porta che va al bagno, sulla parete a est si trova. in centro un armadio, poco più a nord una porta che porta al salone. Al centro del salotto c'è un tappeto azzurro con il simbolo di Oto al centro, si vede dritto se lo si guarda dal divano.
    Appena entrati in bagno a sinistra si trova un armadio con dentro biancheria, davanti all'armadio c'è una lavatrice e subito a sinistra una finestra; sull'angolo a sud-ovest c'è una doccia chiusa da un paio di porte scorrevolui di vetro opaco che si aprono sull'angolo a nord-est, sulla parete est si trova un vater con vicino un piccolo comodino.
    Il salone è quasi spoglio, sulla parte est c'è una finestra, sull'angolo a nord-ovest c'è un armadio e sull'angolo a nord-est ci sono le scale che portano al primo piano.

    Primo Piano:
    appena arrivati ci si trova davanti quattro librerie, sebbene quasi vuote, fatta eccezzione per qualche rotolo, qualche libro e qualche oggetto di dubbia provenienza. Sulla parte opposta si trova una finestra e sull'angolo a nord-est c'è un armadio. Le scale sono protette da un parapetto altro 1,20m. Sono presenti due porte, una un po' spostata a sinistra dal centro della parete sud e una vicino a lle librerie. Entrambe portano a una stanza.
    La stanza a sud è di normali dimensioni. Davanti alla porta c'è un armadio, a sinistra di esso ce n'è un altro, difronte a quest'ultimo un altro ancora. sulla parete ovest, in centro tra i due armadi, si trova una casettiera. Sulla parte est: da sud: una finestra, un letto, sull'angolo, attaccato al letto si trova un comodino. È la stanza di Kellik.
    La stanza a ovest: sulla prete est si trovano due armadi affiancati, accostati ala parete sud, di frone a essi si trova un letto con avicino un comodino; in centro alla perete ovest si trova una finestra, e un po' più a nord una casettiera. Al centro della parte nord si trova un armadio. Dietro a quest'ultimo armadio, all'insaputa di Kellik, si trova una porta che porta a una stanza segreta, che non si sa cosa contenga. La stanza è dell'uomo che vive con Kellik.

    Ogni stanza è bianca. Sulla parte di parete sopra ogni porta, da entrambi i lati, si presenta il simbolo di Oto.
     
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  2. Kellik
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    Era mattina, mi alzai e notai una cosa a cui io non avevo mai dato peso.
    Lui mi aveva detto di tenere in ordine la mia stanza.
    C'erano cinque o sei dita di polvere sui mobili e sugli oggetti che non utilizzo.
    Intendiamoci: cinque o sei dita di polvere letteralmente.
    Forse è ora di fare pulizie!
    Prima di tutto aprii la finestra. Fu un'impresa, era restata sempre chiusa, i cardini erano arrugginiti, ma comunque ce la feci.
    Mi portai vicino alla porta pensando a come rimuovere velocemente tutta la polvere.
    Mi venne in mente una tecnica che poteva fare al caso mio.
    Feci le posizioni magiche (Serpente, Scimmia, Cane) e lanciai la sfera dentro la stanza, uscii e chiusi la porta, ci fu un botto.
    Solo in quell'istante capii la grande cavolata che avevo appena commesso.
    La porta si scardinò e mi volò incontro travolgendomi.
    Quando mi rialzai ero stordito e dolorante, ma vivo.
    Entrai nella stanza, era tutto a pezzi e sparpagliato.
    I muri erano neri di polvere, il letto era schiacciato nrll'angolo, le finestre erano cadute all'esterno.
    Sperai che nessuno avesse notato lo scoppio e chiamasse i soccorsi, sarebbe stato imbarazzante dover spiegare perché avevo usato l'Onda Stordente dentro la mia stanza, soprattutto visto che non ha risolto niente, anzi, ha fatto solo danni.
    Fin che ero al centro della stanza a guardare il mio lavoro di distruzione colposa il lampadario si stcco e mi cadde dritto in testa, fracassandomi il cranio.
    Con le ultime forze scrissi col sangue sul pavimento: "volevo pulire" e spirai.
    Spirai sperando che nessuno commettesse lo stesso errore.
     
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1 replies since 17/5/2012, 16:41   74 views
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