L'Eredità del Vento

[Suna] | [TA]

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  1. Hoshi
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    Quando le due copie del rosso esplosero questi apostrofò un sorriso mentre si rialzava chiudendo il libretto che Gin gli aveva lasciato. Quella esperienza era stata straordinaria, non credeva di riuscire a combattere contro due capo clan contemporaneamente anche se a lungo andare le sue copie sarebbero state prive di energia e quindi destinate ad essere sconfitte. Il rosso si sentiva insolitamente bene nonostante stesse dando sfogo a tutta la sua potenza, ben oltre i suoi soliti limiti.

    Yojimbo e Ouki sembravano soddisfatti dei progressi del rosso e pure lui stentava a credere di poter diventare ancora più forte di quanto non era prima. Il rosso ora si sentiva più sicuro di se, anche se Gin stava male poteva proteggere il villaggio al suo posto, non era più il ragazzino che correva a proteggersi dietro la possente armatura di Shiltar o scavava buche mentre i nemici lo massacravano di botte. Ora la sua forza era reale, e l’avrebbe usata per proteggere i suoi amici e rendere il suo villaggio sempre più grande e prospero. Non prima di averne approfittato per farsi bello davanti alle ragazze ovviamente.

    -Eh?!.. questo posto permette di recuperare più velocemente le energie?!.. wow.. ecco perché non mi sento ancora stanco.. con la scusa che ho utilizzato un sacco di cloni mi sono anche ricaricato più velocemente!.. AHAHAHAH.. sono un genio!!!..-


    Il rosso si sentiva tronfio della sua inutile scoperta e si era messo a ridere poggiando i pugni sui fianchi. La sua risata tuttavia si spense man mano che Yojimbo continuava a parlare. Sembrava infatti che la sua nomina a capo clan dei Chikuma fosse un caso più unico che raro, forse il primo nel suo genere. La tradizione voleva infatti che fosse il capo clan in carica ad eleggere il suo successore accompagnandolo in quel luogo per presentarlo agli antenati. Hoshi invece a differenza degli altri era giunto li con un semplice messaggio e un rotolo ninja. Quando poi il respiro prese in consegna il rotolo il rosso fece qualche passo indietro, il suo sguardo curioso osservò le movenze dell’esperto di fuuinjutu, aveva ancora molto da imparare se voleva raggiungere il suo stesso livello.

    -Ehi ma che diavolo sta succedendo?!!..-


    Dal sigillo un potente tornado si sprigionò facendo indietreggiare ulteriormente il giovane Chikuma che alzò anche le braccia a riparare il volto. La sua espressione di stupore quando le riabbassò avrebbe messo al tappeto anche il più serio tra gli esseri viventi. Davanti ai suoi occhi, nelle stesso punto dal quale si era sprigionato il tornado ora si trovava Gin Tastumaki Chikuma, in carne ed ossa. La battuta fatta nel vedere il rosso non lasciava alcun dubbio.

    -EHI?!!.. CHI SAREBBE IL TAPPO QUI!!!.. SONO DIVENTATO ALTO QUASI QUANTO TE DANNATA DISTILLERIA AMBULANTE!!!.. FATTI SOTTO DANNATA MOLOTOV UMANA!!!..-


    Solo l’intervento di Yojimbo avrebbe bloccato la furia del rosso che sembrava volere quasi prendere a calci l’amato maestro. Era difficile capire se quella che Hoshi stava provando era rabbia o un’immensa felicità. Ouki dall’altro lato aveva invece trattenuto Gin o almeno il suo respiro, dato che di quello si trattava e lo aveva allontanato dalla scena per permettere a Yojimbo di insegnare qualche altro trucchetto al rosso. Hoshi era tutto un nervo e tremava dalla voglia di andare da Gin che ora si era messo a parlare con Ouki un po’ più in la. Non sembrava affatto tranquillo la distilleria ambulante, anzi dal suo gesticolare doveva essere piuttosto irrequieto. L’attenzione di Hoshi infine venne recuperata da Yojimbo, che con un abile mossa lo bloccò sul suo libro per l’apprendimento dei fuuinjutsu.

    -Eh?!.. il libro!?.. ah già sono arrivato proprio a questa pagina.. ma non riesco a sbloccarla.. ho provato di tutto.. almeno quello che ho imparato fino ad ora ma niente da fare!.. la pagina poi è strana.. sembra quasi sia accartocciata su se stessa!..-


    Il rosso sarebbe rimasto a studiare le indicazioni riportate nel libro con molta attenzione. Ora che si era nuovamente immerso nello studio sembrava quasi aver dimenticato la presenza di Gin, sentiva che quella pagina nascondeva un importante segreto e ora ne era sicuro dato che Yojimbo voleva fargli risolvere proprio quella prova.

    -Mmh.. vediamo un po’.. proviamo così!..-


    Il rosso avrebbe poggiato la mano a terra per provare a disegnare il sigillo riportato nella pagina o almeno parte di esso. Disegnarlo non sarebbe stato difficile, ormai riusciva ad imprimerli usando semplicemente il suo chakra inoltre una volta disegnati questi restavano li per diverso tempo. Non poteva ancora considerarsi un esperto al cento per cento, ma di certo non continente ninja poche persone sapeva usare i fuuinjutsu al livello a cui era arrivato in così poco tempo. Tutto merito di quel libricino che Gin gli aveva regalato, un libro scritto dal più grande utilizzatore di fuuinjutsu del clan Chikuma, lo stesso che ora lo stava mettendo alla prova. Hoshi aveva impresso lo stemma a terra e ora non restava che attivarlo. La sua forma ricordava vagamente quella dei fiori di vento anche se il suo funzionamento doveva essere completamente diverso.

    -Proviamo così!.. da quel che ho capito funziona esattamente come i fiori di vento.. mmh.. è un sigillo che crea un collegamento tra il disegno e le vie respiratorie di chi lo crea!.. però chissà a che diavolo serve!..-


    Il rosso sarebbe rimasto li vicino ad osservare il sigillo mentre concentrava un semplice respiro da usare come prova. Non si sarebbe nemmeno accorto di ciò che stava succedendo, almeno fino a quando la sua testa non si sarebbe schiantata sul pavimento. Il rosso infatti aveva attivato il sigillo mentre stava con la testa sopra di esso per osservarne gli effetti, il risultato dell’operazione si era trasformato in una mazzata sul viso mentre precipitava a grande velocità verso il pavimento.

    -BOFUARGH!!!!..-


    I suoi successori avrebbero chiamato il riecheggiare del suo naso rotto in quella stanza, l’eco del dolore che spezza il cielo. Il dolore al naso era pazzesco e copiosi flutti di sangue ora colavano dalle sue narici imbrattando di rosso il pavimento. Questa volta l’aveva combinata grossa, sperava solo che Gin impegnato come era non si fosse accorto di niente. Richiudere la ferita lo avrebbe impegnato ben poco grazie ai potenti medicinali a sua disposizione, il sangue aveva smesso di scendere anche se il naso ancora gli faceva male. Bastò un colpo secco delle dolci mani di Yojimbo per rimetterlo apposto e farlo tornare meglio di come era prima.

    -Dannazione!.. ora ho capito.. questo sigillo permette di creare lo stesso effetto della tecnica di Kita Chikuma!.. il vortice di vuoto.. potevi anche dirmelo prima che mi si spezzasse il setto nasale!..-


    Il rosso si era messo a fissare il terzo con aria di disappunto, due stoppini giganti gli uscivano dal naso e l’aria che mostrava il giovane e futuro capo clan non era affatto delle migliori. Ora però poteva dire di saper controllare quella tecnica. Preso un kunai il rosso si sarebbe concentrato per imprimere su di esso il sigillo lasciatogli da Kita Chikuma. A questo punto il rosso lo avrebbe semplicemente lanciato ad una decina di metri concentrando il suo respiro sul sigillo. Quello che creò fu un gigantesco vortice aspirante, abbastanza potente da attrarre a se qualsiasi cosa che non fosse bloccata a terrà, una tecnica davvero singolare che avrebbe dato non poche noie ai suoi nemici. Anche se consumava una montagna di energia quella tecnica sembrava essere dannatamente utile e potenzialmente letale per i suoi nemici [Slo Tecnica Avanzata][Uzu no Kaze / Concentrazione: Nera +4 / Consumo: 67.5][Abilità: Tec. Economiche: -25% |Tec. Focalizzata: Concentrazione].

    -WOW!!!.. questa si che è una tecnica pazzesca!.. devo imparare a controllarla al meglio se non voglio finirci in mezzo pure io!..-


    Il rosso avrebbe fatto altre prove prima di poggiare la mano ed utilizzare la stessa sul libretto. La pagina si sbloccò mostrando molte altre precisazioni sulla tessa. Hoshi aveva fatto un ulteriore passo avanti ed ora fremeva dalla voglia di incontrare nuovamente il suo maestro. Sapeva bene che quello non era il vero Gin, ma la cosa non gli importava, se poteva dargli qualche consiglio su come poterlo aiutare a guarire lo avrebbe fatto. Gin Tatsumaki Chikuma restava pur sempre il suo più grande Maestro e almeno questo glielo doveva.



     
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35 replies since 28/8/2012, 21:29   540 views
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