Cacciatori di informazioni.

QdC- Boschi di Toshi,

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shiltar Kaguya
        Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,446
    Reputation
    +603

    Status
    Offline
    Regione di Toshi - Residenza del Clan Hanta

    "Il nostro livello di preparazione? Ognuno di noi viene addestrato a fiutare le tracce di un animale a decine di metri di distanza, a riconoscere dalla posizione ed il soffio del vento quale luogo sia più adatto perché una bestia non ci veda o fiuta.
    Siamo tutti addestrati a cacciare con l'arco, ed abbiamo molti abili cecchini fra le nostre schiere, ed anche a combattere con il pugnale contro gli animali. Certo, non vinceremmo, probabilmente uno scontro fisico con un orso, e magari da solo contro un branco di lupi uno di noi non avrebbe nessuna speranza, ma, credimi, esclusi voi ninja, con le vostre particolari abilità, un uomo normale non ci intimorisce."
    , avrebbe risposto Kayatsu alla domanda di Raizen, prima di ascoltare perplesso quello che si presentò come Febh Yakushi, "No, che io sappia nessuna maledizione e, soprattutto, nessuno che abbia visto questi Lupi Idrofobi, anche se, su questo secondo aspetto, probabilmente potrebbe non corrispondere a realtà, ma dovete capire che, almeno nella zona oltre questa villa, è tutta proprietà degli Hanta, quindi qualsiasi altro cacciatore trovato qui senza il nostro permesso sarebbe un bracconiere... perciò, chiunque negherebbe di averli potuti incontrare.", aggiunse semplicemente.

    Dopo le eventuali disquisizioni fra loro su una strategia, comunque, i due ninja si divisero per interrogare gli altri partecipanti a quella caccia.

    Raizen, per primo, si avvicinò ai tre con i coprifronte della Cascata, piuttosto particolari nell'aspetto, questo era certo, e, alla prima domanda dello shinobi di Konoha, fu il gobbo a rispondere: "Siamo qui per rendere sicure queste terre, in fondo siamo gente di Taki, è nostro dovere proteggere questi luoghi, non credete, ragazzi?", chiese rivolto ai due compagni, che risposero con un secco cenno affermativo del capo.
    "Cosa avevamo in mente? Bé, l'idea era di iniziare da uno dei luoghi dei primi avvistamenti, studiarlo e poi spostarsi verso il secondo, analizzare eventuali coincidenze ambientali e poi continuare da lì.", avrebbe detto l'uomo con le bende.
    "Sul come prepararci, bé, diciamo che non abbiamo molta paura di un paio di bestiole... o almeno, io di certo non ne ho. Voi, ragazzi?", chiese quello dalle unghia lunghe, accennando un mezzo sorriso, "Siamo abituati ad aver a che fare con le bestie feroci.", fece eco il gobbo, mentre anche l'uomo bendato ridacchiava, "Già, con il capo che ci troviamo succede spesso.", aggiunse.
    "Tu, piuttosto, ragazzone, sei un ninja, m'é parso di sentire dalle parole del tuo compare alla vostra guida, giusto? Immagino hai dei mezzi per combattere se ti vuoi lanciare in mezzo all'azione, considerando che è la prima volta, a ciò che dici, che li incontri.", aggiunse quello dalle unghia lunghe.

    Il secondo trio a cui Raizen s'avvicinò aveva anch'esso le sue stranezze fisiche: la fanciulla portava lunghi capelli violacei ed aveva addosso diversi piercing su orecchie e labbro superiore; indossava una casacca nera e blu e, oltre al rotolo sulle spalle, non pareva avere con se altre armi, tranne una piccola sacca sulla cinta.
    Il primo dei due uomini, parecchio massiccio, aveva una maschera che copriva dal naso fino al mento, due profondi occhi scuri e la testa completamente rasata; portava con se ben poco equipaggiamento, rotolo a parte, se non uno spadone sulla schiena, ed una sacca alla cinta.
    L'ultimo sembrava il più normale dei tre, capelli azzurrini, occhi del medesimo colore, sottili, una leggera barbetta ed uno sguardo furbo rivolto verso il loro interlocutore; aveva una cinta ricca di sacche, oltre, ovviamente, al rotolo sulla schiena.
    Nessuno dei tre portava il coprifronte.
    "Perché dovrebbero esserci pochi shinobi? Con tutto il casino che l'Accademia ha scatenato a Taki e Yanagi, queste terre sono il luogo delle opportunità per tutti... specialmente per chi è disposto a sporcarsi le mani... e cacciare animali feroci è un ottimo modo di sporcarsi le mani, senza problemi morali.", rise il pelato rispondendo per primo all'osservazione di Raizen, "E credo che anche voi due, tu ed il tuo compare, la pensiate così, se siete venuti fin qui.", aggiunse ancora, guardando al colosso.
    Alle successive domande sui rotoli e la strategia d'azione, i tre si guardarono fra loro, perplessi, prima che fosse la ragazza a parlare, "I rotoli non ci servono per tenere gli animali, chi vorrebbe tenerli? Li utilizzerò per la caccia...", spiegò la kunoichi, sorridendo sicura.
    "Ad ogni modo, penso che c'incontreremo sul terreno di caccia, noi non andremo troppo a sud, ma abbiamo comunque il piano di investigare il più possibile nella foresta. Voi due che mezzi avete per cacciare? Siete esperti inseguitori, o cosa?", avrebbe incalzato il terzo, aspettando a quel punto una risposta da Raizen.

    Nel frattempo, "Febh" si sarebbe avvicinato all'uomo in verde, ad osservarlo da vicino aveva un aspetto piuttosto pacato, corti capelli tagliati con stile piuttosto "marziale", castani, occhi di un verde acceso ed un aspetto, comunque, parecchio pulito.
    Quel particolare uomo, posò il taccuino alle sue parole, e sarebbe rimasto inizialmente un pò sorpreso dalle stesse.
    "Coccodrilloni? Comunque sì, avevo immaginato fossi Febh Yakushi... è difficile che non si conosca uno degli uomini che ha fatto arrestare un capo dei Kazuma, e più specificatamente colui che ha ucciso Tokage delle Pianure...", esordì l'uomo con un mezzo ghigno, "Il mio nome è Roichi Kai, sono un ninja di Mizukumi, come tu stesso hai facilmente intuito. E, per quanto non dovrebbe essere un tuo problema, accademico, sì, sono qui per una missione parecchio importante.", rispose pacato.
    "Tu, invece? Qui in missione? Avevo capito che in questi luoghi non fossero, esattamente, ben visti gli Accademici.", incalzò l'uomo in verde, "E non ti preoccupare, non ho problemi con il fatto che hai ucciso Tokage, eravate in missione, come immagino lo siamo entrambi adesso.", concluse con un tono che, inaspettatamente, sembrava sincero, forse anche di più che durante le precedenti risposte.

    Quando poi "Febh" chiese del bagno, il più basso fra i due uomini dall'ampia casacca sollevò un braccio, rivelando parte degli abiti sotto il mantello, una giubba piuttosto semplice con sopra cucito un simbolo che, verosimilmente, il vero Febh avrebbe ricordato dai tempi di un suo passato corso da sensei chunin, o magari per quella volta in cui per poco non era stato avvelenato... un simbolo che ricordava una V con due tratti ai lati.
    "Lì a destra.", avrebbe detto quello, prima che entrambi si fermassero ad ascoltare le parole del loro interlocutore, che, dopo un primo commento sul loro vestiario, cambiò rotta, proponendogli di collaborare e, assieme, esibendosi in azioni dalla gestualità a dir poco comica, nel sottolineare le proprie intenzioni.
    "Non ci alleiamo con voi sporchi accademici!", lamentò l'altro, molto più alto e, dalla fisionomia sotto il mantello, decisamente parecchio magro; fu però il primo a dare un cenno per calmarsi, "In fondo è già successo, anche alla nobile Muga: può essere fattibile una breve alleanza... di necessità, virtù...", disse il primo.
    Lo stecchino si fermò a riflettere, come poteva intuire anche "Febh" dal linguaggio del corpo, "Va bene, potremmo collaborare, ma, caccia a parte, voi accademici e noi, siamo nemici!", ammonì.
    "E non preoccuparti di questi mantelli, una volta a caccia ce li toglieremo, se necessario. Comunicare a distanza, il mio compagno qui, può farlo senza problemi.", disse il più basso dei due, con calma, ricevendo un cenno affermativo del suo compare.

    Alla fine, ambedue i ninja avevano parlato con tutti i presenti, tranne la squadraglia degli Hanta stessi, e, prima del segnale di partenza, avrebbero potuto, specialmente Raizen se quello era il suo piano, proporre a tutti i presenti una strategia comune.
    Di certo, il duo celato da mantelli si sarebbe fatto avanti in quel frangente, così come il primo dei terzetti e l'uomo in verde, ben più circospetto sarebbe stato l'altro gruppo di tre individui nell'avvicinarsi ed ascoltare cosa l'accademico della Foglia avesse da proporre.
    Anche in caso contrario, i due in mantello si sarebbero avvicinati, ed in ogni caso, in quel momento, avrebbero tolto gli ampi cappelli, mostrando i loro volti: uno aveva una maschera a coprire dalla mascella in giù e lunghi capelli scuri, mentre l'altro aveva il viso scavato e due occhi tondi parecchio prominenti attorniati dalla curata capigliatura bionda.
    Se, comunque, i gruppi non si fossero organizzati assieme, tutti gli altri, al segnale del padrone di casa degli Hanta, si sarebbero mossi come avevano premeditato, incuranti del duo accademico.
     
    .
130 replies since 2/9/2012, 21:00   1996 views
  Share  
.