[Team 33] Un corso come un'altro?

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  1. Poison user
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    Adesso sono io il professore?



    Bene, il sensei non fece pesare l'errore di riconoscimento al povero studente, tuttavia la questione prese un'insolita piega, infatti il primo arrivato, indentificatosi come stregatto, probabilmente una sorta di soprannome oppure un nome in codice, non sapeva NIENTE sul mondo ninja.

    Dokumaru ovviamente non fu in grado di nascondere la propria sorpresa ed effettivamente necessitò qualche secondo prima di processare gli avvenimenti, il sensei prese alquanto bene la situazione, anche se il sunese non poteva dirsi soddisfatto dell'operato dell'accademia. Com'era possibile che il massimo organo militare delle quattro nazioni principali del mondo ninja avesse inserito in una missione una persona che non sapeva le basi delle arti ninja.

    Molti dubbi "frullavano" per la testa del ventenne, tra l'altro pure quello del fatto che oto, villaggio dello smemorato, non fosse di certo famoso per la sua virtuosa morale ed i suoi soldati pieni di misericordia.
    Il ragazzo decise di stare al gioco per il momento, tuttavia prestando una particolare e meticolosa attenzione all'otese.

    Atasuke invitò il foglioso ed il sabbioso a spiegare al collega come funzionava il chakra, oltre alle tipologie di armi ed i tipi di missione; per poter dettare la linea sull'argomento più importante per uno shinobi, Dokumaru decise di farsi avanti e prenotare per se la prima spiegazione.

    Bene, da dove cominciare?
    Ah, si! Sappi che il chakra è un'energia vitale che pervade il corpo di tutte le persone, si potrebbe comparare ad un parametro di crescita per ogni ninja, infatti viene potenziato con il crescere del combattente. Allenamenti, combattimenti, studio, in generale l'esperienza acquisita durante la vita ti permette di aumentare e potenziare questa energia.



    Seguì una breve pausa, dove passò una mano sui capelli come un gesto per trovare il coraggio di rivelare uno dei più grandi segreti, che i genitori dovettero pagare un jonin del villaggio per iniziarlo a queste arti, ma l'Hikigane avrebbe dovuto svendere quelle informazioni preziosissime come se fosse la stagione dei saldi.

    Il chakra ha un centro di origine chiamato Tantien, si trova nell'addome ed è una sorta di contenitore che racchiude il chakra e da cui parte la circolazione del suddetto. Si potrebbe comparare al cuore umano ed il sistema circolatorio sanguigno.
    Bisogna sempre stare attenti a come si usa il chakra, perché se dessi fondo completamente alle tue riserve moriresti.
    Come avevo precedentemente accennato esiste un sistema circolatorio del chakra, che permette di distribuirlo in tutto il corpo, è per questo motivo che sei in grado di incanalarlo negli arti per sferrare un pugno più potente oppure uno scatto più rapido, ma questo non è il solo utilizzo di questa risorsa.
    Infatti si tratta del "combustibile" necessario per l'esecuzione di alcune tecniche, normalmente chiamate Jutsu.
    Esse necessitano di passare per una fase chiamata impasto, la maggior parte delle tecniche necessitano di particolari sigilli composti dalle mani, questi sigilli sono necessari per la manipolazione del chakra, nella tecnica che desideri effettuare.
    Esistono in totale dodici posizioni delle mani che formano un sigillo, permettendo alle persone di creare molteplici combinazioni, uno dei motivi per i quali quasi ogni giorno viene creata una nuova tecnica e probabilmente ti scontrerai con persone che usano jutsu che prima non avevi mai visto.



    Mentre spiegava, mostrò tutti e dodici i sigilli, nominandoli uno ad uno, volontariamente sorvolò sul fatto che ciascun sigillo avesse un'affinità con un determinato elemento, come nel caso del serpente per il doton, o la tigre per il katon, visto che il sensei non glielo aveva chiesto e soprattutto non era intenzionato a spifferare tutto.
    Seguì una seconda breve pausa, voleva terminare il più velocemente possibile per levarsi il problema di dosso, non avrebbe mai pensato di dover spiegare nella sua vita, specialmente una foresta a ridosso di Konoha, come funzionava l'arma vincente di qualunque shinobi. Non importava l'impostazione, se esperto in ninjutsu, taijutsu oppure genjutsu, ognuna di queste persone aveva bisogno dell'aura azzurra per potersi distinguere dalle normali persone.

    Ok, per finire direi che mi tocca spiegarti come si dividono le tipologie di tecniche. Ufficialmente ne esistono quattro, anche se esistono altri due sub rami.
    La prima branca delle arti ninja è il taijutsu, si tratta di una forma di combattimento dove si incanalano le energie nel fisico per poter potenziare i movimenti del corpo, rendendo possibile l'esecuzione di alcuni rendan, o colpi concatenati, di difficile esecuzione, oppure tecniche che richiedono una particolare velocità o potenza.
    La seconda invece si chiama genjutsu, ovvero l'arte dell'illusione, si tratta di jutsu che vanno a stimolare determinate aree del cervello tramite impulsi visivi, sonori, tattili o di altro tipo. Ognuna di queste tecniche ha un'esecuzione differente e mira ad attaccare l'avversario sotto diversi possibili aspetti, magari dandogli l'impressione di essere bloccato da qualcosa in modo da colpirlo indisturbato, oppure ricreando le peggiori paure insite nella mente del nemico, minando la sua psiche e rendendolo incapace a proseguire lo scontro.
    Il ninjutsu invece è l'arte più comune e tende a manifestare il chakra sotto forma di vari utilizzi come lame, scudi, e manifestazioni di vario tipo.
    Esistono anche i kinjutsu e gli Hijutsu, che si trattano di tecniche segrete, le prime sono proibite perchè vanno ad intaccare i valori ninja, mentre le seconde normalmente sono conoscenze private di alcuni clan, quindi non sono disponibili al pubblico.



    Dokumaru sorvolò sulla spiegazione degli elementi perchè non aveva intenzione di dilungarsi troppo con i tecnicismi, e non poté approfondirsi molto sulle ultime due categorie perchè non conosceva tecniche proibite ne apparteneva ad un particolare clan, quindi impossibilitato a fornire una spiegazione più dettagliata.
    Detto questo lasciò la parola al compagno, che dovette parlare sulle armi ninja ed i loro utilizzi, si soffermò in particolare sui kunai, shuriken e spiedi, poi si dilungò leggermente sulle tipologie ed i gradi ninja, ma fu una parte dove il sunese non prestò la dovuta attenzione, troppo intento a formulare ipotesi sul sunese, troppo sospetto per poter far passare la teoria dell'amnesia.
     
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36 replies since 3/9/2012, 13:25   568 views
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