Come ai Vecchi tempi!

[Free GDR | Hohe & Hoshi]

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Suna
    ..Ritorno di Fiamma!!!..
    Free GDR



    Come volevasi dimostrare Hohenheim non era affatto uno sprovveduto e il semplice attacco a testa bassa di un tizio qualunque non poteva certo metterlo in difficoltà Gli attacchi a distanza dell’uomo privo di occhi volarono senza impegnarlo più del dovuto mentre le sue mani masticavano argilla per dare vita ad una delle sue creature. Il tonfo a terra che provocò la creatura mise subito all’erta il cieco, il suo avversario aveva dato vita ad una delle sue opere d’arte.

    -IHIHIHIH!!!.. questo deve essere bello grosso!!!..-


    Anche se cieco, il nukenin riusciva a percepirlo benissimo. I passi del gigante smuovevano la terra e l’aria in maniera violenta davanti a se, qualsiasi cosa fosse lo stava caricando con una forza spaventosa. Il nukenin era pronto a muoversi quando si rese conto che qualcosa non andava, una strana sensazione lo aveva avvolto, una sensazione che lo aveva lasciato senza alcun punto di riferimento sotto ai piedi. Stava letteralmente precipitando nel vuoto, una sensazione sgradevole che tuttavia non lo terrorizzò, anzi sembrava quasi lo eccitasse.

    -SI!!.. FAMMI VOLARE!!!.. NUMERO DIECI!!!..-


    Il colosso di argilla gli si scagliò addosso mentre incassava il colpo di petto emettendo un rumore soffocato. La spallata lo aveva preso in peno mentre la cotta di maglia assorbiva la potenza del colpo riducendo i danni quasi ad un non nulla e lo spediva lontano contro al muro dell’ospedale [Slot Difesa 1][Cotta di Maglia Completa / Potenza: 40][Ferita Leggera].


    L’uomo si schiantò sul muro mentre sentiva l’aria attorno a lui vibrare, sapeva bene cosa lo aspettava da li a qualche millesimo di secondo e per questo il suo piede destro quasi di istinto si mosse sbattendo violentemente a terra per alzare davanti a se una paratia di terra e roccia che lo difendesse dall’imminente esplosione. Il boato sarebbe stato devastante e la paratia sarebbe subito collassata sopra al nukenin seppur difendendolo dal peggio, la potenza di Hohenheim non era affatto cosa da sottovalutare [Slot Tecnica Avanzata][Rovesciamento Terrestre / Dimensioni: x6 slot / Potenza: 60 / Consumo: 40pc]

    Rovesciamento Terrestre - Doroku Gaeshi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco ( 1 )
    Tramite un violento colpo a terra con la gamba, l'utilizzatore potrà solleva una grossa parete di roccia che potrà essere utilizzata per difendersi da proiettili o jutsu che coinvolgano un'ampia zona; la dimensione della parete di roccia pari a 2 slot dimensionali per grado ninja. La potenza difensiva di tale roccia è pari a 60, mentre la durezza è pari a 1, in ogni punto della parete. La parete è fisica e può essere utilizzata anche più volte, finché distrutta, anche per fini offensivi. Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto)

    [Da chunin in su]



    Mentre la terra gli crollava addosso il nukenin non sarebbe rimasto ad aspettare, sfruttando la sua arte nei movimenti si sarebbe infatti infilato sotto terra il più rapidamente possibile scomparendo alla vista del ragazzino. La confusione dell’esplosione ed il muro avrebbero celato le sue mosse credendolo molto probabilmente sepolto sotto ai detriti [Slot Azione 1][Arte della Terra Base / Consumo: 30pc].


    Quando la polvere si fosse diradata, Hohe avrebbe semplicemente visto i detriti della tecnica di questi ammucchiati a terra. Sopra di essi le due lame stavano conficcate assieme al Sakkat bruciato e semi distrutto dall’esplosione. Del nukenin non vi era alcuna traccia, molto probabilmente era stato polverizzato dall’esplosione o era rimasto sepolto dalla sua stessa tecnica. Il bastardo era sotto terra nello stesso punto in cui era scomparso a circa cinque metri. L’illusione lo aveva stordito più di quel che credeva e per il momento non riusciva a reagire, ma era vivo e vegeto e pronto a entrare nuovamente in azione alla prima occasione. I suoi sensi erano tesi e gli permettevano di controllare le vibrazioni del terreno con estrema precisione, per Hohenheim lo scontro non era affatto terminato [Abilità: Combattere alla Cieca | Tatto I].





    […]





    Nel frattempo il valoroso Chikuma stava vivendo una delle esperienze più assurde di tutta la sua vita, di sicuro quella era una storia che avrebbe raccontato spesso ai nipotini. La provocante rossa ormai lo aveva in pugno, il rosso era come argilla nelle sue mani, era completamente assuefatto da lei e dal suo profumo stravolgente. L’unicorno scalpitava dentro il suo recinto di stoffa pronto a sfondare i portoni della liberta costituiti da una semplice cerniera lampo. Mai e poi mai aveva fatto così tanta fatica nel resistere ad una donna, forse la più bella e provocante che gli fosse mai capitata tra le mani.

    -Eheheh.. già.. un bravo ragazzo.. oh si.. io vorrei tante cose da te.. ma Hohe mi aspetta.. e non posso.. deludere un amico..-


    Cotto come era il rosso manco si era accorto che la donna gli aveva paralizzato il braccio destro tramite una semplice illusione e lo aveva avvelenato con un bacio sulle labbra che lo aveva letteralmente mandato in estasi. Era stravolto da mille sensazioni e solo quando questa si allontanò appena di qualche centimetro da lui ridendo si accorse che in realtà era caduto vittima di una terribile trappola. Non riusciva più a palparla con la mano destra e le sue labbra si erano come atrofizzate e gonfiate, era stato avvelenato e tradito dal più grande amore della sua vita. Seviziato e poi usato come sacco da box. Si perché la stronza non si era limitata a usarlo facendogli credere chissà che cosa, ma gli aveva anche sparaflashato quattro pugni devastanti addosso sparandolo contro la testiera del letto in un boato assurdo che avrebbe semidistrutto il baldacchino [Slot Difesa 1][Cotta di Maglia Completa / Potenza: 40][Ferita Grave].


    Il rosso era volato schiantandosi contro le decine di cuscini alla testa del letto spezzando il duro legno che sosteneva la struttura del letto, il colpo gli aveva fatto sputare sangue e se non fosse stato vestito della cotta di maglia sarebbe senza alcun dubbio svenuto dal possente colpo. Ora che stava piantato in mezzo a tutti quei cuscini con la bocca piena di sangue cominciava a capire che era successo, quella stronza era li per assassinarlo o peggio ancora metterlo alla prova o chissà cosa. Forse lo stesso Gin dal capezzale del suo letto l’aveva mandata per tenere d’occhio il suo pupillo o forse era soltanto uno scherzo. Da quando era tornato dall’addestramento al tempio del vento glorioso ne era successe di tutti i colori e quella situazione non gli sembrava poi tanto strana.

    -Uurrrgh!..-


    La cassa toracica gli faceva un male bestia e anche se non sembrava ci fossero costole rotte grazie alla maglia di ferro, per un po’ non sarebbe riuscito ad usare la sua arte del vento, visto anche che le sue labbra ora sembravano quelle di un abitante dei paesi del sud, gonfie come un canotto. Il braccio destro non sembrava voler muoversi per il momento e la sensazione che gli dava era di avvizzimento e atrofia. Con la coda dell’occhi il giovane Chikuma riusciva a vedere il suo grande amore dai capelli rossi, era strano ma non riusciva ad odiarla, anzi sentiva che il suo unicorno ora era pronto ad una cavalcata senza mai fine. Il suo sguardo poi si sbarrò quando scoprì che le ragazze erano due e non una. Dalla spalla della prima infatti ne era uscita una seconda, doveva senza alcun dubbio essere una qualche forma di ninjutsu segreta. Il rosso era immobile al suo posto, ora i cuscini che aveva sotto il suo corpo sembravano la cosa più bella del mondo. Le due gemelle si erano messe a parlare, sembrava fossero li perché un loro complice doveva incontrarsi con un manipolatore dell’argilla, e l’unico che Hoshi conosceva era appunto il suo amico. Non capiva ancora cosa stava succedendo, ma non poteva permettere a quelle due di raggiungere il suo amico, Hohe era un tipo in gamba e se la sarebbe cavata contro qualsiasi avversario, ma ritrovarsi contro tre ninja poteva essere troppo anche per lui. Doveva intervenire, e soprattutto non perdere l’occasione di approfittare di due bombe sexy come quelle.

    -Argh!.. davvero un bel colpo.. se non fosse stato per questi cuscini molto probabilmente ora mi ritroverei K.O… eheh.. urgh.. accidenti che male!.. sapete.. ho cambiato idea.. credo che passerò l’intera nottata con voi ora che so che siete in due.. dopotutto.. una nottata con due gemelle così belle è un’occasione che ti si presenta una volta nella vita!..-


    Il rosso aveva il braccio paralizzato e il torace mal messo, ma non per questo era incapace di agire o mettere alle strette le due ragazze. Hoshi era un vero fenomeno quando si trattava di inventare strategie o nuove tecniche da impiegare nei casi più disperati, e anche questa volta non si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione di mettere in pratica una nuova tecnica che gli era balenata alla mente. Le due gemelle volevano giocare con lui, e lui le avrebbe accontentate al meglio delle sue possibilità.


    La mano sinistra del ragazzino avrebbe disegnato un unico semplice sigillo, da poco aveva scoperto di riuscire ad usare quella tecnica con una sola mano e la cosa sicuramente gli andava a genio, forse nel continente ninja nessuno era abile quanto lui in quella tecnica. Il rosso avrebbe materializzato dentro quella stanza l’oggetto del desiderio delle sue avversarie, l’aria si sarebbe fatta pesante in pochi istanti facendo crescere una strana sensazione nelle menti delle due. La risata sadica del Chikuma avrebbe riempito la stanza mentre il suo sguardo prendeva le fattezze di un maniaco sessuale di grado S. Avevano rotto il sigillo che il Chikuma stesso si era imposto poco prima per andare a trovare il suo amico, ma ora le cose erano cambiate e Hoshi poteva dare sfogo a tutto il suo io e a tutta la sua perversione. Una lunga notte lo aspettava. Incapace di parlare come si deve per colpa del veleno il rosso avrebbe formulato ugualmente la sua tecnica segreta.

    -Manibubuto.. Kobuban bobabu bo bey.. bamba bella bebebvsiobe ebeba..-

    (Traduzione: Maniakkuton.. Kyokutan'na tōsaku no heya.. Stanza della perversione estrema.)



    In un istante la stanza sarebbe stata pervasa da una trentina di strane figure vestite nei modi più indecenti possibili. Tra di loro vi erano vecchi, uomini di mezza età e ragazzi tutti agghindati ad una sessione di pratiche sadomaso. Magliette a rete, perizomi di pelle, oggetti strani alla mano, un vero e proprio incubo visto e considerato che la stanza non era poi così grande ed una trentina di persone li dentro avrebbe costretto le due ragazze a trovarsi pelle a pelle con i brutti ceffi [Slot Tecnica Avanzata][KageBushin no Jutsu / Copie x30 / Consumo: 25pc][Abilità: Tec. Economiche 50% | Sigilli a una Mano | Cloni Trasformati].


    La massa di cloni avrebbe rivolto tutti gli sguardi sulle due ragazze cominciando a sbavare e a fare apprezzamenti davvero molto coloriti. Sembrava tutti incapaci di muovere il braccio destro, ma non per questo risultavano essere meno pericolosi dato che possedevano sempre la sinistra e la bocca, e i piedi e l’unicorno del potere stretto attorno a leggeri perizzoma di pelle. I cloni all’unisono si sarebbero scagliati verso le due tentando una serie di palpate e mosse di sottomissione, c’era chi mirava al sedere della rossa, il premio più ambito a quanto sembrava, ma non veniva risparmiati i seni e tutto il resto del corpo. La marmaglia si muoveva spesso litigando tra se stessa, i vari maniaci facevano letteralmente a gara tra di loro su chi dovesse avere la precedenza [Slot Azione x5].

    Per ben cinque volte la ragazza sarebbe stata vittima di aggressioni corporali atte a bloccarla in posizioni alquanto equivoche. Le copie trasformate avrebbero tentato di bloccarle mani e piedi all’altezza delle caviglie e dei polsi per poi tentare di legare il corpo con le tende stesse della camera, ogni azione era perversa ma portata con estrema precisione sempre attenta a non ferire la ragazza. Quei pazzi volevano semplicemente giocare e di certo non seviziarla o fare altro, Hoshi era un porco maniaco, ma di certo non uno stupratore o altro, la sua era semplicemente una piccola vendetta per quello che aveva subito. Forse la ragazza avrebbe ricordato quella esperienza come la notte dei maniaci viventi.

     
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