Tempio del vento

[Vario]

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  1. -< Etsuko >-
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Ma perché, cazzo…

    Son di quelle esclamazioni che non si possono contenere pur volendo, di quelle che devono trovar spazio e che dalla mente si fan strada sino alla bocca per poi far capolino.
    L’aveva persino udita l’impiegato, non che non fosse abituato a quel genere di imprecazione, anzi… decisamente ne aveva sentite di più rozze, ma non certamente dalla mia bocca.
    Così una espressione stupita si dipinse sul suo volto.

    È che più non vuoi avvicinarti ad un posto e più ti ci mandano…

    Avevo letto la missiva accademica, mi era stata affibbiata una missione nei pressi di Konoha, si esatto nei pressi, avete capito bene… neppure in città… ma la lettera accademica recitava proprio così. Un luogo disperso tra i monti del paese del fuoco, non troppo lontano dal villaggio della foglia.
    Cavoli che precisione… da quando i ninja accademici erano divenuti così approssimativi?
    Riuscì a capire che non sarei stato solo in quella missione, sarei stato affiancato da un chunin della foglia, un tipo Bizzarro, dalla descrizione l’avrei definito così.

    Beh, per lo meno non ci sarà da annoiarsi.

    Le parole si persero in quella sala, seppur rivolte all’impiegato, quello pareva completamente preso dagli affari burocratici che si era estraniato completamente.

    Maledetti topi di biblioteca.

    Uscì dalla sala.
    Se volevo arrivare in tempo mi sarei dovuto subito metter in marcia.

    [lo Sbarco]
    L’aria quella mattina era fredda, il clima umido di kiri era ormai solo un ricordo, la temperatura in quei luoghi era ben più mite e accogliente, nonostante tutto però riusciva a mettermi a disagio. Veder sorgere il sole dal ponte di quella nave mi dava idea di cambiamento e mai come quella mattina mi sentivo lontano dal mio villaggio.
    Mi guardavo attorno, i marinai di quella nave mercantile erano tutti in operosità, avevo appositamente scelto di viaggiare in una nave cargo, mi dava la possibilità di non chiacchierare troppo con fastidiosi viaggiatori e si sa, i marina non sono poi così loquaci… così avevo trascorso la durata del viaggio in totale tranquillità.
    Le vele erano ormai ammainate e si preparavano a gettare l’ancora, mi voltai in direzione della terra ferma, il porto era vicino, ormai non mancava tanto…

    [l’arrivo]
    Fortunatamente alcune delle merci contenute nel mercantile erano dirette alla foglia, così avevo sfruttato l’occasione, scroccando un passaggio e chiedendo informazioni su dove ero diretto a chi sicuramente conosceva la regione meglio di me… a dir la verità non fu così semplice ricevere indicazione, ma alla fine un vecchi commerciante conosceva il posto, pareva che vi si fosse imbattuto in uno dei suoi tanti viaggi, così per sbaglio, sai quando si dice il caso… le sue indicazioni alla fine si erano rivelate più utili del previso e nei pressi della foglia mi ero separato dal gruppo per viaggiare in solitaria.
    Quando mi ritrovai davanti a quell’immenso portone con un tizio dalla corporatura massiccia lì di fianco, capì che ero arrivato…
    Non passò troppo tempo e mi invitò a sedere in modo alquanto singolare

    Ah beh… iniziamo bene… ma com’è che voi fogliosi siete sempre così gentili e cordiali?
    Piacere tutto mio … Etsuko!


    Dissi mentre con fare rassegnato mi adagia sul pezzo di tronco improvvisato…

    Per la missione dici? Ah beh… se lo dici tu…

    Tanto valeva assecondarlo come si fa con i matti… o con i bambini…
    Il Braccio di ferro…
    “ Etsuko, ma come ti sei ridotto???”
    Fu questo il primo pensiero…
    Ovviamente non avrei avuto modo di averla vinta con quel bestione… è vero la forza bruta non è tutto e non assicura la vittoria, bisogna saperla usare, ma nel braccio di ferro avevo poche possibilità senza usare il chakra…
    Così mi impegnai non più di tanto e capì fin da subito che inizialmente non stava usando tutte le sue energie…

    Che fai mi lasci vincere? Non avevi detto che serviva per la missione?

    E infatti, notai la netta differenza, quando il bestione di cui, sinceramente non ricordavo il nome, decise di usare seriamente le sue energia, così non opposi troppa resistenza e lascia che mi battesse, preservando il mio arto…

    Ma, bravo!!!
    Osservai il portone dopo le sue parole…
    Ah beh… allora dovrò proprio impegnarmi e tu vedi di non esagerare altrimenti non potrò starti dietro, intesi?
    Io ero pronto, mi sarei messo in posizione non appena l’altro mi avrebbe fatto un cenno.


     
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