Tempio del vento

[Vario]

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    [La Tempesta Perfetta]

    Dopo qualche secondo all'interno del tempio, i due profanatori avrebbero iniziato a sentirsi un pò strani, come se una lieve vena di euforia stesse prendendo piede nel loro animo, non abbastanza forte da manipolare le loro azioni ma sufficiente a renderli di ottimo umore, oltre che rimpolpare la loro fiducia in sè stessi. Raizen in passato aveva percepito quella stessa sensazione come un atroce dolore, mentre il flusso del suo chakra accelerava mostruosamente fino a distruggere ogni sua cellula, ma ora, come in ogni persona normale, quella strana energia non poteva che essere un fattore benefico [Entrambi 10 bassi temporanei extra alla riserva]

    Così, in quella stanza che poteva passare dalla luce al buio con un solo meccanismo, il duo era occupato a cercare l'apertura verso le zone più interne del tempio. La precedente visita di Raizen era stata un trip onirico, e certo non poteva ricordare la ricerca del gruppo di archeologi e i vari tentativi che avevano portato all'attivazione dell'antico marchingegno a guardia della porta. Forse anche a causa delle sue informazioni errate, le tre pietre che Etsuko andò a posizionare sul muro non diedero il risultato sperato: non fu il muro a spalancarsi, nè ci fu un qualche fenomeno di Richiamo o affini: semplicemente, con un lento e cigolante stridìo, una delle pietre al centro della stanza si abbassò, lasciando il posto a un pozzo di tenebra da cui proveniva una sorda vibrazione: forse si trattava di un fiume sotterraneo. Certo, Raizen non poteva sapere che quella non era la stessa entrata attraversata in passato, e dato che non si era aperto nient'altro, quella non poteva che essere la via ideale.

    Non c'era luce oltre quel quadrato nel pavimento, e non sarebbe certo stato facile scendere senza l'ausilio di una corda, a meno di sfruttare il chakra adesivo per muoversi nello stretto cunicolo, in ogni caso il condotto proseguiva per almeno quaranta metri se non di più (gettando una pietra il tonfo su qualcosa di solido si sarebbe sentito dopo un tempo che suggeriva quella distanza), e non era possibile identificare con esattezza l'origine delle vibrazioni. Come se non bastasse, a metà circa del condotto, una singola goccia d'acqua avrebbe raggiunto la testa di uno dei due esploratori, caduta dall'alto dove la luce si faceva sempre più fioca, per non parlare del fatto che sembrava esserci una vibrazione analoga a quella che inseguivano proprio in quella direzione. In buona sostanza: aveva iniziato a piovere, e ben presto le gocce avrebbero bombardato i due ninja dall'alto, mentre ogni luce veniva negata sia in alto che in basso. Continuando a scendere nell'oscurità (o anche usando una qualche luce da loro stessi creata) ben presto avrebbero sperimentato quella bizzarra sensazione di vuoto che può cogliere che si muove per lungo tempo in un condotto orizzontale privo di qualsiasi segno di orientamento

    Le pareti del condotto erano lisce, ora bagnate per la pioggia, e senza la luce in alto e in basso era impossibile capire di quanto si stavano spostando, in ogni caso man mano che andavano avanti si sarebbero trovati sempre più fradici di acqua e polvere (a meno di ripararsi in qualche modo) fin quasi a sentire che la pioggia arrivava sia dall'alto che dal basso, tanto era intensa in quel condotto la caduta delle gocce. Ed ecco che, dopo quasi un'ora di scalata (possibile che fossero davvero solo quaranta metri?) i due avrebbero percepito, sotto l'acqua grondante, una seconda apertura quadrata, simile alla prima, e tuttavia uscendone si sarebbero trovati di fronte a una stanza del tutto identica alla precedente...con l'unico problema che la gravità sembrava essersi invertita in qualche momento durante la scalata, perchè di fatto una volta attraversato il condotto si sarebbero ritrovati ad insistere sulla superficie in cui si trovava l'apertura, senza dover sfruttare il chakra o altri sistemi!

    Cosa poteva essere accaduto? E come mai pioveva dall'alto (ma non doveva essere il basso) in quella stanza del tutto identica a quella di partenza? Possibile che ad un certo punto si fossero disorientati, cominciando a salire invece che scendere? Nel buio e nella pioggia fitta non sarebbe stato facile orientarsi, e forse quel posto non era proprio lo stesso...tanto per cominciare i tre incavi erano vuoti, e i bassorilievi sembravano un pò diversi, se osservati con attenzione: mostravano draghi imprigionati in grandi fosse, con museruole e catene, mentre gli uomini pregavano inginocchiati davanti ad essi. Allora i draghi gridavano, e il cielo si faceva carico di nubi nere e temporalesche, che distruggevano quelli che sembravano essere dei soldati e al contempo bagnavano i campi coltivati. Allora gli uomini esultavano e mettevano altre catene sui draghi, per poi strappare il cuore a uno di essi e condividerlo tra tutti i membri della comunità, mentre altri draghi, neri stavolta, volavano sulle loro teste.

    Ci fu un lampo abbagliante in quel momento, seguito da un tuono terribile, tanto forte che avrebbe potuto sbattere a terra degli uomini comuni...ma la cosa più strana fu il lampo che seguì quel rumore, poichè alzando gli occhi al cielo in quel momento, i due avrebbero potuto scorgere un drago aggrappato al foro sul soffitto da cui pioveva. Un Drago completamente nero e con gli occhi rossi, che sembrava sogghignare. Eppure le luci successive non mostrarono i quell'animale, e per qualche motivo cercare di attraversare di nuovo il condotto avrebbe portato nuovamente i due ninja nella stanza coi bassorilievi dei draghi incatenati. E provare nuovamente ad aprire la porta d'ingresso del tempio non avrebbe funzionato: pareggiare la forza non serviva a nulla...possibile che quella NON fosse la stessa porta, e dunque che quello NON fosse lo stesso tempio?
     
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