Vuoto di Luna negli Occhi

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  1. Boreanz
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    Cos'era quella sensazione? Mentre divorava il terreno che lo separava dalla donna, l'Immortale non riusciva a scrollarsi di dosso quella strana sensazione. Durante l'offensiva di pochi momenti prima aveva sentito qualcosa di nuovo e sgradevole. Una sensazione naturale, che forse proprio per questo gli risultava avversa. Uno strano freddo lo aveva attraversato quando fulmini neri erano fuoriusciti dai suoi palmi ed il suo corpo era stato schizzato ancora una volta dal sangue di quei due uomini.

    Aveva sfruttato il suo potere, prosciugando la vitalità del mondo esterno per i suoi scopi. Una cosa che sentiva essergli insita nel profondo del suo essere. Ed altrettanto naturale gli pareva che fosse la realtà a pagarne il costo, al posto suo. Dopotutto, la sua esistenza era speciale. Il mare di ricordi ed immagini che ancora gli vorticavano in testa senza tregua lasciavano spazio a molte domande, ma dalle poche ore che aveva vissuto di recente aveva ricavato una certezza, granitica ed inamovibile: la sua esistenza era speciale. Lui era speciale. Immortale. In grado di piegare gli elementi del mondo al suo volere. E allora perché non riusciva a scrollarsi di dosso quella strana sensazione di inadeguatezza? Quasi come se ci fosse un conto da pagare che ancora non riusciva a vedere e poteva solo percepire in lontananza.



    Colpì la donna con violenza, mandando in frammenti il suo prezioso arco. Senza che potesse fare alcunché, però, si ritrovò vittima di un'incredibile pressione che lo sbalzò via con violenza. Roteò sapientemente in aria, riacquistando l'equilibrio ed atterrando sulle proprie gambe. Ed ecco di nuovo la donna, o quello che ne rimaneva, parlare con quella sua nuova voce roca ed inumana. Ciò che disse lo disturbò, da una parte, e lo insospettì dall'altra. Che diavolo poteva voler dire? Ed il fatto che parlasse di sé al plurale - una considerazione che della cui si stupì nel momento stesso in cui la fece - significava forse che quel corpo era mosso dalle ombre che l'avevano poco prima circondato?

    Digrignò i denti. La scoperta di essere immortale lo aveva derubato della preziosa lucidità di cui sentiva di avere bisogno in quei momenti così fitti di stranezze. L'adrenalina era diminuita ed il dolore tornava a farsi sentire. La spalla sinistra gli doleva da impazzire. Il dolore però, scoprì, serviva a calmare. Fece un respiro profondo mentre la donna incoccava delle frecce di energia nera in un arco di ombre. La cosa non lo stupì più di tanto. Il problema erano le ombre. Forse se avesse distrutto in maniera definitiva quei corpi se ne sarebbe potuto liberare per qualche tempo, ma dubitava fosse una soluzione definitiva. Quelle ombre parevano avercela con lui personalmente, per motivi che al momento gli sfuggivano. Ciò lo rendeva ancora più strano, considerato come l'Immortale si sentisse a casa nell'abbraccio delle tenebre.

    Scartò di lato non appena la donna rilasciò le frecce, che però questa volta erano notevolmente più rapide. Avvertendo la pericolosità di quel colpo, e non volendo aggiungere altro dolore a quello che già provava, l'Immortale si affidò nuovamente a quella voce rabbiosa, che però questa volta non si piegò docilmente e anzi fece quasi per morderlo. La sua difesa ne risultò indebolita e scoordinata, e la freccia nera strappò le sue carni dall'esterno della coscia destra[RIFL&RES:600][Scorticazione Media]. Un urlo secco accompagnò la dipartita della carne, che lasciò spazio a sangue e dolore.

    Tornò in posizione immediatamente, recuperando il suo assetto difensivo, ma la donna non era più in vista: le due frecce rimanenti ruotavano attorno alla sua posizione ad una velocità impensabile, creando un vortice nero che oscurava ogni cosa. Un'altra cosa che non andava come avrebbe dovuto. Era dovuto a quella sensazione che da qualche minuto lo percorreva? E soprattutto, perché diavolo non era riuscito a dominare l'energia naturale, il coro di voci, secondo la sua volontà. Serrò la mascella e fece un passo. La tentazione di frantumare il cranio di quella maledetta donna e pensare al resto dopo era forte. Accadde però qualcosa. Qualcosa di brutto.

    Con quel passo la sua energia, il suo "chakra", era appena diminuito. Sentiva la pelle aggredita da ogni parte come quando aveva eliminato i due uomini per la seconda volta. Che fosse dovuto a quelle ombre che gli vorticavano attorno? Ogni parte di lui gridava di lasciare esplodere tutta l'irritazione accumulata, di lasciarsi possedere dall'ira e che le cose facessero il loro corso. Eppure, eppure, l'Immortale rimaneva calmo. Sapeva di doverlo fare. Un eco lontano, forse pescato da quel turbine di ricordi, gli suggeriva che la sua mente, in quella situazione come in molte altre, era la risorsa più importante.



    « E va bene. », sussurrò con voce cupa.

    Accettò il dolore che ne sarebbe venuto ed allargò entrambe le braccia, spalancandole verso l'esterno. La spalla sinistra protestò violentemente, ma l'Immortale la mise a tacere. Alzò il capo verso il cielo notturno, osservando quella notte senza stelle e senza luna. Respirò profondamente, riempiendosi di oscurità. Chiuse gli occhi. Ci volle poco. Il collegamento era qualcosa di assolutamente istintivo e primigeno. Ma questa volta fu lui a rivolgersi al coro di voci. Alla voce singola della natura. Il suo messaggio non necessitava di parole per essere comunicato. Era la sua stessa essenza vitale a parlare per lui.

    Gli era chiaro adesso che un potere simile non poteva essere utilizzato con leggerezza come aveva fatto sino a quel momento. Nemmeno da un essere speciale quale lui era. Non senza un costo. Avrebbe trattato quel potere con il rispetto e la cautela che meritava, soprattutto in considerazione della sue ancora fievole esperienza nell'imbrigliarlo e brandirlo, questo sì, ma le loro posizioni non sarebbero mai cambiate. No, mai. L'Immortale era il Re. Dominava per nascita quelle energie, e così avrebbe continuato a fare. Ogni ribellione sarebbe stata soppressa. Ogni obiezione in quella voce, soffocata.
    Ogni tradimento, punito.

    Estese le proprie percezioni nel mondo naturale, concentrandosi nel cogliere persino la più piccola delle energie e forme di vita. Era qualcosa di diverso dall'udire, vedere o respirare. Un sesto senso, connesso con il suo essere e necessario alla sua esistenza quanto gli altri cinque. Ancora una volta, le voci si svegliarono. Prima un subbuglio sommesso, sino a diventare un ringhio diffuso. L'Immortale le ignorò, concentrandosi nel raggiungimento di quella affinità che avvertiva più profonda ogni secondo che passava. Lentamente, dolcemente, abilmente, iniziò ad estrarre energia da ogni singola cellula vitale nel suo raggio di individuazione. Un processo delicato, complesso molto più di quanto non si fosse reso conto nelle ore precedenti. Le voci urlavano rabbiose il loro odio e disprezzo, ma l'Immortale era una statua di ghiaccio. Le ignorava ed escludeva, come se non esistessero. Come se valessero meno di nulla. Fu allora che iniziarono a mordere. Iniziarono a mordere come cani feroci ed affamati. Piccoli e numerosi tagli si aprirono sulla su gambe, braccia e viso dell'Immortale, macchiando la cute giovane di sangue.

    Imperterrito, questi continuò senza pause. Poteva avvertire accumularsi nel suo corpo di energie violente e roboanti, che rifiutavano di piegarsi con facilità. E più ce n'erano, più era difficile controllarle. Ma incurante delle conseguenze e del danno al suo corpo, l'Immortale continuò a spremere l'energia vitale della natura. Dopo qualche minuto, il suo intero corpo grondava di sangue[Vari tagli Lievi][Status: Sanguinamento Leggero]. Il terreno ai suoi piedi era macchiato di cremisi ed il dolore era intenso e persistente. L'Immortale sapeva che quella in corso era una lotta tra padrone e schiavo ribelle. L'avrebbe spuntata e avrebbe rimesso al loro posto il coro di voci, relegandole al suo volere. Aveva il talento per farlo. Aveva la forza di volontà per farlo.
    Era nato per farlo.

    Il suo corpo era percorso da terribili energie che saettavano furiose come un mare tempestoso. E tra quelle onde, tra quei picchi di potenza, l'Immortale si barcamenava, cercando il punto d'equilibrio che era necessario trovare per rendere effettivo il suo dominio su quell'energia. La sua concentrazione, già abbastanza difficile da mantenere di per sé, era poi continuamente sfidata dall'esterno ad opera di quello strano cerchio nero. Le sue energie venivano destabilizzate, il suo corpo, ferito ed immerso nel gelo. Un gelo che lo colpiva però ormai solo all'interno, dato che all'esterno gran parte del suo corpo era tinto di caldo sangue cremisi[Leggera diffusa alla Vitalità]. Più di una volta il suo corpo minacciò di cedere a quelle continue ondate di marea, ma ogni volta l'Immortale le respinse con ondate di odio di intensità ancora superiore. Uno scopo lo guidava. Quell'uomo doveva morire. E nulla lo avrebbe fermato.
    Nemmeno l'energia del mondo stesso.

    Dopo diversi minuti di lotta senza quartiere, finalmente gli parve di vedere qualcosa. No, si corresse, era qualcosa di diverso dal vedere: una capacità di percepire nata dalla fusione di talento ed applicazione devota ad uno scopo. Una via tra quelle correnti tempestose. Un sentiero verso la cima, fuori dalla portata di quell'energia nefasta. Lentamente, senza fare rumore, iniziò a percorrerlo sino ad arrivare in cima. Da lì, come un viandante su un mare di nebbia, poteva dominare la vista di quell'oceano rabbioso. Poteva esercitare il suo potere. Abbassò le braccia, e le onde si calmarono. L'ululato delle voci tornò ad essere un ringhio sommesso, fino a poi tacere del tutto. I tagli smisero di sanguinare. E l'Immortale riaprì gli occhi. Un turbine di energia nera si liberò dal suo corpo, investendo quel vortice che lo circondava. Un flagello della natura, raccolto e condensato con la dedizione di un mastro ingegnere, pronto per causare distruzione su larga scala. Il potere che gli era stato dato e che aveva imparato ad utilizzare.

    OFF GAME

    A te decidere gli effetti di quest'ultimo Flagello Naturale :zxc:

     
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41 replies since 18/9/2012, 20:21   1102 views
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