Amicizia tra due Artisti

free gdr tra Shu e Hohenheim

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  1. - Hohenheim -
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    Free Gdr - Flashback
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    Suna, Paese del Vento



    Nonostante la risposta del giovane Shu, Hohenheim non si sentiva a suo agio a lasciar combattere quei due. Del resto, visto che il disegnatore non era un ninja, per quanto potesse conoscere lo stile dei marionettisti, quanto ne poteva veramente sapere sull’arte dei combattimenti? Tuttavia, alla fine il giovane artista decise che lasciarli fare era l’unica cosa che avesse senso: in fin dei conti non poteva rischiare di distrarre i due combattenti dallo scontro. In breve, i due ninja misero in campo tutto il loro magnifico arsenale di marionette. Vedendo il numero e la tipologia di bambole, il chunin comprese perché Shu aveva definito, quel tipo di duello, uno scontro fra comandanti: difatti ogni marionettista stava capeggiando un piccolo esercito. Era davvero una cosa eccezionale!
    I due shinobi, il padre adottivo e quello biologico di Shu, in breve iniziarono a darsela di santa ragione, ma c’era un tale caos tra tutti quei corpi che si muovevano che il chunin intese un terzo di quello che era il vero combattimento! Riusciva a distinguere i vari attacchi principali, certo, ma la logica dietro i movimenti delle marionette di contorno era ben altra cosa da comprendere: erano tutte finte, attacchi e respinte, oppure tentativi di iniziare l’una o l’altro, e tutto avveniva ad una velocità incredibile. In poche parole il chunin rimase a bocca aperta! Quanta strada doveva fare ancora prima di arrivare a quei livelli!
    La potenza sprigionata dalle marionette dei due in breve creò un piccolo terremoto che mise in subbuglio i due osservatori segreti, e che dovette sentirsi fin a Suna, perché in breve arrivò addirittura il Kazekage: Gin Kikuma! La presenza del leader della Sabbia, pose fine al combattimento e i due maestri si ritirarono nelle rispettive dimore; dopo poco anche Gin si ritirò. In tutto questo la loro presenza passò inosservata.
    Finito tutto quel trambusto, Hohenheim si sentì sollevato: a conti fatti lo scontro era finito bene, nel senso che nessuno era rimasto mortalmente finito. Se così non fosse stato, Shu avrebbe avuto ben altro a cui pensare che non questioni di padri adottivi e biologici: avrebbe pianto la morte di un genitore. Tuttavia il tutto doveva essere stato un bel colpo per il ragazzo: il chunin si accorse che era visibilmente scosso, e che un mare di pensieri doveva turbinargli nella testa. A fronte della gravità della situazione, il chunin decise di rimanere in disparte: del resto, cosa mai gli poteva dire? Fu proprio il ragazzo, ad ogni modo a sbloccare quell’imbarazzante silenzio, chiedendogli di poter rimanere un po’ da solo, probabilmente per elaborare l’accaduto. Fu comunque gentile nel chiedere che si potessero rincontrare l’indomani:

    “Prenditi il tempo che ti serve Shu. Non badare a me. Se domani ti farà piacere vedermi e parlarmi, anche di quello che è successo oggi, sai dove trovarmi.”



    Si congedò così dal ragazzo, lasciandogli lo spazio che gli serviva. In effetti c’erano molte cose delle quali gli avrebbe potuto parlare, per esempio della sua famiglia adottiva a Kiri. Ma che importanza avrebbe avuto per Shu? Non ci poteva essere confronto costruttivo e condivisione, senza che prima il ragazzo non avesse elaborato la cosa, e c’era molto da elaborare. Purtroppo le questioni di clan erano sempre una cosa delicata, e se ne sentivano tante di queste storie, anche peggiori, nel mondo dei ninja. Il chunin sperava solo che quel ragazzo riuscisse al più presto a convivere con questa cosa, accettarla e usarla per migliorare se stesso.
    Hohenheim tornò quindi a casa; nessun costrutto d’argilla a trasportarlo, solo i suoi modesti passi: ne aveva visto fin troppo di ninjutsu quel giorno. Però, che combattimento!

    “ Chissà forse un giorno anche Shu diventerà così forte! Sarebbe bello affrontarlo…”



    Pensò il chunin, chiedendosi subito dopo se quel pensiero si sarebbe mai concretizzato.
     
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24 replies since 20/10/2012, 14:17   231 views
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