[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Contatto~


    Quel giorno Atasuke era di servizio alle mura, come d'altronde era negli ultimi tempi quando non si impegnava a fondo nell'armeria di Drake o si dava da fare un qualche missione per conto del clan o del villaggio. Egli vigilava sull'ingresso quando gli venne recapitato un messaggio ufficiale da parte dell'amministrazione di Konoha. Incuriosito dal messaggio e allertato dalla segretezza con cui gli era stato consegnato da un jonin, Atasuke lesse con attenzione il messaggio stando bene attento a non lasciare possibilità alcuna ad un qualsiasi curioso di informarsi di quella missiva.
    Riga dopo riga rimembrò gli eventi che si erano scatenati ormai un mese prima quando prese parte alla prima spedizione portando con se una magra vittoria basata su appena qualche informazione al prezzo dei suoi due compagni di squadra, sennonchè di villaggio.
    Nella busta trovò poi anche una pedina, dal significato per lui arcano, al di fuori di un possibile oggetto da mostrare al momento dell'incontro per farsi riconoscere.
    Quasi rimase stupito nel vedere come nella lettera fosse specificata più volte l'assoluta segretezza di quella missione e il totale riserbo. In quel mondo era alla base mantenere sempre e comunque un certo grado di segretezza, tuttavia, tutti quegli accorgimenti richiesti gli fecero pensare ad una cosa sola: Questa volta si trattava di qualcosa molto più grosso di una semplice esplorazione.
    Terminato di leggere si infilò il tutto in tasca al di sotto del mantello, stando bene attento a far sparire ogni traccia del documento e della pedina ricevuta che andavao mantenuti segreti perlomeno fino alla fine di quel turno.
    [Abilità]

    [...]


    Terminato il turno quindi Atasuke si fiondò a casa dove ricontrollò alla perfezione due o tre volte l'intero equipaggiamento prima di scegliere la maschera che avrebbe quindi indossato per quella missione. Non era avvezzo all'uso delle maschere, non tanto perchè gli dessero fastidio, quanto proprio perchè mai aveva avuto la necessità di usarne una e la novità quasi lo straniva.
    Alla fine decise di lasciare intonsa la sua collezione di maschere sottratte in passato ai nukenin che aveva incontrato e prese quella che pareva essere appartenuta in passato a suo padre, la quale raffigurava il muso di un lupo grigio.

    [...]


    Giunse infine il giorno della partenza. Atasuke con una meticolosità fin superiore alla solita controllò e ricontrollò il tutto indossando il suo equipaggiamento per avvolgersi infine nel suo candido mantello pensando bene di tenere il lato nero con lo stemma uchiha nascosto ad occhi indiscreti. Si tirò su il cappuccio e raggiunta la porta di casa, dopo averla chiusa alle sue spalle guardò un ultima volta il panorama e poi indossò la maschera con un unico gesto lento e fluido, come se in un certo senso indossare quell'oggetto fosse un rito di passaggio o un punto di non ritorno, o perlomeno un punto da cui rischiava di non poter più tornare indietro.

    °E quindi ci siamo... Si riparte per il paese del The... Spero che i miei compagni siano ancora vivi, anche se temo sia impossibile essere sopravvissuti tanto a lungo in mano a quei mostri... è probabile che questa volta si arriverà ad uno scontro più diretto dell'ultima volta... Speriamo solo che questa volta tutto finisca bene°


    Un ultimo sospiro e poi la bianca figura incappucciata scattò via dirigendosi al punto di incontro a Degarashi, dove lui e probabilmente gli altri eventuali membri del team si dovevano riunire al palazzo del Daimyo.

    [...]


    ~Incontro con il mandante~


    Al suo arrivo ben altre tre figure erano già arrivate, tutte incappucciate e mascherate come lui. Ad attenderlo vi erano poi anche tre uomini, probabilmente il Daimyo stesso con i suoi due consiglieri più fidati, uno in armatura che pareva essere un alto generale o comunque un comandante dell'esercito, l'altro invece più raffinato, certamente un uomo di corte.
    Quando tutti furono presenti, il Daimyo iniziò a parlare ringraziando dapprima i vari shinobi accorsi e poi iniziando con le presentazioni dando poi la parola al tizio in armatura, il quale effettivamente era il generale che guidava le truppe in battaglia contro gli abomini. Egli espose le informazioni di cui era venuto in possesso dando così una sommaria situazione d'insieme al tutto, visione di cui Atasuke non aveva praticamente bisogno dato che era forse l'unico dei presenti ad aver già affrontato quelle creature contro cui avrebbero dovuto scontrarsi.
    Il discorso venne però interrotto, come se in qualche modo si fosse ricordato di un qualcosa. Venne quindi chiesto loro di mostrare le pedine che gli erano state consegnate.

    °Come immaginavo... alla fine questa pedina era un segno di riconoscimento per accertarsi di non avere infiltrati scomodi... Ingegnoso, tuttavia... tutta questa segretezza mi puzza... sarà che fino ad ora non ho avuto a che fare con molte missioni di alto grado, ma mai avevo visto stratagemmi di questo tipo uniti a tutto il resto... Non mi sembra affatto normale...°


    Pensò tra se e se attendendo il suo turno di mostrare la pedina che intanto si faceva ruotare tra le dita della mano destra al di sotto del mantello. Giunto il suo turno avanzò sino dinnanzi al consigliere dive con un rapido gesto di mano fece "magicamente" [Abilità] apparire la pedina dalle sue dita prima di depositarla con un lento gesto nella mano del consigliere. Certo era una "prodezza" inutile in quel frangente, tuttavia lo fece per far capire agli altri che non scherzava e che anche lui sapeva il fatto suo nonostante il grado atipico per partecipare ad una missione di rango così alto.
    Analizzati con attenzione i vari pezzi in mano agli shinobi e verificato che tutti corrispondevano a quelli consegnati, il generale riprese esponendo nel dettaglio la sua strategia per cogliere gli abomini di sorpresa, oltre che per infiltrare il gruppo di ninja sull'isola senza destare sospetti.

    Atasuke meditò bene sulle parole del generale lasciando così prima spazio agli altri per esporre i loro dubbi e le loro perplessità, poi, una volta udita una voce familiare che tanto gli ricordava quella di Alexander, Atasuke prese parola a sua volta rispondendo prima ad uno dei compagni e passando alle sue osservazioni poi, ma mantenendo sempre un tono calmo e pacato, oltre che un timbro vocale differente dal suo solito, prendendo quello di un uomo adulto dalla voce roca e rude.
    [Abilità]

    «In primo luogo condivido l'opinione del primo collega... Non mi piace troppo l'idea di avere le mie armi stipate in un rotolo da richiamo e soprattutto non mi è chiaro come invece recupereremo le armi sull'isola, ovvero sul come i rotoli verranno portati la e dove potremo ritrovarli una volta sbarcati... Se fosse possibile preferirei tenermi le mie armi addosso, ovviamente celate, ma più a portata di mano, sempre che non sappiate rispondere con precisione soddisfacente al meccanismo di "recupero" delle armi...»


    Prese una pausa voltandosi verso il terzo dei compagni, ovvero colui che aveva esposto un piano alternativo.

    «Personalmente mi piace la tua idea di tatuare direttamente i richiami su di noi, almeno in questo caso le armi sarebbero più a portata... Tuttavia sulla tua strategia, posso affermare con certezza che non funzionerebbe... prima di arrivare qui ho fatto delle ricerche in merito e non basta così poco per prendere il posto di quelle creature, si accorgerebbero della sostituzione in pochissimo tempo, ma non è questo il luogo per discutere... Come il Daimyo ed il generale hanno detto ed il collega qui vicino ha ribadito, dobbiamo mantenere una segretezza più che totale almeno finchè non partirà la missione... Comprendo e condivido il fatto che chiunque potrebbe essersi infiltrato e sarà cosa più che giusta rivelare le nostre identità, ma non qui e soprattutto non ora. Pazienta finchè non sarà il momento, ovvero quando saremo solo noi al di fuori di questo consiglio...»


    Si rivolse poi al figuro che aveva individuato come Alexander o perlomeno credeva tale persona.

    «inoltre condivido appieno la tua decisione di seguire il piano del generale, almeno come prima fase di infiltrazione è la migliore delle soluzioni dato che ci eviterebbe casini aggiuntivi, soprattutto trovo ben difficile che un carcerato, condannato a morte, sia disposto a seguire gli ordini con pesante rischio di morte di qualcuno ingaggiato dal Daimyo che lo ha condannato sotto il suo dominio, è bensì più facile che ci venda agli abomini in cambio di un salvacondotto o chissà che altro vantaggio»


    Tornò quindi a guardare il generale èper esporre invece le sue dirette perplessità e le sue opinioni.

    «Tirando quindi lse somme, io proporrei piuttosto di modificare il sistema con cui trasportare le armi, lasciando la libertà a chi vuole di portare con se almeno le armi più piccole a condizione che sia in grado di celarle adeguatamente per evitare di essere scoperto, poi è più che accettabile stipare le armi più grosse in dei rotoli da richiamo, certamente più semplici da trasportare e da nascondere... Inoltre credo che se ci faremo catturare le guardie scelte per farci infiltrare siano informate della nostra presenza e ci lasceranno sbarcare senza fare troppi controlli per privarci di rotoli o piccole armi in generale, no? Di per se per evitare grane, quelle guardie, terminato il loro compito, potrebbero semplicemente fare ritorno qui in modo da tenersi ben lontane dalla possibilità di farci saltare la copertura in caso venissero catturate ed interrogate. In questo modo si risolverebbe il problema delle armi semplicemente, anche perchè credo che almeno una persona informata tra coloro che ci scorteranno ci sarà di certo, altrimenti non vedo come possiate far arrivare le armi senza che vengano intercettae prima...»


    Tornò quindi in silenzio attendendo eventuali repliche e squadrando uno ad uno i vari presenti.
    Ovviamente, per tutta quella discussione stette in allerta con il suo udito a captare eventuali discorsi o rumori insoliti che potevano in qualche modo compromettere l'esito di quella riunione o anche solo portare problemi alla successiva esecuzione della missione stessa.
    [Abilità]
     
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96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
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