[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Alkaid69
        Like  
     
    .

    User deleted



    Le Conseguenze della Catastrofe II



    Fu facile vedere l'irritazione crescere sul volto del Generale Hao quando dovette ascoltare quel gruppo di arroganti shinobi che cercava di disfare il piano; un piano che aveva necessitato di settimane di attenta preparazione congiunta fra il paese del tè e l'accademia prima di essere messo in moto.
    Il primo shinobi che prese parola avviò una serie di lamentele di quelli che parlarono dopo di lui; i suoi dubbi riguardavano la modalità di trasferimento del materiale bellico. A riguardo il generale lasciò che fosse il consigliere a chiarire; forse pensava che per rispondere a degli interlocutori così arroganti si necessitasse di un oratore altrettanto arrogante.
    « I rotoli » cominciò il consigliere « Vi saranno ovviamente disegnati addosso... » parlò scandendo bene ogni parola, soprattutto l'ovviamente': era chiaro che considerasse quei mercenari al di sotto di sé. « E' stato appurato che gli abomini non lasciano che i loro prigionieri portino alcun loro possedimento sull'isola. Pertanto... sarò io stesso ad occuparmi del processo di richiamo in modo che la vostra copertura non sia preventivamente compromessa... »
    Poco dopo il generale riprese parola: « Il vostro collega che è restato in disparte vicino alla colonna ha ragione, è nostro desiderio che voi possiate rimanere in incognito il più a lungo possibile. Per assicurare ciò sono state spese risorse e uomini, come ho già sottolineato in precedenza. La mancanza di rispetto non sarà tollerata in tal senso. I miei uomini hanno dato la vita per dare a voi una possibilità e preferirei che non sia sprecata da qualche piano buttato giù frettolosamente » il suo sguardo inevitabilmente cadde sul secondo ninja che aveva parlato, poiché a lui era diretta la sua frase. « Ovviamente una volta che sarete rinchiusi in una delle case di Karakura in quanto prigionieri avrete tutto il tempo di smascherarvi e decidere il da farsi. A quel punto tutto sarà nelle vostre mani... » disse gravemente il generale.
    Fu soltanto quando l'ultimo degli shinobi parlò, che il generale sembrò molto confuso. Si prese alcuni istanti per riprendere la parola: « Non sono sicuro di cosa stia parlando, ma tenterò comunque di spiegarmi meglio... tutte le guardie che sono a Karakura verranno ovviamente fatte ritirare una volta che voi sarete sul posto. Nessuno saprà del vostro coinvolgimento, nessuno vi controllerà prima di entrare a Karakura. Quando gli abomini assaliranno il villaggio non siamo sicuri di ciò che farebbero di voi se scoprissero che siete shinobi, come alcuni dei suoi compagni hanno già sottolineato. Non c'è alcun nostro infiltrato tra gli abomini, ovviamente, sarebbe impensabile. Forse l'accademia non l'ha informata bene, ma questi sono umanoidi pesantemente deformati con una loro gerarchia, una loro contorta idealogia e non sappiamo assolutamente cosa venga insegnato loro su quell'isola. Far infiltrare alcuni dei nostri uomini fra di loro sarebbe impossibile e indubbiamente un suicidio. Quindi no, non vi sono aiuti esterni una volta che sarete catturati, se è questo che intendeva. »
    Terminò il suo discorso con un ultimo dettaglio che si accorse di aver tralasciato: « Non sappiamo esattamente quando il nemico tenterà l'assalto del villaggio, quindi sul posto sono già stati preparati viveri a sufficienza per poter sopravvivere anche una settimana in cinque o sei persone. Per il resto ancora una volta confidiamo in voi e nelle vostre capacità. » anche se quella volta il suo tono sembrò molto più scettico e preoccupato di quanto non lo fosse sembrato qualche minuto prima.

    Una volta che non ci fossero state più domande i ninja avrebbero avuto la possibilità di rivolgersi al consigliere per stipare le loro armi in alcuni rotoli; tali rotoli sarebbero poi stati tatuati su una qualunque parte del corpo che loro avessero scelto.
    Il consigliere spiegò a ciascuno che, in base alla quantità di materiale stipato, non avrebbero dovuto fare altro che toccare e irrorare di chakra il tatuaggio per recuperare l'equipaggiamento. Una volta svuotato completamente il rotolo, questo sarebbe scomparso.
    Passarono alcune ore prima che tutti fossero pronti, poi il damiyo diede ad alcune guardie l'ordine di scortare i ninja a Karakura come prigionieri.
    Uscirono dal palazzo muovendosi verso sud, ed entro circa quattro ore raggiunsero Karakura. Era notte fonda.





    Il villaggio di Karakura si estendeva lungo una bassa vallata circondata quasi interamente da montagne; le case erano disposte a file parallele lungo delle linee che percorrevano la collina, dai cancelli d'entrata al grande tempio che dall'alto guardava l'intera area.
    Le case erano più che altro catapecchie, ma alcune sembravano essere state rinforzate di recente con legno e ferro messi un po' a casaccio.
    Il silenzio regnava quella notte a Karakura: era un vero villaggio fantasma.
    Da dietro le finestre barrate di alcune case i ninja avrebbero potuto sentire la presenza di vili occhi intenti a squadrare i nuovi arrivati.
    Furono scortati bruscamente fino alle porte di una delle case più grandi del villaggio per poi essere rozzamente sbattuti dentro (doveva pur sempre sembrare che fossero normali detenuti); poco dopo la chiusura della porta quella fu sbarrata.
    La casa era a due piani: al piano di sotto c'erano la cucina, il salotto, un ripostiglio e un piccolo bagno. Mentre al piano di sopra due stanze con in tutto sei letti e un altro bagno.
    Il ripostiglio sembrava avere tutto quello di cui necessitavano: provviste, indumenti e lenzuola. D'altronde non sapevano quando esattamente l'attacco sarebbe avvenuto; si poteva trattare di ore o forse giorni, quindi avrebbero dovuto abituarsi all'idea di restare a stretto contatto per un periodo di tempo più o meno lungo. Questo dava loro però anche la possibilità di discutere fra loro in qualunque maniera ritenessero necessaria.


    [...]



    Quasi 24 ore dopo il loro arrivo a Karakura una fragorosa esplosione nel cuore della notte avrebbe comunicato agli shinobi che l'attacco degli abomini era finalmente cominciato.
    L'attacco sembrava essere partito da più punti del villaggio contemporaneamente, e fu immediatamente chiaro che il numero di invasori raggiungeva la trentina se non di più di elementi. Poco dopo l'esplosione, le urla terrorizzate dei detenuti riempirono quel silenzio che ormai caratterizzava così tanto quel villaggio.
    Gli abomini entravano nelle case distruggendo le loro deboli protezioni e catturavano o uccidevano gli inquilini in maniera apparentemente arbitraria.
    I ninja sarebbero potuti uscire sfondando porte o finestre sbarrate oppure restare all'interno aspettando che gli abomini raggiungessero loro, il risultato però non sarebbe cambiato: con delle grosse reti, sei abomini avrebbero tentato di impedire i loro movimenti e catturarli come stavano facendo con il resto dei detenuti, anche a due a due, se fossero stati abbastanza vicini. [Velocità 400]
    Subito si sarebbero accorti che quelle non erano reti normali: erano parecchio resistenti e su di esse sembrava essere stato applicato una specie di veleno debilitante capace di intorpidire i muscoli delle vittime e paralizzarli entro una manciata di secondi [Entro un turno si perde sensibilità agli arti, entro due turni si resta paralizzati. L'effetto dura alcune ore.]

    La missione era ufficialmente cominciata.



    Edited by Alkaid69 - 19/11/2012, 01:02
     
    .
96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
  Share  
.