[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Incomprensioni~


    Le loro "lamentele" non parvero piacere al duo composto dal generale e dal consigliere. Il consigliere, in particolare, parve ritenersi offeso dalle loro parole, quasi come se si considerasse fin superiore a loro a tal punto da potersi permettere un tale tono saccente.
    Atasuke tacque a quelle parole, tuttavia si permise di squadrare attentamente l'uomo con uno sguardo malvagio, sguardo che egli non avrebbe potuto vedere, ma di erto poteva percepire l'istinto poco amichevole di Atasuke nei suoi confronti. Non era una minaccia, bensì un avvertimento atto a consigliare il consigliere nel non essere lui stesso frettoloso nel suo giudicare e nel suo imporsi.

    °Ovviamente, tu dici... sfortunatamente non è così ovvio che una persona non ninja conosca la tecnica dell'evocazione... io stesso non ho l'abitudine di usarla e non sono neppure certo di sapere come si faccia, altro che prendere per buono che i sigilli venissero tracciati sul corpo come tatuaggi anzichè su dei rotoli da richiamo... Comunque, se è questo l'uomo con cui hanno avuto le trattative quelli dell'accademia, non mi stupisce che abbiano perso giorni e giorni di trattative, ma altresì mi stupisce che non lo abbiano impalato dopo una serie di queste sue uscite saccenti...°


    Seguirono poi alcune riflessioni del generale, ed una in particolare fu riferita a lui ed alla sua leggera incomprensione logistica.
    Atasuke ascoltò con attenzione, vedendo che entrambi in effetti si erano espressi male, o comunque ne l'uno ne l'altro aveva capito al volo le parole dell'altro, tuttavia, dopo quella breve spiegazione, Atasuke si riebbe e comprese che cosa non aveva colto poco prima.

    «Generale... lei si è spiegato perfettamente, tuttavia era un'altro il punto che non avevo compreso pocanzi, tuttavia, grazie alle sue parole ho compreso ciò che non mi quadrava... Non conoscendo la geografia di questi territori ne la vostra abilità tattica, avevo erroneamente immaginato che il vostro piano si fermasse alla nostra "cattura" assieme ai carcerati nel villaggio di Karakura, mentre invece voi eravate ben oltre, fino alla "cattura" da parte degli abomini stessi. Chiedo venia per l'errore. Non volevo essere scortese, ne sottostimare le vostre capacità tattiche, che a questo punto si dimostrano fin oltre ciò che avevo già preventivato al mio arrivo»


    Si permise un lieve inchino rispettosto verso il generale e poi si rimise in attesa di nuove indicazioni, domande o quant'altro.

    [...]


    Quando fu il suo turno, Atasuke presentò il suo equipaggiamento che voleva essere stipato nei tatuaggi. In particolare per prima cosa fece inserire i vari esplosivi, successivamente la wakizashi ed il tanto e per ultimi i kunai ed i kit. Le armi le avrebbe fatte tatuare sul petto, in modo da essere facile la loro estrazione in combattimento, gli esplosivi invece direttamente nel palmo desto, in modo che potesse estrarli, specialmente il fumogeno, al momento stesso dell'utilizzo nella mano. Sulla schiena invece avrebbe fatto tatuare i due kit, in modo che potesse estrarli solo al momento in cui fossero serviti senza il richio di evocarli per errore durante un combattimento Gli il mantello e le protezioni, ad eccezione della maschera, li fece poi inserire sulla spalla destra da cui li avrebbe poi estratti senza problemi sull'isola. Lasciò quindi fuori solo gli abiti indossati e la maschera che stette ben attento a non togliere fino al momento giusto, ovvero al momento della prima reclusione. Mentre le armi e gli equipaggiamenti venivano stipati ad uno a du uno, ripensava a quello che avrebbero fatto per infiltrarsi tra le creature. Gli pareva quasi strano quanto spesso venisse utilizzata la strategia di farsi volontariamente catturare per infiltrarsi e minare il tutto dall'interno e quasi era stupito di quante volte già lo aveva dovuto fare, ma ancor più a stento evitò di sogghignare al pensiero che tutte le volte quella strategia perava funzionare alla perfezione.
    Terminata quindi la procedura di sigillazione, Atasuke si allontanò dal consigliere riprendendo posto assieme agli altri nell'attesa che tutti fossero finalmente pronti a dare il via alla missione e nell'attesa che le guardie giungessero per scortarli fino al villaggio di Karakura dove avrebbero quindi passato le successive ore...

    [...]

    ~Marcia ed incarcerazione volontaria~


    Erano infine giunti sul luogo. La notte era ormai calata da diversi minuti, se non forse ore. Il team era stato condotto incolonnato al pari di un qualsiasi gruppo di carcerati e scortati dalle guardie armate fino ai denti.
    Tutti vennero violentemente sbattuti all'interno della casa/cella al pari di un qualsivoglia condannato. Dal canto suo Atasuke, che era perfettamente in grado di resistere a tali azioni, non si oppose, simulando altresì con maestria di subire particolarmente il colpo, fingendo di trovarsi ad un passo dalla caduta a causa della spinta.

    «Hey! ... vacci piano, cane dell'esercito!»


    Inveì Atasuke contro la sua guardia per rendere il tutto ancora più naturale e credibile. In fondo non aveva nulla contro quella guardia, ma allo stesso modo non vedeva perchè mai avrebbe dovuto risparmiarsi la scenetta utile a rendere l'illusione ben più veritiera. [Abilità]
    Quando tutti vennero infine sbarrati all'interno della casa, Atasuke guardò bene al di fuori della casa, notando con non poco disgusto che i vari vicini sembravano fissarli dalle loro case con sguardi ben poco amichevoli.

    °Direi che si può considerare una prova in più del fatto che questi topi di fogna di certo non ci avrebbero aiutato contro gli abomini... Sempre che in qualche modo costoro fossero di qualche aiuto in un combattimento del livello pari a quelle bestie°


    Si allontanò quindi dalle finestre, iniziando ad esplorare l'edificio con minuzia, trovando i vari letti, le provviste e quant'altro era stato alsciato loro da parte del generale e dei suoi uomini. Era chiaro che per quanto avessero previsto l'obbiettivo non sapevano quando gli abomini avrebbero attaccato e forse neppure le modalità dell'attacco. Modalità che in parte Atasuke ricordava bene dai racconti raccolti in passato nella sua precedente esperienza contro quei nemici...

    [...]


    Terminata la ricognizione e preso possesso di una delle brande del piano superiore, Atasuke scese nuovamente al piano inferiore, o comunque verso il resto del team, cercando di raggiungere la maggior parte di persone contemporaneamente.

    «Se non vi spiace, io approfitterei di questo momento per fare una breve ma di certo utile riunione ed un leggero briefing aggiuntivo su quello che stiamo per affrontare... A voi decidere in che luogo della casa disquisire, ma di certo consiglierei qualche luogo appartato... Non vorrei che qualcuno del vicinato si prendesse la libertà di farsi i fatti nostri e magari farci saltare la copertura una volta catturato...»


    Attese quindi una scelta comune per poi dirigersi con tutto il gruppo nel luogo designato, dove riprese quindi a parlare.

    «Dato che ritengo sia utile a questo punto fare le dovute presentazioni, io sono Atasuke Uchiha, Genin di Konoha ed esperto sugli abomini... son lieto di fare la vostra conoscenza, spero riusciremo a lavorare bene insieme...»


    Una breve pausa, lungo la quale rimosse quindi la propria maschera mostrando il proprio volto ai colleghi, dando così loro tempo per assmiliare quello che aveva detto sugli abomini prima di riprendere il suo discorso.

    «Comprendo bene lo stupore di alcuni nel sapere che in una missione di rischio così elevato ci sia anche un genin... Io stesso quasi stento a crederlo, tuttavia è così. Se vi chiedete il perchè... beh, come ho detto prima, sono tra di voi quello che probabilmente conosce meglio questi abomini... se vi chiedete come faccio ad avere tale esperienza, beh... io sono l'unico ad essere tornato con le sue gambe da quella missione... Assieme a me è tornato, o meglio, mi sono trascinato il kiriano che ho lasciato al suo villaggio natale, mentre gli altri due del team, ovvero Sasori e Danzou Uchiha sono stati catturati e probabilmente ora sono ancora nelle mani degli abomini, sempre che siano sopravvissuti così a lungo...»


    Un'altra breve pausa per prendere fiato prima di esporre ciò che sapeva degli abomini.

    «Quindi... prima di passare ad altro esponendo un qualche piano, se siete d'accordo, vi renderei partecipi di quello che so su queste creature... Per prima cosa fondamentalmente sono degli esseri umani mutati, o perlomeno degli umanoidi. Questa mutazione colpisce anche gli animali in qualche modo, ma per ora ho visto che tutti gli animali affetti sono morti, segno che forse per poter attechire, questa mutazione ha bisogno di corpi ospitanti abbastanza forti... Questi abomini si dividono quindi in classi... Le truppaglie sono chiamati "Inferiori", generalmente hanno delle abilità di mutazione molto limitate, inoltre hanno un fisico quasi completamente mutato e raramente parlano un linguaggio umano, a livello di combattimento sono più o meno paragonabili a degli studenti, anche se fisicamente più prestanti... Saledo di gerarchia le mutazioni diventano sempre meno evidenti... subito sopra agli inferiori abbiamo gli Shinosha, a livello di combattimento si potrebbero considerare al pari di un genin o poco più. In loro la mutazione è meno evidente ed hanno delle buone capacità di controllo della mutazione... Al comando ci sono poi generalmente gli shuui, paragonabili a dei chuunin... In loro la mutazione è poco evidente, se non per piccoli dettagli o al più un'arto deformato... hanno ottime doti di mutazione, dato che sanno trasmutare i loro arti in armi o scudi a loro piacimento, inoltre nell'unico caso contro cui mi son trovato a combattere era anche in grado di percepire il chakra degli altri, quindi nulla vieta che non sia molto differente da un normale shinobi... In cima ci sono infine i Komon che grazie a dio non ho ancora avuto il dispiacere di incontrare, i quali credo siano quindi al pari di un jonin... Per quanto riguarda loro immagino che la mutazione non sia neppure più visibile, quindi direi di stare particolarmente attenti su questo punto...»


    Un'ultima boccata d'aria prima di riprendere il discorso che ormai volgeva alla fine.

    «Infine... per quanto riguarda gli obbiettivi di questi abomini, so per certo che sono ossessionati da noi ninja... pare vogiano studiarci. Da quel che so i Komon sono intenzionati a catturarci vivi ed a studiarci, anche se lo Shuui contro cui mi battei era invece molto intenzionato a distruggere noi e le nostre arti magiche oltre che a dominare il mondo... Inoltre da quel che ho capito queste creature funzionano come un'unica grande colonia, paragonabile alle formiche e non mi stupirebbe che in un qualche modo ci sia una sorta di connessione diretta tra un comandante ed i suoi sottoposti... Certo è che in uno scontro diretto non bisogna abbassare la guardia... Queste creature, o almeno dalgli Shuui in su sono in grado di mutare pericolosamente il loro corpo, in particolare anche creando delle sorte di "vermi" dotati di fauci dal loro corpo come "prolunghe" o proprio come creature aggressive asestanti particolarmente tenaci nei loro attacchi»


    Terminato il suo lungo monologo Atasuke attese quindi le altre presentazioni e le lecite domande degli altri, sempre che ve ne fossero state...
     
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96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
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