[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

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    L’idea del Colosso parve non piacere a tanti, anzi, pareva che qualcosa nella sua disarmante violenza non quadrasse ai futuri compagni di squadra, preferivano essere prigionieri.

    Accidenti, guarda te che gruppo di mezzeseghe.

    Si sarebbe dato una pacca sulla fronte per poi sfregarla, se non avesse trovato la maschera al suo posto, tuttavia, uno dei partecipanti si fece subito riconoscere per l’imbecille che era: l’intelligenza disarmante del catarattico Hyuga era riuscito a mettergli i bastoni tra le ruote, avrebbe seguito in silenzio le parole di tutti i presenti, senza mostrare disagio o emozioni di sorta, compito in cui la maschera lo aiutava, non gli importava troppo se il suo piano non fosse stato accettato, dopotutto lui si era limitato a proporlo, tuttavia, al termine della discussione non potè non levarsi un piacere.
    Scattò in piedi, forse troppo rapidamente per i presenti e tolta la maschera la lanciò con violenza in direzione di Alexander, non proprio verso di lui, per la precisione una trentina di centimetri a destra della sua testa, nell’intento di farla conficcare nel muro senza ledere il futuro compagno. Il volto che si sarebbe palesato ai presenti però non sarebbe stato quello di un uomo, o quello di Raizen come lo Hyuga poteva immaginarsi, bensì era molto più simile ad una maschera da teatro tragica, anche se le fattezze erano quelle di un normale volto distorto da chissà cosa. Una visione non troppo piacevole visto che pareva un normale volto sciolto dal calore e rimodellato come se fosse di cera. Il Colosso aveva impiegato non poco tempo ad elaborare quella visione distraendosi così dagli sproloqui dei due compagni che dopo di lui avevano parlato, e il risultato era eccellente visto che lui stesso non si riconosceva così deformato.


    Ohohoh! Faresti meglio a sciacquarti la bocca cataratta san! Non tutti i ninja possono vantarsi di essere delle nullità sconosciute come te

    Disse prima di dissolversi in una nube di fumo lasciando il posto al vero Raizen che qualche secondo dopo sarebbe entrato dalla porta, serafico e tranquillo ancora munito di maschera.

    Direi che se abbiamo smesso di fare salotto si può partire, no?
    Riguardo le mie proposte, beh, pace direi, son state rifiutate.


    Interloquì, mentre, come a volerlo sbeffeggiare, si poggiò sullo stipite della porta assumendo la stessa identica posizione di Alexander. Gli avrebbe sorriso nella sua solita maniera, ma purtroppo aveva la maschera indosso e non poteva fare troppo, per cui in caso qualcuno avesse dovuto parlare si sarebbe limitato ad entrare nella stanza ed a chiudere la porta alle sue spalle.

    […]



    Durante i preparativi per la partenza fece stipare tutti i suoi oggetti in due grossi tatuaggi sulle braccia, dividendoli per categorie, in modo da poter estrarre quando voleva gli oggetti che gli erano necessari e non tutti in un botto, avrebbe avuto meno impicci, senza contare che le due braccia tatuate a quel modo gli piacevano. Ad opera conclusa guardò compiaciuto il risultato dicendosi che magari una cosa simile sarebbe stata gradevole anche in via definitiva.


    Bravo scavezzacollo, davvero un bel lavoro.

    Disse mentre si rivestiva, pronto a vestire i panni del carcerato. Una cosa era certa, tra tutti il Colosso era quello che meno aveva bisogno del trucco per rivestire il ruolo del carcerato.
    Il viaggio verso il villaggio non fu piacevole, viaggiare da carcerati non lo è mai, tuttavia una volta giunti sul luogo la casa si dimostrò abbastanza confortevole, quantomeno per gli standard di Raizen ormai avvezzo a ruderi e simili. Presto i compagni di squadra mostrarono i propri volti: due sunesi, due konohaniani, quasi un team equilibrato da un certo punto di vista.
    Se ame si fosse mostrata per la donna che era il Colosso avrebbe commentato con una risatina.


    Ah! Una donna e chi se lo sarebbe aspettato! Sembrerebbe quasi che stiano allestendo il tutto per un pessimo porno di serie B

    Ridacchiò nuovamente, in realtà non era così enormemente maschilista, ma vista la situazione paradossale si concesse di sdrammatizzare, dopotutto gli avevano buttati a combattere nel focolaio di chissà quale misteriosa malattia, sarebbero potuti morire anche di li ad un ora.

    Comunque io sono Raizen Ikigami, piacere vostro, anche se non ci conto mai troppo.

    Disse in tono scherzoso.

    Direi che il secondo piano è il migliore, distante dalla strada e dai tetti ed abbastanza insonorizzato, o quantomeno, più degli altri piani, ma non credo sarà necessario mettere i materassi alle finestre, da ciò che ho visto i carcerati dentro alle case puntano a restarci rinchiusi il più possibile.

    Dopo di che lasciò la parola al giovane Uchiha ascoltandolo senza interromperlo.

    Mh, esperto in abomini, meno in battaglia e abbastanza fortunato in soldoni.
    Non dico che un genin in questo genere di missioni mi piaccia, ad essere sincero non mi stanno troppo simpatici neanche i novelli chunin. Ma se non si fa non si impara. Cerca solo di essere meno fortunato e di fare in modo che più delle tue gambe rientri a casa, io pregherò per vedere qualche Komon invece.


    Interloquì, senza dare al breve discorso note conclusive, ma dando all'ultima parte quella nota di sfrenata e maniacale curiosità che nelle persone del tutto assennate era difficile sentire.

    Pare che a nessuno sia piaciuta l’idea di infiltrarci tra gli abomini come abomini, per cui direi che è bruciata e facciamo tutti i prigionieri.
    Mi premeva puntualizzare una cose però, il piccolo esperto qui è il sapientone del gruppo, potrebbe essere una buona base per qualsiasi buona strategia fondata sulla conoscenza del nemico, sarebbe meglio che non scenda mai in prima linea diretta, quindi, se possibile è da difendere.
    Per il resto non sappiamo ancora un fico secco, è inutile pianificare sino a quando non saremmo dentro al loro campo base. Però se qualcuno sapesse comunicare col chakra potrebbe rivelarsi utile più in la.
    Per cui per il momento non proporrei nessun piano d’azione, sperando che da prigionieri non decidano di studiarci prima del previsto, non vorrei fare la fine del rospo.


    Concluse storcendo un po’ la bocca, e lasciando che qualcun altro prendesse la parola.
     
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96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
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