[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

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  1. Weasel
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    Bruciare il mondo ~ 2



    Aveva a che fare con dei codardi? Con degli opportunisti? Con ninja esperti? I suoi quattro "compagni" sembravano far parte di tutte le categorie. Gli Accademici, gli inesperti, le teste calde. Avrebbe voluto dire la sua, Ame davvero aveva quasi pensato per un attimo di intervenire nell'inutile discussione che si era venuta a creare tra i membri del "gruppo" ma poi, sorridendo sotto la maschera realizzò che in realtà quello era un perfetto esempio di ciò che le serviva per capire con chi aveva a che fare. Gli improperi dell'uomo dalla stazza imponente mettevano chiaramente in evidenza come questo preferisse lavorare da solo, e come fosse più che convinto di essere probabilmente il migliore in quello che faceva, e non sarebbe stata certo lei a non lusingarlo. Uomini dall'ego più grande del proprio cervello erano da sempre i migliori con cui avere a che fare. Quello con cui se l'era presa il gigante invece la lasciava più interdetta; non perdeva facilmente le staffe, e allo stesso tempo però pareva dare una discreta importanza al grado e ad altre inutilità del genere, sicuramente perchè lui stesso doveva essere una qualche personalità di qualche tipo e contava anche su quello per imporre il proprio volere e le proprie idee.

    «Ragazzina non montarti la testa con le tue deduzioni. Non ne sai un cazzo di nessuno di loro. E comunque se questi puoi leggerli senza nemmeno troppe difficoltà gli altri due mi sembrano già meno espansivi»
    ~Magari è timidezza Kuda, magari sono solo poco esperti, non essere pessimista! Comunque sto solo pensando, chi o cosa sono lo scoprirò più avanti. Ora se non hai altri commenti inutili da fare sarei più felice se mi lasciassi in pace... sto pensando.~

    Ame, o meglio, Nishi, il nome che si portava dietro già da qualche tempo, continuò a rimanere in ostinato silenzio. Non annuiva, non si esprimeva, non si muoveva. Solo il movimento del collo indicava che stava continuando a spostare la sua attenzione da una persona all'altra man mano che tutti prendevano parola. Alla fine di quel teatrino fu chiaro che tutte le parole dette erano state sprecate non erano servite a nulla. Il piano stabilito da coloro che avevano affidato l'incarico sarebbe stato quello che avrebbero seguito. Gli shinobi dell'Accademia presenti, insomma, erano buoni solo per perdere tempo.

    Quando fu il suo turno di rivolgersi al tatuatore messo a disposizione dal comando del paese del Té si limitò a sollevare la casacca quanto bastava e ad indicargli la propria schiena, la zona subito sopra le natiche. Ame aveva pensato accuratamente a dove farsi tatuare i sigilli per richiamare il proprio equipaggiamento ed era arrivata alla conclusione che quella fosse la zona migliore principalmente per due motivi. Ad un occhio inesperto sarebbe potuto sembrare un vezzo da donna, un tatuaggio per attirare l'occhio sulle curve della ragazza, una cosa innocente insomma. D'altra parte i suoi compagni si erano fatti tatuare tutti punti che non sarebbero mai riusciti a raggiungere se per caso fossero stati legati con le mani dietro la schiena, un'eventualità che invece era necessario prendere in considerazione dato che avrebbero dovuto farsi prendere prigionieri volontariamente. Ma Ame era una donna, e se per motivi decisamente diversi da quelli che riguardavano la sua vita ninja conosceva la sensazione dei polsi stretti da una corda sapeva pure che legata in quel modo l'unico punto del corpo raggiungibile era esattamente dove ora si trovavano due grossi sigilli.

    [...]


    Il trasporto come carcerati all'interno dell'abitazione non presentò particolari problemi ne richiese ad Ame sotterfugi di qualche tipo. Gli altri sarebbero potuti sembrare carcerati senza troppe difficoltà, ma lei, in quanto donna, sarebbe comunque sembrata una "diversa" in mezzo a quella gente. Motivo per cui non si prese nemmeno la briga di cercare di apparire una criminale. Era un donna in catene, e quale che fosse il suo aspetto sarebbe risaltata comunque. Quando poi furono liberi di muoversi nuovamente, all'interno dell'abitazione, prima di qualunque presentazione Ame ebbe cura di eliminare imbottiture e fasciature dagli abiti. Ora il suo corpo era di nuovo perfettamente caratterizzato anche sotto i vestiti, decisamente ora, malgrado i capelli rasati, nessuno avrebbe potuto scambiarla per un uomo. Cosa che il gigante non poté mancare di far notare. Ame sorrise amabilmente prima di rispondergli «Tesoro, tu non sai quante volte ho chiesto all'Amministrazione di impiegarmi in mansioni del genere, in cui sarei stata sicuramente più... abile. Ma pare che siano ancora troppo affezionati a me per lasciarmi seguire la mia vocazione» Dopodichè si girò verso il gruppo, e in particolare verso il ragazzino, Hohenheim, anche lui di Suna «Io sono Nishi. Ma sono felice di incontrare qualcuno che viene da casa. Sono quasi tre anni che non mi fanno rientrare da Iwa. Dimmi, Hoshi è ancora lo stesso di sempre?» Ame aveva passato nel territorio di Iwa circa 7 mesi meno di due anni prima, percui conosceva la zona così bene da poter rispondere tranquillamente a qualunque domanda. Ma confidava che nessuno avrebbe scavato oltre ne indagato su fatti particolari. Lei era li perchè come loro era stata convocata, e se conosceva abbastanza i ninja dell'Accademia sarebbe stata accettata senza problemi.

    Il ragazzo Uchiha condivise poi con loro tutte le informazioni che possedeva su quello che aveva incontrato e vissuto in quell'ambiente. Più ne sapeva più Ame voleva trovare il modo per entrare in contatto con quelle creature. Se davvero potevano essere pericolose come sosteneva il ragazzo forse davvero era importante che trovasse un modo per arrivare a chi li comandava e cercare un accordo. A lei interessava solo questo, ma i suoi compagni, da obbedienti servitori qual'erano stavano già pensando a cercare un capo. La massima debolezza dell'Accademia era sempre stata quella, costringere animali diversi a condividere lo stesso recinto «Chiariamoci allora su quali sono le cose di cui mi occupo io. Negli anni sono diventata un'infiltratore di un certo livello. Ho passato gli ultimi tre anni a Iwa sotto copertura a passare informazioni all'Accademia, e non ho problemi ad accettare gli ordini dei miei superiori, ma non sono una macchina da combattimento, ne intendo essere utilizzata come tale. Nel tempo mi sono occupata di comunicazioni, supporto, spionaggio ed esplorazioni. Messo in chiaro questo... credo di non aver problemi ad ascoltare chi saprà usare questo in maniera intelligente» disse sorridendo e indicando se stessa allo Hyuga. Non lo avrebbe probabilmente fatto arrossire con così poco, ma bisognava vedere di che pasta era fatto quel "capo". «Se quindi non vi dispiace credo che sia il momento per iniziare il mio lavoro» Ame annuì e sollevando due dita spedì una quarantina di aeroplani di carta, manipolati direttamente dal terreno subito fuori la porta sbarrata, a tutti i confini del villaggio, avendo cura man mano che li spostava di osservare i vari occupanti delle case. Le vere vittime sacrificali di quella missione. «Però, ne hanno radunati parecchi da usare come carne da macello...»



    Chakra: 287,5/300

    5 SD di carta utilizzati.

    PS: a titolo informativo per chi non ha mai giocato con me i dialoghi con la corda, Kudatsune, sono tutti telepatici :zxc:
     
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96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
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