Gli eroi non vivono in eterno

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Quando la fortuna ti sorride~


    Un lampo di genio, così si poteva definire quella piacevole manovra grazie alla quale era uscito, o un lampo di culo, anche quella poteva tranquillamente essere la più corretta definizione di ciò che era accaduto, ma forse, alla fine dei conti era un po entrambe le cose.
    Particolarmente piacevole ed inaspettato fu notare che in tutto quel trambusto tra una cosa e l'altra i due tizi della sicurezza dimenticarono di rimuovergli le armi lasciandolo invece passare con un calcio nel sedere e nulla più che inutili minacce.
    Atasuke decise di accusare il calcio per evitare di dare sospetti ulteriori, anche se per i suoi riflessi Uchiha quella era una velocità tranquillamente sostenibile e da cui poteva uscirne senza troppi problemi. Avanzò dunque oltre, seguendo il barista che gli era venuto incontro mentre un omone gli sbattè contro con una violenta spallata. Un vecchio trucco per consegnare messaggi, che tuttavia, come dalla sua origine continuava a funzionare bene ed a fare il suo sporco dovere.

    °Un'altro messaggio? Certo che ultimamente tutti vogliono comunicare con me... Bah, comunque sia sarà un problema per dopo, ora devo cercare di capire un paio di cose°


    Con quel breve pensiero in testa continuò quindi a seguire il barista senza disdegnare l'offerta che gli aveva fatto. Certo era che quel tizio aveva qualcosa a che fare con lui, in un modo o nell'altro, altrimenti non lo avrebbe di certo aiutato. Quale sano di mente avrebbe agito in tale modo ad Otafuku senza avere qualcosa in cambio? Nessuno, neppure il più ligio ed onesto dei cittadini avrebbe fatto una manovra del genere mettendo se stesso a rischio per nulla, non ad Otafuku.
    Raggiunto il bancone Atasuke prese per primo la parola, mantenendo quella sua sottospecie di personaggio.

    «Grazie dell'aiuto... mi daresti uno scotch intanto? Certo che potevi almeno avvisarmi prima di tutti questi controlli da queste parti...»


    Proseguì guardingo osservandosi intorno cercando di capire se qualcuno lo stava osservando in qualche modo o lo stava comunque tenendo d'occhio. Verificato poi che nessuno lo stava tenendo particolarmente d'occhio, fece cenno al ragazzo di avvicinarglisi per poi sussurrargli appena alcune parole all'orecchio.

    «Non so perchè tu mi abbia aiutato, ma fondamentalmente non mi interessa saperlo... Mi pare tuttavia chiaro che non hai agito per mero spirito di amicizia e condivisione, anzi... credo che anche tu sia qui per una qualche motivo, un motivo che senz'altro avrebbe troppi problemi se la sicurezza qui intorno iniziasse a ronzare un po troppo... Qualunque sia il motivo, comunque, sappi che puoi contare sul mio aiuto»


    Si allontanò quindi dall'orecchio del barista facendogli l'occhiolino per poi puntare con sguardo famelico una qualsiasi delle ragazze che ogni tanto passavano li intorno, cercando di dare l'impressione che avesse rivelato qualche piccante commento al barista su una di loro.

    [...]


    ~Le vie dell'intrigo sono infinite~


    Terminato di parlare con il barista e pagato il drink, giunse quindi il tempo per il nuovo biglietto. Atasuke si diresse quindi nel piccolo privè indicato nel messaggio e con enorme sorpresa si trovò davanti raizen che con il suo "solito" calore umano lo invitò a sedersi con comodo.

    "Precisamente, che diavolo avevi intenzione di fare venendo in un posto del genere conciato a quella maniera? Non so chi fosse lo sguattero che ti ha salvato le chiappe, ma diavolo, un coccodrillo in mezzo ad un centinaio di gatti si mimetizza meglio di te!
    Cambiati almeno la faccia va, altrimenti ci finisci secco. ... È a dir poco assurdo, ma piuttosto, come mai da queste parti?"


    «Buona sera Raizen... Cordiale come sempre...»


    Gli rispose con tono sarcastico sedendosi su un divanetto davanti al colosso conosciuto tempo addietro in missione.

    «Comunque... Visto che qui dentro sembri essere l'unica faccia di cui potermi fidare, o perlomeno di cui posso sospettare meno... penso di poterti raccontare per quale motivo sono qui, a patto che anche tu abbia voglia di dirmi qualcosa... uno scambio equivalente, per così dire»


    Sorrise al colosso incrociando le gambe e mettendosi comodo. Sapeva di non poter sbruffoneggiare troppo in un luogo come quello con uno come raizen, tuttavia l'essere sopravvissuto a quell'ingresso gli dava una sorta di carica ottimistica non indifferente.

    Se Raizen non avesse accettato l'offerta, Atasuke avrebbe semplicemente concluso il discorso con un sunto estremo della vicenda, dicendogli semplicemente che aveva ricevuto un invito e che non si aspettava minimamente un luogo come quello ad attenderlo.

    Se invece avesse accettato, si sarebbe proteso leggermente in avanti liberando nuovamente le gambe e poggiando i gomiti sulle ginocchia mantenendo le mani unite e con le dita intrecciate.

    «Bene... Per farla breve sono stato convocato qui da un invito, un biglietto marchiato con il simbolo di un loto... Fondamentalmente non avevo idea di che cosa aspetarmi, se una trappola, un informatore o chissà che altro... certo era che essendo stato invitato era intuibile che non avrei avuto questi problemi all'ingresso, ma solo ora mi pare chiaro che chiunque mi abbia invitato qui non ha a che fare con l'organizzazione di questo luogo, altrimenti voleva in qualche modo mettermi alla prova... Comunque sia, per farla breve, non sapevo neanche lontanamente che sarebbe stato opportuno mimetizzarmi, altrimenti col cavolo che mi sarei presentato così...»


    Sciolse quindi le mani per andare a prendere il bigliettino di "invito" che si era portato appresso per poi estrarlo porgendolo a Raizen.

    «Questo è l'"invito" che mi è stato recapitato, l'indirizzo segnato conduce ad un luogo dove ho trovato il vero indirizzo, ovvero questo... Non so quanto tu conosca Otafuku, ma di certo sei molto più informato di me su questi ambienti loschi... Sai mica dirmi nulla in merito a tutto ciò?»


    Atasuke si ritrasse poggiando quindi la schiena sul morbido schienale della poltroncina in attesa di una risposta da Raizen, sempre che questi fosse stato in grado e disponibile a dargliela.

    [...]


    Qualunque fosse stata la via di discussione, terminato il loro colloquio Atasuke avrebbe cambiato completamente aspetto [Slot Tecnica], sia di volto che di abiti mantenendo le armi non rimosse dagli incravattati sotto gli indumenti.

    "Via, direi che è ora di muoversi, tra poco inizieranno i giochi."

    «Raizen, aspetta... prima di andare, giusto per non farti saltare la copertura... come devo chiamarti qui intorno? Per loro stasera io sono Baka Yamashita, attore professionista, tu?»


    Si alzò quindi per seguire il colosso al di fuori del privè andando a godersi lo spettacolo macabro a cui aveva preso parte.


    OT - Mi hai fatto la punta prima? E sto giro la punta l'ho fatta io XD Detto ciò, ricordo che attualmente Atasuke non ha la più pallida idea del volto della persona che lo ha contattato (ricordiamo, per la cronaca, che se S.U. fosse anche il suo paparino, Atasuke non lo vede da quando era in fasce, quindi anche volendo non può riconoscerlo. Se S.U. è un'altra persona, beh, tanto meno lo può riconoscere XD) - /OT
     
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43 replies since 28/2/2013, 14:45   502 views
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