La Fenice Ossea ed il Turbine Rosso

Free Gdr - Hoshi Chikuma / Feng Gu

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Sabbia Nera & Vento Rosso - Anauroch

    Feng Gu

    I predoni sembravano avere la peggio, anzi, stavano avendo la peggio!
    Zong Wu non aveva problemi, con i suoi attacchi elettrici, a colpirli e mandarli ko, allo stesso tempo sembrava che il fratello di Hoshi li potesse falciare, per così dire, con un secco movimento delle mani, senza grosse difficoltà e Kadiri, dal canto suo, abbatteva chiunque si avvicinasse troppo ai poveri mercanti.
    Questo finché quello che sembrava il capo dei predoni, non si apprestò a prendere in ostaggio una bambina, puntandole una sciabola al viso.
    Feng Gu si stava guardando intorno: anche un semplice scatto avrebbe probabilmente rischiato di necessitare di troppo tempo, così come il lancio di un osso che, comunque, non avrebbe dato la certezza che un qualche spasmo non ferisse comunque la bambina.
    Fu Kadiri a risolvere la situazione, inaspettatamente, con una singola frase: "E come vorreste ferire qualcuno con quelle armi spuntate?", una banale domanda a cui avrebbe fatto seguito un piccolo getto ascendente di sabbia, inaspettatamente nera, che si sarebbe avvolta sulle armi dei diversi predoni, avvolgendole e bloccandone le lame, senza, però, toccare i volti dei bambini.
    Sfruttando la relativa apertura, che sperava avrebbe sorpreso abbastanza i predoni, quello che si spacciava per uno shogenin, prese tre coltelli da lancio, caricandoli di chakra elettrico, e lanciandogli addosso ai vari criminali rimasti, puntando, nel peggiore dei casi a beccarli in pieno petto, per poi eseguire pochi rapidi sigilli ed investirli tutti con una singola, e molto rapida, Fenice elettrica che li avrebbe fritti tutti quanti per bene, senza colpire i bambini, ovviamente.

    "Suggerirei, a quelli di voi predoni, che ancora hanno modo di camminare, di usare i piedi per andarvene. Anche un monaco ha una quantità limitata di compassione... potrebbe essere piacevole se la esaurissi.", avrebbe avvisato a quanti più nemici c'erano ancora e, al contrario di quanto forse avrebbe fatto Shiltar, o Feng Gu ad Iwa, Zong Wu avrebbe molto gentilmente concesso ai predoni di scappare... se non avessero accettato, bé, avrebbe continuato a combattere.

    Una volta che tutti i predoni fossero stati morti, o fossero fuggiti, Zong Wu si sarebbe rivolto al fratello maggiore di Hoshi: "Siccome abbiamo deciso di stare qui per la notte, ne approfitto per curare eventuali feriti, ok?", avrebbe avvisato, prima di dirigersi verso i mercanti, per controllare la presenza di eventuali feriti e preoccuparsi di curarli.
    Con sorpresa, lo shogenin trovò già Kadiri che si stava iniziando a preoccupare dei loro feriti, "Non mi sono ancora presentata, sono Kadiri Ukita, piacere. Sei un ninja medico anche tu?", chiese la kunoichi, mentre il Kaguya cercava di ricordare se, quando Shiltar aveva avuto Kadiri come allieva, lei avesse mai mostrato abilità mediche, mentre già rispondeva, "Sì, ho buone conoscenze mediche, mi chiamo Zong Wu, piacere mio.", iniziando a curare il primo ferito nelle vicinanze che avesse visto.
    "Una fortuna che ci fosse una kunoichi di Suna da queste parti per loro.", avrebbe esordito poco dopo il massiccio pelato, "Non sono una kunoichi di Suna, non più. Vivo qui, nel deserto, da sola, viaggiando di carovana in carovana, spostandomi fra i nomadi... ho scelto la libertà agli obblighi del mondo ninja!", sbottò l'altra con disappunto.
    "Una scelta più che giusta: anch'io ho optato per non seguire le regole del mondo ninja, seppur, forse, per motivi meno nobili... ma, dal mio punto di vista, altrettanto giusti.", avrebbe suggerito quello, "Meno nobili? Sei un monaco, non dovresti essere un uomo di fede?", avrebbe ribattuto quella, curiosa.
    "Shoge-nin, che può essere sia un monaco con conoscenze ninja, sia un ninja che vive come un monaco. E questa, al momento, è la definizione che più mi si confà: io sono un ninja, che non segue più alcuna regola se non il suo attuale credo, con i suoi pro ed i suoi contro.", precisò lui.
    "Capisco...", fu la risposta di lei, che però era chiaramente confusa da quelle parole, "E cosa ti porta a fare qui il tuo credo, in pieno deserto di Anauroch?", avrebbe continuato.
    "Cerco un ninja di Suna, un meccanico e jonin, perché mi addestri su alcuni doton di queste terre e, allo stesso tempo, mi prepari un oggettino.
    Il ninja, però, tale Hoshikuzu Chikuma, è scomparso da qualche mese, la Provvidenza, però, ha fatto incontrare me e suo fratello maggiore: entrambi lo cerchiamo ed ora abbiamo anche qualche traccia, un monte sacro in pieno deserto, un luogo di cui ho una vaghissima conoscenza della posizione, così siamo qui, in giro per il deserto, in cerca di un fratello scomparso."
    , un racconto vero per molti versi, specie considerando che Shiltar Kaguya aveva sempre considerato il Rosso come un fratello.

    "Il Monte Hitozatohanareta?", chiese Kadiri, "Sì, quello... un nome impronunciabile per me. Lo conosci?", domandò speranzoso Feng Gu.
    Aveva detto di sapere vagamente dove si trovasse, ma i suoi ricordi non erano il massimo della precisione, qualche indicazione in più non avrebbe di certo fatto male.
    "Ho un'idea abbastanza chiara di dove si trovi, in più sono una discreta sensitiva, un luogo del genere non dovrebbe essere difficile da individuare, se volete, posso aiutarvi nel raggiungerlo.", suggerì la kunoichi.

    A quel punto, Zong Wu si sarebbe voltato verso Gensho Chikuma, attendendo un suo parere in tal senso, per quanto sapere che quella giovane ex allieva di Shiltar fosse una sensitiva, un pò poteva preoccuparlo, se non avesse avuto la certezza che la ragazza non aveva tale capacità da genin.

    Hoshi

    Il Gin dinanzi al Rosso era immobile, mentre quello agitava il piccolo Fennec, avrebbe quasi sorriso, se non fosse stato per la situazione in cui si trovava.
    Poi la discussione iniziò a diventare agitata: Hoshi aveva intuito che il suo essere tornato fosse quanto mai strano, ma, altresì, aveva intuito la verità su Shiltar e per questo stava già correndo fuori dal Monte.
    Fu il soffio di Gin a bloccarlo, sollevandolo a mezz'aria e tenendolo sospeso, in balia di correnti che forse, con l'esperienza che aveva avuto "l'altro Hoshi", sarebbe stato facile liberarsene, ma che di certo il Rosso nelle sue attuali condizioni poteva avere dei problemi a fare altrettanto.

    "Hai ragione, ragazzo: tu sei stato dato per disperso, eppure sei qui, ma nessuno di noi tre è venuto a prenderti da qualche parte, semplicemente sei apparso qui, all'esterno del Monte, un luogo che, esclusi te, Gin-chan e noi Fennec, nessuno dovrebbe conoscere... eppure eri svenuto, privo di sensi, e con i capelli bianchi.
    Ora sei completamente privo di memoria, ma per arrivare fin qui tu devi aver ricordato la strada e devi averla detta a qualcuno, o devi averci raggiunto in qualche modo.
    Ti chiederei di sforzarti e ricordare come, forse, partendo da quel particolare, potresti anche ricordare tutto il resto."
    , suggerì Daikenjin, prima che fosse il Kazekage a prendere la parola.

    "Prima mi hai definito un fantasma e non avevi tanto torto, io sono quello che si definisce un Respiro, il risultato di un fuuinjutsu che anima il soffio di uno dei capiclan Chikuma, per dirla in modo spicciolo.
    E mi vedi in questo aspetto e non in quello reale per due motivi: il primo è che il vero Gin Chikuma è, al momento, in un letto d'ospedale, tenuto in vita da alcuni macchinari di Suna, il secondo è che Gin già lo sapeva mesi fa e quando non ti ha più visto tornare ha creato un suo secondo Respiro, dopo quello che aveva già riposto al Tempio, e questo secondo me... bé io... ha combinato le sue conoscenze di te con qualcuna delle tue abilità, creando un secondo Hoshi.
    Di fatto, tu sei scomparso, ma, allo stesso tempo, non scomparso.
    Hoshikuzu Chikuma era tornato dalla missione, ma non eri tu, ero io."
    , spiegò il Respiro, mentre, senza nemmeno bisogno di eseguire sigilli, stava mutando il proprio aspetto in quello del Rosso.

    - Io sono andato in missione con Gekisen a salvare Shinodari, io ho incontrato i diversi Respiri dei vari capiclan passati, e tutto ciò senza avere memoria di essere Gin, credendomi e comportandomi completamente come te, Rosso. -



    Il Respiro a quel punto si fermò dal parlare, lasciando che, ancora una volta, il Rosso assorbisse le informazioni ottenute, poiché, tutta quella discussione versava sul fatto che avrebbe dovuto assorbire molte informazioni.

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    OT: Ok, siamo, credo, prossimi a concludere, altri 1 o 2 posts direi, per ora, nuove info per il tuo pg e per l'incontro con Kadiri ho puntato ad andare un pò oltre il solo scontro con i predoni ^^' /OT
     
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10 replies since 18/5/2013, 08:27   169 views
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