La Falce che miete e il Vento che punge

Il viaggio

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  1. DioGeNe
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    Le Quattro tappe di Iwa

    [Continua da Qui]

    " Canzonar di tale impresa non sarebbe servito
    se i due corpi il colosso non avesse ben custodito.
    Le mura di Oto erano ancora lontane,
    e non molto potevan fare parole profane.
    Il peloso alleato sembra sicuro
    ma il futuro del mondo era sempre più oscuro.
    Di quasi tre Kage la missione aveva banchettato
    e l'esito era stato: uno stanco, un morente e l'altro imbalsamato.
    Tra cento percosse due stelle avevan conquistato,
    ma l'anelato bottino non poteva esser ancor consumato.
    Prudenti e celati si doveva procedere
    perché occhi indiscreti abitavan ogni podere.
    La donnola consigliava piedi svelti, animo forte e mente lucida
    così da giungere in patria scansando ogni faida.
    Perchè porsi ardue domande sul futuro non avrebbe aiutato,
    lo stanco, il morente e anche l'imbalsamato."


    ::: Il Deserto Dipinto :::

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    " Ci fermiamo qui, sotto quest'arco di pietra. "

    " Riesco andare avanti ancora un po "

    " Forse, ma non troveremo un posto migliore prima di una ventina di chilometri. "

    Erano ore che camminavamo, avevamo visto il sole passare dall'alto del mezzodì al toccare le alte dune variopinte. Mi lasciai cadere al suolo, facendo non poco baccano. Non mi ero riposato un attimo dalla fine della missione; le ferite pulsavano terribilmente e da un paio d'ore mi era sopraggiunto un forte senso di appannamento, probabilmente a causa della stanchezza e dal sangue perso nell'ultimo combattimento. Avevo sete e fame ma non avevo le forze per riuscire autonomamente a soddisfare le mie richieste.

    " Tu resta qui e se proprio vuoi fare qualcosa recupera qualche pezzo di legno per il fuoco, ne ho visti diversi prima di arrivare qui. Io penso al resto. "

    Posò la statua e il corpo di Shiltar a terra e partì, scomparendo ben presto tra le dune. La postazione che aveva scelto non era affatto casuale; eravamo in posizione sopraelevata e modestamente riparati da possibili tempeste. Inoltre questa era l'ora ideale per accamparsi, il sole a breve sarebbe scomparso e la ricerca di cibo e acqua sarebbe risultata più complicata. Il tempo che io ci misi a raccogliere una buona scorta di legna fu sufficiente a Kaori per ritornare con un vero e proprio bottino. In groppa portava cinque roditori di medio-piccola taglia e un rapace dallo strano piumaggio, oltre a diversi pezzi di cactus adornati con qualche fiore.

    " Per fortuna mi sono imbattuto subito in questa allegra famigliola. Ho dovuto aspettare che l'uccellaccio agisse per prendere l'intero bottino. I cactus sono verdi e carichi d'acqua, non siamo molto lontani da una qualche oasi, sebbene non ho memoria della sua presenza. Per il momento fatti bastare i liquidi che riuscirai ad estrarre, domani cercheremo di meglio."

    Accendemmo il fuoco e trascorremmo ore piacevoli. Kaori mi espose le prossime tappe del viaggio: in tre giorni avremmo lasciato il deserto dipinto sul cui limitare nasceva il villaggio di Kalma, nel quale avremmo sostato per rifornimenti. Da li passare attraverso il passo occidentale una piccola catena montuosa ed entrare in un secondo deserto dall'aspetto ancor più incantevole, una vasta distesa di sabbia bianca. Dieci giorni sotto il sole cocente...nulla di meglio, no?
    Continuammo a parlare, rievocando vecchie imprese vissute con le altre donnole, per me, e i precedenti padroni, per Kaori. Anteras era un uomo ammirevole, uno dei pochi che si annoverava tra le file di Suna. Il sonno ci colse entrambi in poco tempo e così quella lunga giornata, che avrei ricordato per il resto della mia vita, finì.

    " Sveglia Gene, si riparte. "

    Mi svegliai di soprassalto. Ero agitato, avevo dormito profondamente e per diverse ore! Mi guardai attorno come per cercare qualche pericolo, nel tentativi di tenere spalancati gli occhi, vessati per troppe ore nell'ombra.

    " Uh! Ah! Ma che..."

    " Tranquillo, sono stato io di guardia sebbene siamo rimasti scoperti per qualche ora. Dobbiamo macinare molta strada, sbrigati. "

    Incredibile, non dormivo così bene da mesi: nessun presagio maligno, nessuna oscura figura o sanguigno ricordo del passato. La mia mente era libera di ogni preoccupazione e sebbene questo mi spaventava decisi di perpetrare in questa condizione a me insolita. Nel corpo mi sentivo abbastanza ristorato e, sebbene risentisse ancora degli sforzi del giorno precedente, avrei potuto affrontare senza grandi difficoltà una giornata intera di viaggio. Staccai con voracità gli ultimi pezzi di carne abbrustoliti dallo scheletro del pennuto, un po' per non sentirne il rivoltante sapore un po' per effettiva fame. Ovviamente eravamo a secco d'acqua e questo era un grosso problema.

    Per fortuna nella tarda mattinata trovammo il piccolo bacino d'acqua predetto da Kaori; l'acqua era torbida ma almeno non vi era nessun animale morto, una prova sufficiente a render meno arse le nostre gole. Vista la presenza di molte orme attorno allo specchio d'acqua decidemmo di perdere un po' di tempo per tendere un agguato, dopotutto eravamo andati spediti per tutto il giorno e, secondo Kaori, eravamo in anticipo sulla tabella di marcia (probabilmente diffidando di un mio recupero così veloce). Fortunatamente non dovemmo aspettare più di una mezz'ora scarsa: una coppia di fennec, probabilmente già li prima del nostro arrivo, si era fatta coraggio ed era sbucata da dietro un grosso masso. Eravamo affamati ma sapevamo entrambi che per cuocere quelle volpi se ne sarebbe andato troppo tempo e quindi sarebbe stato meglio farlo in serata. Facemmo scorte d'acqua con ogni mezzo a nostra disposizione: riempii d'acqua persino il fodero della katana; e poi ripartimmo.

    La completa assenza di eventi e i brontolii dei nostri stomaci resero il movimento del sole molto più lento ai nostri occhi e quando esso arrivò a toccare le più alte dune sembrava essere trascorsa un'eternità. Al banchetto si aggiunse un grosso serpente trovato per caso proprio del luogo che Kaori scelse per trascorrere la notte. Per fortuna avevamo portato con noi la legna avanzata la scorsa notte; ci stavamo avvicinando alla città e avevamo previsto che le risorse ambientali potessero scarseggiare nel suo intorno.
    La vera sorpresa arrivò solo una volta satolli; compiaciuto dell' "ottima grigliata" mi ero stiracchiato e buttai all'indietro pronto ad affondare nella comoda sabbia.

    " Ugh..."

    Sentii. La donnola aveva lasciato proprio lì i due corpi dei ninja ed ero finito proprio sul petto di Shiltar! Mi voltai di scatto per vedere con i miei occhi quello che la mia mente aveva istantaneamente realizzato. Non era possibile...

    " Ma questo qui è vivo! Gene mi avevi detto che era morto!"

    " Hai visto anche tu il suo corpo senza vita! Inoltre te lo sei portato in groppa per tutto questo tempo, possibile che non abbia mai percepito nulla?!"

    " Io...ma come è possibile?!"

    Così ferito, senza acqua né cibo ed esposto al sole cocente per due interi giorni. Gli sentii il polso...si, il cuore batteva ancora; si era anche mosso per un piccolo momento. Presi il fodero di Mumei e versai un po' d' acqua sulle sue labbra e sul suo volto, la cui pelle era divenuta come il terreno più arido. Bevve per poi svenire nuovamente. Era debolissimo e dalle sue ferite non sgorgava più sangue per quanto ne aveva perso.

    " Gene, il Mizukage è vivo!"

    " Non per molto, se non facciamo qualcosa. Dovrei aver recuperato abbastanza energie da poter attivare i miei geni Mikawa. Di medicina conosco ben poco ma tenterò con delle trasfusioni. Sfiliamogli i vestiti, li useremo come bendaggi, prendimi l'acqua che ci rimane e, tieni, metti la lama sul fuoco...dobbiamo pulirgli queste ferite e arrestare la perdita di sangue."

    Mi ero rassegnato all'idea che Shiltar fosse morto, ma ora la situazione era diversa. Il futuro di Oto e della realtà accademica dipendeva dalle mie improvvisate doti di guaritore... e questo non era un bene.


    ... continua ...


    CITAZIONE
    OT/ Procederò come concordato a suo tempo con Shiltar e Hoshi quindi state tranquilli per Shiltar. La sua momentanea condizione mi serve solo per romanzare e rendere più avvincente la vicenda :) /OT
     
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23 replies since 19/5/2013, 10:22   390 views
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