Il Sigillo della Dea

Competenza Fabbro di Atasuke Uchiha

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Testardaggine che porta ad uno spiraglio~


    Il vecchio stette a sentire Atasuke quanto bastava per farlo terminare, ma non parve soddisfatto delle sue parole, anzi, si dimostrò più irritato che altro. Dichiarava di poter anche fare quel lavoro da solo ma che in quel caso non avrebbe ottenuto il risultato ottimo desiderato e che quindi lo avrebbero pagato meno.
    Per Atasuke quella non era altro che una mera scusa per uscirsene senza accettare di aver subito il colpo, quindi rimase imperterrito a bloccare la strada del vecchio continuando a fissarlo negli occhi con sguardo deciso. Non si sarebbe schiodato di li senza una risposta affermativa o un buon pestaggio.

    "Togliti di torno."


    Esclamò il vecchio battendo il solito bastone per terra come per cercare di intimidirlo. Inutile dire che non sortì effetto alcuno se non caricare ulteriormente Atasuke che con tono fermo rispose con un secco "NO" alla richiesta del vecchio.

    "Vuoi forse che ti fratturi tutte le ossa? Sciocco garzone, spostati da qui."


    Il vecchio andava chiaramente irritandosi, tuttavia ciò continuava a non spaventare Atasuke. Se realmente avesse voluto pestarlo lo avrebbe di sicuro già fatto e senza neppure troppe parole. Forte di quella convinzione Atasuke rimase fermo ed immobile al suo posto fessurando leggermente gli occhi per caricare maggiormente lo sguardo.
    Rimase completamente immobile anche quando vide che il rapido bastone si avventava nuovamente verso il suo collo, rischiando di prendere una brutta botta, anche se alla fine si dimostrò solo una mera minaccia con il bastone tenuto a mo di spada.

    «Non bastano delle semplici minacce per farmi desistere»

    "Non continuare a provocarmi."

    «E lei non continui a negarmi una possibilità»


    Le parole del vecchio erano minacciose, specie nel tono appena sussurrato ed Atasuke non fu da meno nel sussurrare la propria risposta.
    I due restarono fermi a fissarsi quasi con ira crescente per diversi istanti, difficile dire quanto rimasero in stallo, se solo secondi, o se diversi minuti. L'unica cosa certa era che chiunque li avesse visti si sarebbe sentito angosciare dal livello di tensione che si poteva percepire tra i due in quel momento.

    "Vedo che non posso farti desistere...in questo caso ti sottoporrò ad una piccola prova. Se avrai successo potrai venire con me."


    Atasuke stette attento a non lasciarsi sfuggire un sorriso di sollievo e si mise a seguire con lo sguardo il vecchio, il quale si diresse da una delle armi di drake e ne danneggiò la lama con un colpo di nocca. Non un danno enorme, solo una piccola scheggiatura lungo il filo, tuttavia era già abbastanza chiaro in che cosa consistesse il piccolo test.

    "La Spada Eterna è quello a cui tutti i fabbri devono aspirare, ma prima di cominciare il proprio percorso verso la creazione di armi è essenziale saper effettuare un'accurata manutenzione di quelle create dagli altri. Ho danneggiato quest'arma con la nocca...niente che non possa essere sistemato con un minimo di affilatura e lucidatura."


    Il vecchio lanciò quindi l'arma ad Atasuke che prontamente la afferrò al volo stando bene attento a non tagliarsi con la lama mentre la afferrava ammorbidendo quanto bastava la presa ed assecondando il movimento della lama per fermarla.

    "Riparala. Hai un'ora. Se non sarò soddisfatto tu la smetterai con le tue ridicole richieste. Voglio sperare che tu sappia almeno avere cura delle armi che usi come ninja..."

    «Non ci sono problemi, sarà fatto anche in molto meno di un'ora, credo mi basteranno 40 minuti»


    Atasuke si concesse un sorrisetto di sfida mentre si voltava dirigendosi ad uno dei banconi da lavoro dell'armeria dinnanzi al quale si sedette analizzando il danno con attenzione. Non era la prima e non sarebbe stata l'ultima volta che riparava un danno del genere ad un'arma. Quella era una delle tante cose che faceva fin da quando era piccolo ed onestamente non poteva sperare in una sfida più semplice di quella da portare a termine.

    °Ok, il danno è ridotto ad una singola area, la rientranza è di meno di un millimetro, lateralmente l'acciaio ha creato una bordatura poco più piccola ed il danno segure per circa 6/7 millimetri lungo il filo... Per evitare che la lama vada a perdere devo quindi iniziare la filatura almeno 3/4cm più sopra e terminare 3/4 cm più sotto in modo da mantenere ancora armonioso l'andamento della lama senza sballarla e senza grattare via tutta la lama pe un danno minimo... Forse ho sbruffoneggiato un po con la storia dei 40 minuti, ma comunque è più che fattibile°


    La sua mano andò quindi a cercare dapprima una carta vetrata con la quale iniziò subito a grattare il danno cercando di limarne una prima parte togliendo le due piccole alette laterali nate sui bordi del colpo perdendoci sopra non più di 3 minuti. Soffiò delicatamente per ripulire al meglio l'arma ed analizzò il primo operato. Ovviamente la lama ora era rigata ed il danno era anche più che visibile, ma quella non era che la prima e banale fase per prepararla alla filatura.
    Passò quindi ad una pietra per filatura con la quale rigò ulteriormente la lama sui fianchi del danno lungo quasi tutta l'area preventivata facendo sparire colpo dopo colpo il piccolo danno e limando un poco alla volta il filo rigenerando l'arma nella sua interezza. I colpi si susseguivano sicuri mentre l'occhio attento analizzava poco alla volta come il tutto proseguiva. passarono quasi venti minuti in quel primo processo di filatura, alla fine del quale il danno era visibilmente sparito ma in cambio vi erano circa sette centimetri di lama graffiati. Il filo era già stato ristabilito, tuttavia era esteticamente inguardabile quella lama graffiata, quindi era chiaro che fosse necessario qualche altro passaggio di pulitura. Prese quindi una serie di sacchetti posti sul bancone ed un foglietto di carta. Lo immerse con attenzione nel primo sacchetto e lo estrasse stando bene attento a non perdere la sottile limatura di ferro in esso contenuta. Piegò quindi a metà il foglio intrappolando così la limatura ed ottenendo un punto saldo di appoggio per passare la lama. Con delicatezza poggiò la piegatura del foglio con la limatura sulla lama e con decisione fece scorrere il pezzo di carta sulla lama facendo una leggera pressione ai lati con il pollice e l'indice. Ripetè il processo con attenzione alcune volte, analizzando di tanto in tanto il proseguire della lavorazione. Poi passò al successivo sacchetto contenente una frana più fine, poi a quello dopo ed a quello dopo ancora. Passò in totale 4 sacchetti prima di raggiungere l'ultimo sacchetto dal quale però non prelevò la limatura con la carta, bensì con le dita passando questa volta la lama direttamente con il polpastrello.
    Alla fine di tutti quei noiosi e ripetitivi passaggi la lama era tornata come nuova. Il filo era lucido e la lama liscia come l'olio mentre il filo tagliava come un rasoio. Atasuke ne verificò la qualità tagliando con attenzione il foglietto di carta utilizzato per la filatura. Soddisfatto del risultato prese quindi una scatoletta poco lontana e da questa ne estrasse un piccolo tampone ed un flaconcino. Aprì il flaconcino e vi immerse delicatamente il tampone in modo che assorbisse l'olio per la lucidatura, poi con maggior cura e precisione strofinò il tampone sulla lama depositando un lievissimo strato d'olio. Passò l'intera lama da parte a parte prima di depositare nuovamente il tampone e passare ad un'altro tampone, questa volta sciutto per lucidare definitivamente la lama e togliere l'olio in eccesso.
    Terminati i 40 minuti che aveva preventivato osservò la lama con attenzione cercando eventuali mancanze sfuggitegli, ma fu lieto di constatare che quello si poteva considerare un lavoro ottimo, se non forse perfetto o quasi.

    «Ecco fatto, la lama è pronta... A lei per essere giudicata»

    °Ovviamene troverà qualcosa da ridire, tuttavia credo che sia più che sufficente a passare il suo esamino°


    Con compostezza e rispetto gli porse quindi la lama in modo che potesse analizzare il risultato della sua opera di recupero.
     
    .
17 replies since 23/11/2012, 23:19   25 views
  Share  
.