[Evento Dinamico] La Nave Straniera

Aperto a tutti i giocatori. Scadenza 22/08/13

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  1. Shinodari
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    Otafuku

    Investigazione x Salvataggio x Destino

    I


    Tamashii
    Narrato Parlato Pensato Linguaggio natio



    Antefatto
    Suna, Uffici amministrativi...


    La giornata del giovane nomade non era iniziata sotto il migliore degli auspici.
    Alle prime luci dell'alba un ragazzino che, dall'aspetto poteva avere all'incirca la sua età, si era materializzato davanti la porta della sua abitazione con una richiesta di convocazione negli Uffici dell'Amministrazione. La missiva portava il sigillo di Satoru Shinjuiro, il facente funzione di amministratore, un tipo apparentemente blando, dalla parlata pedante e dall'entusiasmo di un bradipo.
    Era trascorsa ormai un'ora da quando era stato ricevuto da Satoru in uno degli archivi amministrativi. Si trovava in piedi a pochi passi da una scrivania sommersa da pratiche burocratiche, rotoli di pergamena e un set di timbri. Il silenzio che era calato dopo i saluti di rito era diventato fin troppo opprimente.
    Di tanto in tanto il ragazzino volgeva lo sguardo verso gli scaffali stipati di documenti, alcuni dall'aria consunta, altri protetti da teche di vetro con un'espressione di puro interesse.

    Tamashii kun, vi pregherei di focalizzare la vostra attenzione sul motivo della vostra presenza in questa sede. esordì Saturu senza distogliere lo sguardo dal fascicolo che stava visionando Dal rapporto che ho ricevuto sembra che il vostro entusiasmo abbia arrecato danni alla biancheria di Miyuri san stesa ad asciugare lungo i fili che correvano da un'abitazione all'altra lungo la via degli artigiani, al raro bonsai di Aloe dichotoma presente sul balcone della villa di Saishiro dono, all'intonaco di alcuni edifici nella parte antica di Suna... E come se non bastasse siete riuscito ad allertare le guardie presenti lungo le mura perimetrali, andandovi a schiantare sul carro del più facoltoso mercante della carovana che stava varcando le mura.

    Il ragazzino avrebbe voluto obiettare che si erano trattati di incidenti di percorso, che non era colpa sua se l'Aloe come si chiama si trovava pericolosamente in bilico sul bordo del balcone e lui l'aveva accidentalmente sfiorata con un lembo del suo abito, che con un clima che preannunciava una tempesta di sabbia era da incauti stendere i panni ad asciugare lungo la traiettoria che aveva precedentemente studiato per il suo esperimento e che la carovana aveva avuto un forte ritardo sulla tabella di marcia ora era a causa sua? Se non si fossero attardati lui non avrebbe rischiato di rompersi l'osso del collo finendo dritto contro l'intelaiatura di quel carro.
    Ma ebbe la saggezza di tenersi tutto dentro per non aggravare ulteriormente i guai in cui sembrava trovarsi.

    Se dovessi stabilire un risarcimento dovreste lavorare gratis per il villaggio fino alla vostra maggiore età... la nostra maggiore età... si corresse ricordano che il ragazzino davanti a lui era considerando già un adulto secondo la tradizione del Popolo del Vento. Non è compiendo simili prodezze che riuscirete ad ottenere la certificazione di artificiere. Il progetto di un aliante costituito una tavola di legno, con una vela fissata su assi flessibili che può essere posizionata come una sorta di ala e un'elica che in linea di principio dovrebbe essere attivata con l'energia eolica è un progetto che merita più attenzione da parte vostra. Non siete ancora in grado di padroneggiare l'arte del vostro clan e visti i risultati ancora non siete in grado di sfruttare al meglio il vostro chakra. Tamashii fece per prendere la parola, ma l'altro lo zittì con il flusso delle sue considerazioni. D'altra parte per questa volta potrei passare sopra all'accaduto se compirete una piccola missione per mio conto. esordì fissando con aria seria il giovane nomade Si tratta di indagare sulla scomparsa di una nave che doveva portare dei rifornimenti al villaggio. La carovana, su cui vi siete schiantato con il vostro aliante, avrebbe dovuto trasportare le mercanzie scaricate dalla nave dal porto di Mizuru, la città portuale tra le più vicine a Suna dove era previsto l'attracco, fino da noi. Purtroppo non è mai arrivata a destinazione. Se accettaste di scoprire che fine abbia fatto cercando di avere informazioni nei luoghi dove avrebbe dovuto fare calo, potrei revocare gli arresti domiciliari e considerare chiusa la questione risarcimento danni. In fondo chi non ha mai fatto una bravata del genere durante la sua adolescenza? Soprattutto tra i Chikuma, un'aggiunta che non arrivò alle orecchie del ragazzino.

    Voi, Satoru san , ma furono pensieri che rimasero tali per il quieto vivere.

    Se accetterò la missione, mi promettete quindi che non ci saranno conseguenze ne' per me ne' per il mio clan?

    Lo sguardo del jonin valeva più di mille parole. Non più di quelle che ci son o state finora. Un incidente del genere non si può cancellare come se non fosse mai accaduto, ma non ci saranno altre ripercussioni. rispose, mentre porgeva al ragazzino gli incartamenti inerenti alla missione, un fascicolo che si era materializzato tra le sue mani come per magia.
    Tamashii fece qualche passo avanti per prendere l'intera documentazione, restando in silenzio.
    Non aveva molte scelte al riguardo e l'ultima cosa che voleva era di recare danno a Hoshi sama.

    All'interno troverete un salvacondotto che vi permetterà di viaggiare senza preoccuparvi delle spese. Tutte le informazioni sono racchiuse in quei fogli, compresa la rotta che avrebbe dovuto percorrere la nave, l'equipaggio e il presunto carico.

    Ed era tutto?

    Potete andare. concluse con lo sguardo fisso su un foglio di pergamena, che aveva srotolato nel frattempo.

    Si, era tutto! Nessun'altra parola da aggiungere al riguardo.

    Con permesso, Saturu sama. si congedò il ragazzino con un accenno di inchino.

    Una volta richiusa la porta alle sue spalle, il Coelurosauravus uscì dal suo nascondiglio entro lo zainetto del giovane nomade.

    Poteva andare peggio, non è vero? commentò nella sua lingua natia in direzione di Koryukaze, che si era librata in volo.


    Otafuku,
    Per le Strade...


    La ricerca di informazioni riguardante la nave scomparsa si rivelò più ardua del previsto. Seguendo le tappe a ritroso non trovò alcun accenno di avvistamento, come se fosse scomparsa nel nulla.
    Raggiunse Otafuku dall'entroterra, ignaro della presenza della nave mercantile proveniente da Kumo che stava facendo parlare di sé, ignaro che quella stessa nave aveva percorso fino a quel momento una rotta simile alla nave scomparsa.
    Si era incamminato tra le vie del luogo con Koryukaze arrotolata sopra lo zaino, diretto a passo spedito verso la capitaneria di porto, una volta chieste le indicazioni ad uno dei mercanti di una bancarella che vendeva dango.
    Mentre stava mangiucchiando l'ultimo dango, cercando di svicolare dalle vie affollate di ogni merce in vendita su banconi o tappeti improvvisati a "negozi", la sua attenzione fu richiamata da una serie di grida dal tono sempre più crescente.
    Incuriosito il giovane nomade si fece strada per ritrovarsi davanti un ragazzo dai capelli rossi all'incirca suo coetaneo, forse più grande di un paio d'anni, dai vestiti che rivaleggiavano con i suoi in quanto a esoticità, che stava correndo inseguito da tre persone, da due guardie e un mercante armato di clava, con un'espressione stampata sul volto che non prometteva nulla di buono.
    Avvenne tutto all'improvviso.
    Senza stare lì a pensare se fosse giusto o meno Tamashii sfrecciò al suo fianco, svicolando tra la folla, distanziandolo di qualche passo.
    Sempre in corsa il ragazzino estrasse da una delle sacchette che portava alla cintura una manciata di biglie di metallo e senza troppi rimorsi le lanciò dietro allo sconosciuto dai capelli rossi con l'intenzione di rallentare gli inseguitori.

    Posso farti uscire da questa situazione, ma devi fidarti di me! esclamò in direzione del giovane capitano, di cui il nomade ignorava l'identità.
    Se si fosse fidato avrebbe cercato di mettere più distanza possibile tra loro due e gli inseguitori per teletrasportali via al sicuro. Avrebbe pensato ad un secondo tempo alle conseguenze del gesto. Per il momento si stava fidando del suo istinto.
    Stava al capitano decidere ora se fidarsi o meno del ragazzino dagli abiti esotici che non sembrava indossare alcun segno distintivo che lo identificasse come uno shinobi di Suna.


    Biglie Metallo: 1/1
     
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