[Evento Dinamico] La Nave Straniera

Aperto a tutti i giocatori. Scadenza 22/08/13

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  1. Shuh
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    La Nave Straniera

    { Post Primo
    Paese del Fuoco
    Otafuku }


    OT

    La prima parte è un excursus sul mio pg, se non vi interessa vi consiglio di saltarla

    /OT


    La nave fantasma di Otafuku stava attirando molte attenzioni nella comunità ninja, per via di svariate stranezze legate al suo viaggio e ai suoi marinai. Ogni villaggio aveva diversi motivi per interessarsene. Il che rendeva quasi incredibile il fatto che il ninja di Suna fosse giunto, casualmente, ad Otafuku durante uno dei suoi numerosi viaggi (fra missioni e viaggi di piacere passava più tempo fuori dal villaggio che dentro, il che non stupiva visto che non sentiva il minimo attaccamento per Suna) e fosse giunto, casualmente, la mattina prima dell'arrivo della nave fantasma. Certe volte le coincidenze potevano dar adito a delle strane soluzioni. O ad enormi problemi, a seconda di come si volesse considerare Kensuke Kasumi, smemorato, praticante di arti marziali e disastro ambulante (anche se questo aspetto era dovuto alla sua incapacità in qualunque cosa che fosse diversa dal colpire una qualche faccia con il suo pugno).
    Comunque aveva riposato alla taverna di Otafuku la sera dell'arrivo della nave e si era svegliato solo il mattino seguente. Non sapeva nulla né dell'arrivo della nave, né della composizione del suo strano equipaggio, né del fatto che la donna che si trovava al piano di sotto era un membro dell'equipaggio stesso. Se l'avesse saputo, e se avesse saputo degli interessi che il villaggio poteva avere in certe informazioni che quella donna poteva possedere avrebbe cercato di evitarla. Era si un ninja, ma non lavorava mai fuori dal proprio orario, e non cercava di eseguire missioni nel suo tempo libero per il bene del villaggio o per raccimolare qualche soldo in più, che sicuramente sarebbe finito in qualcosa da bere/fumare o in dolce compagnia a pagamento.
    La consapevolezza che la propria fisionomia cerebrale poteva causargli la perdita di tutta la sua memoria e coscienza in un qualunque momento e senza una causa aveva causato gradualmente in lui una strana forma di indolenza e di edonismo. Dopotutto se non poteva lavorare per migliorare il proprio futuro, tanto valeva godersi la vita fino a quanto la sua coscienza non fosse stata cancellata no?



    [Una mattina movimentata - La Taverna]

    Kensuke si svegliò un po' più tardi del suo solito, totalmente ignorante degli eventi della notte prima e della misteriosa nave che era approdata ad Otafuku, e scese subito, sbadigliando vistosamente. Un paio di persone lo salutarono, se c'era una cosa che sapeva fare era attirare l'attenzione e farsi sempre nuovi amici o nemici. Aveva un carattere e degli atteggiamenti un po' estremi a volte, o lo si amava o lo si odiava, lui era quel tipo di uomo.

    Giunto alla sala comune, vestito con dei comuni vestiti occidentali un pantalone lungo, delle scarpe sportive ed una maglietta che metteva in risalto il suo fisico estremamente muscoloso il giovane dai capelli biondi si sedette al bancone, chiedendo un caffé doppio e qualcosa di salato da mangiare. Si accorse solo allora che, come suo solito, si era scordato il coprifronte a Suna. Come faceva sempre quando viaggiava per conto suo. Mentre attendeva la colazione sentiva delle voci possenti da un tavolo che si trovava dietro di lui, dove a quanto pare si stava svolgendo una gara di bevute. Toshi, il locandiere, giunse con un paio di tramezzini e il suo caffé e Kensuke gli chiese se avesse dormito lui troppo o se veramente c'era qualcuno disposto ad ubriacarsi alla mattina presto.
    L'oste gli confermò che lui era stato abbastanza mattiniero, certo non quanto i pescatori e i commerciali del luogo, ma di sicuro più dei rarissimi turisti che per via di una tempesta od altro si trovavano loro malgrado bloccati li.
    Il giovane sunese sorrise, e ci mise qualche minuto a finire di saziarsi, giusto il tempo per permettere alla donna di distruggere il suo terzo sfidante. Si, si trattava di una donna, Kensuke ne era sicuro, anche se a giudicare dalla parlata doveva aver frequentato un ambiente tipicamente maschile e di basso rango, un po' come un porto, anche se dagli sguardi e dai commenti degli avventori aveva capito che non si trattava di una scena abituale quella, quindi quella donna doveva essere giunta in paese da poco.
    Un piccolo mistero su cui indagare, giusto per divertirsi un po'. Senza contare che quel giorno non aveva molto di meglio da fare che prendersi una bella sbornia. Fece un cenno ad una cameriera, forse la figlia dell'oste a giudicare da qualche vaga somiglianza, e si fece portare due boccali di birra schiumante. Quella sospirò, probabilmente abituata ai perditempo che non avevano di meglio da fare che ubriacarsi tutto il tempo, ma non disse nulla. Dopotutto quei beoni erano i loro migliori clienti e loro avevano bisogno di soldi. Senza contare che gli ubriachi lasciavano sempre più mancia di quello che si rendevano conto, volenti o nolenti.

    Avaaanti! Nessun altro vuole provare a battermi?

    L'ennesima provocazione della donna venne lanciata proprio mentre Kensuke riceveva il gustoso nettare ambrato. Che in realtà, essendo birra servita in una bettola come quella, non aveva nessuna di quelle tre qualità. Sembrava più acqua sporca (tutti sospettavano che Toshi la allungasse con dell'acqua) ma se anche Kensuke se ne fosse accorto non ne fece cenno. Si diresse, con il più meraviglioso e falso sorriso possibile, verso la donna, si sedette al suo tavolo e posò con violenza i due boccali sul tavolo, senza romperli ma facendo uscire due piccoli schizzi di birra che ripulirono il tavolo appicicaticcio.

    - Beh bellezza, che ne dici di divertirti un po' con me? Ti prometto che non sarò noioso come le mezzeseghe a cui sei abituata. -



    e, senza aspettarla, iniziò a scolarsi il suo boccale.

    Non sapeva ancora che quell'incontro apparentemente casuale poteva fargli partecipare a degli eventi strani e misteriosi, o inserirlo all'interno della missione di qualche altro shinobi. Le possibilità potevano essere infinite, ma lui era solo un uomo che voleva divertirsi. E che probabilmente sarebbe finito in eventi più grandi rispetto a quelli che lui si figurava nella sua mente che in quel momento pensava solamente all'oblio alcolico e al calore del corpo di una donna.

     
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