[Evento Dinamico] La Nave Straniera

Aperto a tutti i giocatori. Scadenza 22/08/13

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  1. Roronoa™
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    Chapter 0 - Nave da Kumo



    Otafuku, il più importante porto e centro di commercio dell'intero Paese del Fuoco.
    Ero lì da sei ore per un' importante missione.
    La mia ""spiccata"" capacità investigativa aveva fatto breccia nell'amministrazione otese, allarmata dall'arrivo di una nave nemica nel porto di Konoha.
    La lettera che un chunin mi aveva consegnato parlava chiaro: dovevo raggiungere il porto d'approdo immediatamente, soggiornarci e raccogliere più informazioni possibili sulle intenzioni della ciurma.

    La tensione tra Oto e Kumo aveva raggiunto il massimo storico.
    Ai confini si respirava aria di guerra.
    Consapevole dell'importanza della missione ero determinato a far bene.
    Tra i Genin di Oto dovevo spiccare come una stella in una notte piena di nuvole.
    Solo così forse, in futuro, qualcuno d'importante mi avrebbe promosso a guardiano dell'East Gate di Oto.


    L'arrivo in città fu tragico.
    In prossimità di Otafuku l'aria era diventata irrespirabile.
    Ero entrato in una cappa di umidità dall'odore pungente.
    Un mix di tutto: carburante scaricato in mare, pesce avariato, sudore... qualsiasi cosa fosse una tortura per l'olfatto.
    Alla mia destra si scorgeva un mare doppio colore: all'orizzonte il blu dell'acqua s'abbracciava con il cielo mentre sulla riva l'acqua era marrone, simile alla melma dal punto di vista della consistenza.
    Avevo camminato per le vie del villaggio con una mano davanti al naso, come se questo mi avrebbe dato sollievo.

    La degradazione del centro abitato mi aveva fatto pensare di aver sbagliato strada.
    Ero in una colonia di Oto.
    Ai lati delle strade, accasciati a terra, le persone sconfitte dalla vita, armate di coltello per difendere l'unica cosa di loro possesso: la vita.
    Al centro della strada erano state allestite numerose bancarelle ignorate dai visitatori, strapiene di oggetti usati.
    Solo gli abitanti di Otafuku acquistavano quei prodotti, instaurando cosi un circolo di povertà senza fine.
    La ricchezza donata dal porto sembrava saltare direttamente il villaggio per raggiungere Konoha o altri luoghi limitrofi.
    Quello strano fenomeno economico era ben descritto dalla lieve nebbia presente sul villaggio, che a detta di qualcuno che avevo udito alle mie spalle era solitamente più fitta e maleodorante.


    Ritornando alla missione, stavo camminando tra le bancarelle con le mani in tasca, pensando a quanto avevo scoperto riguardo la ciurma di Kumo.
    Avevo fatto qualche domanda a un vecchio marinaio che aveva descritto il porto come la sua unica dimora.
    Erano due ragazze e un ragazzo capitano dai capelli rossi come il fuoco.
    Avevo anche dato uno sguardo alla famosa nave.
    Era stata danneggiata seriamente da quella che la ciurma aveva definito come una tempesta. (sempre secondo il vecchio)
    Non ero un esperto di navi, ma avevo visto imbarcazioni più grandi e minacciose di quella.
    Con gli occhi semi aperti ero intento a ragionare sulle prossime mosse.
    Avevo lasciato a casa coprifronte e mantello per un semplice motivo: ero partito da Oto con l'intenzione di avvicinarmi alla ciurma di Kumo anche per un semplice motivo personale.
    Se avessero notato la mia provenienza, tramite il coprifronte, per me sarebbe stato impossibile avvicinarmi a loro.
    Anzi, probabilmente mi avrebbero ucciso seduta stante.


    Nonostante la prima raccolta d'informazioni, la mia strategia era rimasta la stessa.
    Individuare un membro della ciurma e dialogare con lui/lei a quattr'occhi, come un semplice uomo.
    Più facile a dirsi che a farsi.
    La prima cosa che avevo notato ad Otafuku, esclusa la condizione politica-economica del luogo, era la numerosa presenza di guardie e ninja.
    Non solo shinobi di Konoha.
    Quell'evento aveva allertato mezzo mondo.
    Con quella massiccia presenza di nemici, difficilmente l'equipaggio di Kumo si sarebbe fatto notare.
    Mentre pensavo, i miei occhi erano alla ricerca di un ninja di Oto, a cui chiedere informazioni e collaborazione.

    jpg
    Quando finalmente decisi di indossare i panni di un semplice uomo desideroso di far affari con l'equipaggio di Kumo... ecco che la dea bendata sembrò abbracciarmi.
    Ero davanti all'entrata di una taverna.
    Decisi di entrare.
    Non c'è miglior posto di un bar per trovare informazioni.
    Varcata la soglia mi ritrovai davanti ad un bizzarro spettacolo : tre uomini privi di sensi e ricoperti di birra erano a terra ai piedi di un tavolo accerchiato da numerosi individui.
    Nessuno dei presenti si stava picchiando nè tanto meno imprecavano uno contro l'altro.
    Dove avrei pensato di trovarci un enorme montagna di muscoli vidi una semplice ragazza con in mano un boccale di birra.

    - Strana Otafuku -

    Mi accomodai al primo tavolo libero a portata di mano, vicino l'entrata.
    Dovevo trovare informazioni, non fare il morto di ... con una ragazza di cui non mi importava nulla.

    CITAZIONE
    Andiamoooo..ho passato quattro giorno su una stupida barca piena di gente noiosa e ora voglio DIIIIvertirmi! YEEHH!!

    Non giunsi a una conclusione affrettata come ero solito fare, ma decisi comunque di cambiare tavolo.
    Per precauzione.
    Tutti i posti che mi avrebbero assicurato il contatto visivo perfetto con la giovane erano stati occupati.
    Nessuna paura; avevo la faccia tosta di sedermi di fronte ad un tizio senza chiedergli permesso, e così feci tranquillamente, alzandomi e sedendomi sul tavolo occupato da un gracile ragazzo dai capelli argentati.
    L'avevo scelto tra dieci persone per alcuni motivi: nessun coprifronte, nessun'arma visibile e il suo sguardo angelico, tipico di chi non ha mai compiuto risse o omicidi nei casi peggiori.
    Un classico cittadino... ma avrei potuto sbagliarmi.
    Prima che potesse obiettare riguardo la mia decisione ci raggiunse la donna delle ordinazioni.

    - Cosa desiderate?!-

    - Ah si... io prendo una birra doppio malto..te invece amico?! Forza! Come si dice?! ah si, chi non beve in compagnia è un ladro o una spia! ahahah - La mia voce era diversa dal solito, risultava più bassa e profonda.
    [Recitazione] Scherzai col giovanotto per allentare la tensione che forse si sarebbe creata con il mio precedente gesto.


    - Conosci quella tipa?!- Avrei domandato onde evitare l'inizio di un altro argomento.
    Comunque, indipendentemente dalla risposta alla mia domanda, decisi di muovermi come se quella fanciulla fosse il mio vero obiettivo.
    Era troppo snella per aver resistito a una battaglia di bevute con quei bevitori abituali.

    Dopo i tre uomini schiantati al suolo, un ragazzo biondo e piuttosto muscoloso si era piazzato davanti alla gracile figura dagli occhi spiritati.
    Ero abbastanza vicino da udire la conversazione tra i due.

    Feci un piccolo e lento sorso dal mio boccale, appena consegnato dalla stessa cameriera che aveva preso le nostre ordinazioni.

    Sfidare la donna era un opzione da scartare, oltre a perdere la sfida sarei ritornato ad Oto rotolando.

    Per ora mi sarei limitato ad osservare con attenzione la ragazza, ricorrendo a tutte le nozioni imparate sulla raccolta d'informazioni.
    Magari avrei potuto chiedere qualcosa in più al giovane di fronte a me, ma non lo avrei fatto se non dopo qualche sua domanda.
    Era giovane, quindi desideroso di far conoscenza, e se aveva deciso di sedersi su quel tavolo allora forse era interessato anche lui alla ragazza.











     
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