[Evento Dinamico] La Nave Straniera

Aperto a tutti i giocatori. Scadenza 22/08/13

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kyushize_
        Like  
     
    .

    User deleted



    Dannatissima vecchiaccia!


    Post 2°

    Narrato/ -Parlato-/Pensato



    Giusto un paio di secondi. Non ci era voluto niente.
    Appena un attimo per scorgere il volto di un ragazzino biondo apparentemente familiare, per incrociare lo sguardo del rosso che le stava venendo addosso.
    -Attenta..- cominciò il bambino.
    Non era stata una bella sensazione. Non avere in mano il controllo della situazione, esserne invece succube.
    Giusto qualche secondo.
    Intorno a lei si era alza una nuvoletta di polvere sabbiosa. Ai suoi piedi si erano sparsi tutti gli attrezzi nello scatolone, alcuni mancavano all’appello.
    Gli sguardi sbalorditi della gente intorno a lei, il mercante assatanato bloccato ed esterrefatto. Tutto era immobile, ad eccezione della sabbia e del vento che la muoveva.
    Non poteva essere accaduto sul serio. Doveva necessariamente esserselo immaginato, doveva essere successo tutto nella sua testa, si era presa solo un colpo di sole, tutto qui.
    Altrimenti sarebbe stata una vera pe propria catastrofe. Un guaio madornale accaduto proprio davanti ai suoi occhi inevitabilmente ed inesorabilmente.
    -Oddio.- bisbigliò.
    Una goccia di sudore le scese da una tempia, poi giù fino allo zigomo, per arrivare, infine al mento e cadere, in un minuscola sfera raccolte, nella sabbia della via.
    Fu immediatamente seguita da qualcos’altro. La stecca da ghiacciolo finì a terra, in mezzo alla polvere, mentre la bocca di Kyushize si spalancava per lo stupore.
    Scattò in piedi.
    -Si.. si sono fottuti mio fratello? Mio.. mio fratello? – la sua voce appariva poco più di un flebile sussurro. -Yuiku! Maledizione! Yuiku!- adesso urlava, anche se sapeva che ciò era del tutto invano. Era, sicuramente, doveva esserlo, una tecnica di teletrasporto, quella usata dal ragazzo.
    E suo fratello era sparito. Che se ne facevano di un bambino petulante? Che fosse stato solo un incidente?
    Ma Kyu non volle più sentir ragioni. In filò una mano nel saccoccia che teneva appesa alla cintura. La sua attrezzatura ninja c’era ancora tutta.
    Cominciò a correre. Verso dove, poi?
    Alla ricerca di un posto alto da cui godere di una buona vista. Probabilmente ciò non l’avrebbe aiutata, ma era pur sempre un primo passo.
    Mentre si lanciava in strada ringhiò
    -Se non me lo restituiscono subito gli faccio la pelle a quelli.-




    Attenta… aveva appena detto. Sperò che i due tipi in corsa colpissero lo scatolone e non sua sorella. Solo che lo scatolone non c’era più.
    Eppure era lì, fino ad un secondo prima! Ci aveva visto inciampare il ragazzo dai capelli rossi, eppure, inspiegabilmente non c’era più.
    Sentì un bruciore alle ginocchia e alle mani. Si trovava carponi, le gambette inspiegabilmente scorticate, come le mani. Intorno a lui non c’era più la folla del mercato, o le bancarelle colorate che vendevano quei buonissimi meloni. Avrebbe voluto chiederne uno alla sorella.
    Vide i due ragazzi che correvano, uno dei due adesso, il rosso, disteso a terra.
    Loro c’erano, ma lei no.
    Kyushize non era lì.
    -Kyushize!- urlò.
    Era stato molto, troppo veloce. Per un attimo non aveva sentito il peso del suo corpo.
    E poi si era ritrovato lì.
    Scattò in piedi, cercando di non pensare al male dei graffi. Fece una smorfia, non aveva mai avuto una soglia del dolore molto alta.
    Afferrò un pezzo di vetro che si trovava lì a terra. E lo puntò davanti a sé mettendosi a un o due metri di distanza dai rapitori.
    Perché solo quello potevano essere, pensò. Ma che aveva fatto di male perché ce l’avessero con lui?
    Era solo un bambino!
    -Chi siete e cosa volete da me?- raccolse tutto il suo coraggio nel parlare, cercando di apparire come un indomito leone.
    Peccato che apparisse come un cucciolo spaventato: un giorno sarebbe forse diventato una minaccia, ma in quel momento non era assolutamente niente, era innocuo e alla mercé dei due ragazzi, come un bignè in un buffet.
    Tremante e sull'orlo del pianto, un cucciolo di leone che poteva solo sperare che mamma leonessa arrivasse presto.

    Edited by Kyushize_ - 6/8/2013, 19:51
     
    .
29 replies since 21/7/2013, 21:33   962 views
  Share  
.