Il Fuoco Interiore

Controllo del Sangue I per Kenzaru

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  1. ¬Chris
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    Il Fuoco Interiore
    V Post

    La qarta volta feci centro, rimasi in silenzio mentre i lineamenti del volto si rilassarono leggermente allungandosi le labbra in un sorriso lieve. Fu soddisfatto, anzi si definì stupito, dai miei progressi; per questo passò immediatamente ha consigliarmi di velocizzare il passaggio, rincuorandomi del fatto che mi sarebbe venuto più naturale con l'esperienza.
    Poi mi fece notare che la maggior parte delle tecniche dei Mikawa non avevano bisogno di seals per impastare il chakra; questo significava una maggior difficoltà a concentrare il chakra e, per poter portare degli attacchi potenti, bisognava imporre la propria volontà e desiderare fermamente il dolore nemico. O almeno questo era quello che avevo capito.
    Si avvicinò e, non riuscii a vederlo partire, cercò di colpirmi al volto con un mancino che - ringraziando gli dei - si fermò a pochi centimetri dalla mascella. Non capii perché l'aveva fatto, ma non ebbi il tempo ne di reagire a questa sua dimostrazione di potenza ne di insultarlo che, improvvisamente, dalla ferita che si era precedentemente inferto, un agglomerato di sangue prese la forma di un martello e poi non ebbi il tempo di capire. Una fitta al torace e caddi a terra [Res 425 Pro 30 | For 400 pot 40 | 2 lievi al torace]. Venni scagliato a due metri di distanza da Livion, il respiro spezzato e annaspavo assetato di ossigeno, mentre appoggiando le mani prima sul muschio poi su un albero cercai di alzarmi. Sebbene il colpo non mi avesse procurato troppi danni, sopratutto grazie alla cotta di maglia posta sotto le vesti, il contraccolpo che ricevetti sbattendo sull'albero mi tolse il fiato e rimasi boccheggiante qualche minuto finché non mi alzai riportando la respirazione ad un livello normale, stavo per iniziare a parlare, ad insultarlo che lui riprese a parlare in maniera pacata.
    Feci difficoltà ad ascoltarlo, mi erano rimasti impressi i suoi occhi mentre mi colpiva, non sembravano occhi umani, non sembrava lui. Avevo ormai smesso di ansimare ma il ricordo di quello sguardo mi lasciava dentro un profondo senso di inquietudine; quindi, spiegò, che bisognava lasciarsi accecare dalla furia senza perdere, però, la calma. Era un dannato controsenso! Avrei dovuto imparare a controllare la furia, questo non mi sembrava così impossibile fin da giovane soffrivo di eccessi di ira e imparai a limitarmi con il tempo. Ora si spiegavano molte cose, i miei moti di rabbia derivavano dalla mia natura di Mikawa, semplicemente...
    Rimasi in silenzio cercando di ricordarmi la sensazione che provavo in quei momenti: quando la capra di Toro mi mangiò le orchidee o quando Shinji mi ruppe le tazze in ceramica da the. Mi ricordo che perdevo il controllo, sentivo il cuore accelerare e le vene gonfiarsi, sentivo un urlo ruggire nel petto... Ma certo! "Più aumenta la nostra forza più il nostro sangue è veloce" di conseguenza più il sangue fosse stato veloce più si sarebbe diventati forti, se fossi riuscito a impastare il chakra e a controllare il sangue velocizzandolo all'interno delle vene avrei potuto avere dei vantaggi fisici non indifferenti.
    Il caricamento senza seals non comportava un problema per me, infatti tutte le tecniche - meno una - a mia conoscenza non prevedevano nessun sigillo per essere attivata; quindi non ebbi difficoltà a trovare la concentrazione adatta per attivare la tecnica. Poi avrei dovuto impastare il chakra nel sangue e prima ancora nel cuore, lo stavo - infatti - per sottoporre ad una prova non indifferente dovevo quindi supportarlo con una modesta quantità di chakra, inoltre, avrei dovuto aumentare i battiti al minuto sensibilmente.
    Ma qualcosa non andava come speravo, sebbene riuscissi ad aumentare la velocità di circolazione del sangue all'interno dell'apparato, non riuscivo ad aumentare le mie capacità fisiche. Rimasi in silenzio, mentre con il dito facevo vorticare una goccia di sangue ammirandola, proprio non capivo; certo il modo con cui attivare una tecnica simile era sicuramente quello, ma mancava qualcosa.
    Mancava una spinta, una spinta viscerale... Forse era proprio di quella che parlava Livon quando disse "Il vero potere consiste nel saper bilanciare il controllo con la furia." stranamente, questa volta, non stavo lasciando spazio alla furia. Infatti, tecnicamente la tecnica sarebbe funzionata ma, senza la Bestia di Sangue assetata di dolore e morte, non aveva nemmeno senza provarci.
    La mia Bestia sarebbe stata la Vendetta, avrei piegato per sempre Gli Eretici Illuminati di Oto avrei trovato i miei amici, ucciso ogni scienziato e liberato ogni loro esperimento. Un moto di rabbia mi smosse e, senza accorgermene, impastai del chakra attivando la tecnica (?)



    Come sempre lascio in sospeso, sebbene l'ultima proposizione sia affermativa, ho lasciato il punto di domanda apposta :guru:
    Il mio pg è piuttosto silenzioso, mi dispiace non interagire verbalmente con Livon ma è fatto così e non c'ho cose da dì!
     
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19 replies since 23/10/2013, 15:33   370 views
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