La rabbia di Sun Wukong

[giocata aperta a tutti]

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  1. ¬Chris
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    La rabbia di Sun Wukong
    Presentazione

    Mi bastò mezza giornata di riposo e, dopo essermi rifocillato, iniziai la ricerca dei membri del mio team che - ahimè - scomparvero durante la missione nel paese dell'Erba.
    Ero da poco giunto a Suna, dopo averne discusso animatamente con Febh ricevetti il permesso di potermi allontanare dal Villaggio del Suono per poter ricercare i miei amici cari che persi durante la missione che mi cambiò per sempre. Che mi portò a diventare un ninja del villaggio del suono girando le spalle a Konoha, durante quella missione scoprii di essere semplicemente un clone, un essere costruito al laboratorio al fine di emulare un Mikawa. La consapevolezza di non potersi ritenere umano, di non essere il frutto di una donna e un uomo ma il risultato freddo di quella setta che si fa chiamare "Gli Eretici Illuminati di Oto" mi fece rabbrividire e scordare, solo per qualche secondo, il calore del sole sulla pelle.
    Avevo superato il deserto non senza qualche difficoltà ma giunto e dopo essermi presentato come "Hisagi Mikawa", membro dei clan Mikawa e ninja del villaggio del Suono ed aver chiarito la mia visita come visita unicamente di piacere mi lasciarono passare trattenendomi le mie armi, mi scaraventai nella prima taverna che trovai e, dopo aver bevuto e mangiato, mi lanciai in vasca. Ebbi così il tempo per poter analizzare seriamente la situazione, l'analisi fu rapida e il risultato chiaro ed evidente: "Sono nella merda". Stavo avanzando a tentoni, principalmente spinto dal desiderio di trovarli accecando così un ragionamento logico e freddo. Decisi, così, di andare in ospedale e chiedere se erano stati trovati dei dispersi al confine che dava verso il paese dell'Erba, era un'idea del cazzo e probabilmente non avrebbe portato i suoi frutti ma non potevo non tentare.
    Mi coprii con il mantello e celai i miei lineamenti sotto il cappuccio, se qualcuno avesse mai conosciuto Kenzaru Kurotsuchi avrebbe riconosciuto poco di lui in me: i due occhi avevano tonalità diverse, frutto del trapianto che subii per poter riacquistare la vista all'occhio destro che persi durante una missione. Questa asimmetria cromatica veniva sottolineata da tre profonde cicatrici che, parallele, mi attraversavano il volto e deturpavano i lineamenti una volta leggeri e regolari, eleganti. Il fisico era più asciutto rispetto a prima, aveva acquistato ancora qualche centimetro in più rispetto a prima e ormai arrivavo a quasi due metri di altezza; i capelli, una volta ordinati, ora erano caratterizzati da ciuffi scuri che, sembrava, agissero del proprio volere.

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    L'ospedale si rivelò un buco nell'acqua, sarebbe stato troppo semplice. Un sorriso amaro si dipinse sul mio viso mentre, con aria distratta, rientravo in strada auto imponendomi il suplizio della polvere e del sole. La possibilità di ritrovare i miei amici muovendomi senza un piano preciso, lo so, si sarebbe rivelato sempre fallace, una semplice perdita di tempo. Non volevo abbattermi ma sapevo che non mi sarei dato pace finché non fossi riuscito a ritrovare Toro e Shinji, purtroppo non avevo nessuna prova, nessun indizio che potessi darmi il "LA" per iniziare una ricerca seria. Stavo brancolando nel buio.
    L'annuncio riempì le strade e aumentò l'entropia nelle strada, dove la gente terrorizzata si muoveva alla ricerca di informazioni per poter capire se era o meno in pericolo. Rimasi piuttosto spaesato finché non mi giunse la voce che tutti i ninja presenti nel villaggio venivano richiamati ai portoni delle mura, di qualsiasi villaggio essi fossero.
    Non ragionai molto e presi immediatamente la decisione: iniziai a correre verso le porte di suna dopo che, un cittadino spaesato dalla mia mole, me la indicò.
    Aggiustai il coprifronte del villaggio de Suono al braccio e girai l'angolo ritrovandomi di fronte ad un nutrito gruppo di ninja, quindi mi avvicinai rimanendo in silenzio cercando con gli occhi un ninja del mio stesso villaggio che purtroppo non trovai, era un gruppo piuttosto eterogeneo io rimasi fermo in attesa di indicazioni.
    Poi seguii il gruppo fuori dalle mura, recuperando in breve tempo le armi che avevo lasciato in custodia ai guardiani.

     
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55 replies since 17/8/2014, 17:14   1570 views
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