[Evento Dinamico] La Scomparsa di Keita

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    Sotto ai kage






    Il clone stette solamente qualche secondo ad ascoltare i piagnistei dell’impiegata, poi spazientito gli diede uno schiaffo.

    E chiudi quella bocca!
    Usala per respirare che l’ossigeno ti serve per portare quest’uomo in spalle.
    Appena arrivi all’ospedale riferisci queste informazioni a chiunque sia in grado di divulgarle: ogni singolo ninja di questo posto deve trovare quella donna, più siamo meglio è, la minaccia è decisamente troppo grande e non vorrei andare da solo.
    Assicurati di far spargere rapidamente la voce.
    Intesi?


    Scandì l’ultima parola con voce tonante per scuoterla un’ultima volta prima di farla partire.



    Nel mentre l’attacco neutralizzò il nemico, senza vie di scampo, inondando il Colosso di viscere. Era abituato un po’ a tutto, ma a tutto c’era un limite, ed un’ondata di interiora lo sorpassava, per la gente comune di parecchio, per Raizen di quanto bastava a farlo ritrarre rapidamente, sgusciando fuori dalla terra.

    Maledizione che schifo!
    Avrei dovuto pensarci prima.


    Anche perché a guardarsi offriva uno spettacolo veramente disgustevole, tra il sangue e qualche fluido corporeo quell’odore l’avrebbe reso individuabile a miglia di distanza.
    Ma il pericolo pareva non essere ancora lontano, lo sgherro continuava a parlare, con la forza datagli da una profonda fiducia in una fede che riusciva a fargli fare di tutto.
    Fu durante le sue parole che Raizen arretrò incerto di qualche passo, mentre osservava la mano del pagliaccio alzarsi, come ultimo baluardo barcollante prima della disfatta totale.
    PRIMA della disfatta totale.
    Appena il pagliaccio pronunciò la MAdO su attivazione cartebomba il Colosso scattò indietro e verso la sua destra in un movimento obliquo rispetto alla retta passante per lui e l’avversario che lo portò a distanza di sicurezza a cui sommò, frapponendolo tra se e l’avversario, un detrito grande abbastanza da coprirlo in posizione seduta.
    Avrebbe inveito sul cadavere dell’uomo se ne fosse rimasto qualcosa, ma la potente esplosione l’aveva del tutto disintegrato lasciando solo una grossa macchia di sangue.

    Muori da solo, figlio di puttana.
    ...invasato del cazzo.


    Passando a fianco alla macchia la guardò con disprezzo, come se ancora vi potesse vedere quella faccia da imbecille.
    Si diresse all’amministrazione, se il clone non era tornato era sicuro che avesse trovato qualcosa, ed infatti, meticoloso come lo erano sempre i suoi cloni, si era già mosso alla ricerca del suo padrone.

    Miseriaccia ladra.
    Se avessi uno stomaco potrei vomitarti in faccia, e credimi, non sono sicuro ti farei del male.


    Essere insultati da se stessi era… strano. Sulle prime Raizen non riuscì nemmeno a rispondersi.

    Fanculo merda.
    Ho appena sbudellato un tizio li fuori, non potevo anche pensare al fatto che mi arrivasse addosso una pioggia di… di… mavvaffanculo di nuovo, sto parlando con un clone!


    Disse scocciato voltandogli le spalle e riprendendo la via per l’uscita, ossia semplicemente quella opposta al muro intero visto che l’altro era assente.

    Aggiornami.



    Il clone riportò la situazione per filo e per segno, comprese le informazioni ottenute dall’impiegata, informazioni che fecero storcere il naso al konohaniano.

    Pessima situazione, conosco gli Yamanaka di fama, e col cervello che si ritrovano immagino non facciano troppa fatica ad uscire di testa.
    Un demone per le strade di Konoha non sarebbe di certo positivo, anzi, se sarà quel jonin del cazzo ad organizzare la difesa sarebbe un problema perfino un cane randagio.


    Ciò che aggiunse tra se e se, e come probabilmente aveva fatto il clone, era che in ogni caso, a meno di lasciarci le penne, ne avrebbe avuto un guadagno.
    Affrettarono il passo verso il monte dei kage, muovendosi alla massima velocità possibile, anche se ora iniziava ad avere qualche problema visto che la situazione per lui non era favorevolissima, il nemico dopotutto aveva un vantaggio strategico essendo così in alto.
    Giunto sotto il mento si sarebbe arrestato, cercando di captare qualche suono sospetto mentre sfruttava la copertura data dalla sporgenza, ed avrebbe ripetuto l’azione sotto il naso e nell’incavo degli occhi.
    In tutti e tre i casi appena sentito qualche rumore si sarebbe fermato per decidere come avanzare in base ai dati ottenuti.





    Ferite //
    Chakra 77 su 100 bassi

    Slot Azione1 AdO Allontanamento
     
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