Kurohai

La fiamma della conoscenza

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il viaggio della redenzione



    Non riuscii a sentirmi emozionato quando rividi l'isola a me tanto cara. Ne ero il governante, ma era un titolo poco più che onorifico: i cittadini gestivano tutto per conto loro, l'avevano fatto dai tempi del primo Haishikken, l'avrebbero fatto anche ai tempi del terzo, quarto e quinto. Potevo proteggerli quando si presentava una minaccia ma dopo aver ucciso Enma in pratica Kurohai era al sicuro. Il Villaggio Nuovo era stato ricostruito, abitato nuovamente, le mura ricostruite e le armi imbracciate. Kurohai era una macchia nera nella grande mappa di inchiostro, una minuscola macchiolina insignificante e a nessuno sarebbe più importato di mettere le mani su mezza isola (perché l'altra metà era puro inferno).



    Yogan si avvicinò al cratere del monte Gekido. Era da molto che non lo visitavo, e dovevo dire che mi mancava davvero poco: se c'era un posto che voleva dire "inospitale" sicuramente era quello. Raizen calò giù dalla dragonessa, apostrofandomi con "fruscello" e fore non aveva tutti i torti. Ero magro ed indebolito, ma vivo e pronto a tornare alla mia vita di prima. Non appena posai i piedi sulla terra bollente del monta Gekido mi morsi un dito ed effettuai la tecnica del richiamo. Erano passati alcuni giorni e Sojobo doveva essere tornato da Kiri ed ero ansioso di sapere notizie in merito. Allora Sojobo... notizie da Kiri? Cos'ha detto il Daimyo.. Ayame..? la situazione era definibile "di merda". Per venti mesi c'era stato un falso Mizukage a regnare su Kiri, e sopratutto c'era stato un altro me in casa mia, nel mio letto, ad allevare le mie bambine. Il Daimyo era abbastanza sconvolto, ma è felice che tu sia riuscito a liberarti Credo di dover un grosso favore a Raizen Hai avuto la forza di far sapere un bel po' di cose, nonostante ciò che ti facevano. In ogni caso, la tua posizione sarà discussa quando tornerai a Kiri. Fino a quel momento non c'è un Mizukage, potrebbe non esserci nemmeno quando torni.. per cui non far tardi. aggrottai le sopracciglia Ed un consigliere? Hou.. come diavolo si chiama? Nessuno Itai. A Kiri per ora non c'è nessuno ad occupare qualsiasi carica di comando militare. Per quanto riguarda Ayame... è sconvolta, come credevi che la prendesse? Parecchio sconvolta. La tua copia era del tutto identica a te, in ogni particolare e non parlo dolo di fisico si batté una mano sulla testa Pensava come avresti pensato tu, agiva come avresti agito tu, aveva il tuo stesso chakra ed in qualche occasione ha persino dimostrato di poter usare il chakra di Kaku il tengu mi guardò seriamente Ayame sta bene, perché non avrebbe mai potuto farle del male perché tu non avresti potuto farle del male. Quel clone eri tu, in tutto e per tutto, nemmeno tua moglie ha notato la differenza, nemmeno uno straccio di sensitivo: era un arte raffinata svanita nel momento in cui hai ricominciato ad acquisire le tue facoltà mentali con maggiore consapevolezza ed a tenare di uscire. Ecco perché quella droga, ti stordiva, ti faceva dimenticare tutto, ti imprigionava... Mi imprigionava in un loop di tempo, una finestra che andava tra un pasto e l'altro. Basta che stiano tutti bene Sojobo... il tengu mi posò una mano sulla spalla Kiri non sta bene. La tua copia è stata un Kage pessimo: ha trascurato il villaggio, ha fatto il minimo indispensabile per tenerlo in vita. In ogni caso, ti ho riportato queste.



    Il tengu mi passò un sacco contenente alcuni miei vestiti, tutto il mio equipaggiamento e sopratutto la mia spada. garyua. Afferrai la lama con le dita e la tirai fuori: il metallo cremisi vibrò nell'aria e lasciai che il chakra scorresse al suo interno. le fiamme avvolsero la lama e sentii la mancanza delle lotte con quella lama al mio fianco. Grazie Sojobo dissi ma Sojobo scosse il capo Non ringraziare me, Ayame ha avuto il pensiero. Ha detto testualmente "se dovrai fare il ninja ancora un po' prima di tornare a casa tantovale che tu lo faccia bene" sorrisi, tipico di lei Mi manca dissi a bassa voce, rivolto a me stesso C'è anche una lettera, Itai, nella sacca con l'equipaggiamento. Credo sia tutto, no? Raizen-kun, Togan-chan, a presto. e scomparve.



    Presi la sacca con l'equipaggiamento e cercai, vidi la lettera di Ayame e me la rigirai tra le dita. La rimisi al suo posto senza aprirla: forse non avevo il coraggio di leggere ciò che c'era scritto dentro. Sembravano essere diversi fogli anche. Mi rivolsi a Raizen, ponendo fine a quella malinconia Riguardo a quello che dicevamo qualche giorno fa, Raizen lo guardai dritto negli occhi Non c'è nulla che non può essere imparato, vero. Ma ci sono cose che non possono essere insegnate. Ma voglio rendermi conto di una cosa, voglio parlare a tu per tu con il Bijuu senza troppe cerimonie allungai un pugno verso di lui, tendendolo Avanti, credevi che ci fosse qualche strano rituale? e se lui avesse toccato il mio pugno con il suo i nostri chakra sarebbero entrati in contatto e sarei riuscito a trovare la dimensione spirituale dove risedeva la volpe.


    Allora sei qui? Perché non ti fai vedere...? Credo che sarebbe bello scambiare due parole, non trovi?


    Ero il Jinchuuriki più esperto del continente, avevo spinto il mio legame con Kaku quasi alla perfezione. Raizen mi aveva chiesto un consiglio prima, ma senza parlare con il suo Bijuu non potevo consigliargli nulla. A che punto erano? Il sigillo era ancora integro, ben messo, probabilmente mai aperto. Quel contenimento era già un segno chiaro delle loro divergente non ancora appianate. Ma non ero lì per perdere tempo, ma per iniziare a ripagare il mio debito con Raizen. Certo, trattandosi di un Bijuu, avrei anche potuto peggiorare le cose.

     
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