Kurohai

La fiamma della conoscenza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Febh
        Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,597
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    [Un Luogo di Ira Soppressa]

    Fu come se all'improvviso pesanti sbarre metalliche cadessero intorno ai due Jinchuuriki. Non ci fu alcun movimento nel mondo reale, ma quel baratro infinito che era il mondo interiore fu scosso pesantemente mentre i due raggiungevano la sede del sigillo. Sembrava diverso dall'ultima volta che Raizen ci era stato, forse era cambiato qualcosa dentro di lui, o magari la volpe aveva deciso di rimodernare gli interni, per così dire, per accogliere i suoi ospiti.

    Certo, la prigione era sempre là, con il sigillo in piena vista ma le sbarre metalliche sembrava estendersi da quel punto in avanti, circondando anche la stanza dei "visitatori, quasi a dimostrare che, se la volpe era in trappola, in un certo senso lo erano anche loro. Un trucchetto psicologico ovviamente, ma che comunque faceva la sua parte in quell'ambiente terribilmente buio e caldo. Gli occhi della volpe si scorgevano appena, socchiusi nell'ombra della sua gabbia, e parevano roventi come due piccoli soli, crudeli ed inesorabili. Ed il respiro poi era quello che più soffriva in quell'ambiente immaginario: quasi come nel mondo reale, una brezza incandescente strappava via il fiato e l'umidità dalle labbra, graffiando gli occhi e la gola come se la cenere del vulcano occupasse ogni più piccolo anfratto

    Ma bene. Vedo che sei venuto con un amico...quello che tiene schiavo mio fratello.

    Ottimo. Dovrò fare gli onori di casa.

    Vuoi forse dimostrarmi che prima o poi mi metterai un guinzaglio?

    Sei Ridicolo.



    evil_kyuubi_wants_out_by_ZenOkami



    Il tono di voce del Kyubi era molto meno altisonante del passato. Non c'era quello strano riverbero che quasi sembrava una seconda voce. Non c'era l'aria che tremolava ad ogni sillaba, quasi terrorizzata dalle vocali. Non c'erano le raffiche di violenza ed odio che come adrenalina si scatenavano per quella stanza, quasi fosse il ventre di un essere vivente. No, era una voce possente ma quasi calma, appena un poco minacciosa, il minimo sindacale, mentre la figura avvolta dalla semioscurità muoveva pigramente le sue code.

    Ma dimmi, visto che sei qui e sei in vena di conversare...dove mi hai portato, piccolo sacco di interiora e sterco utile solo a scarrozzarmi?



    Sarcasmo ed ironia invece che grida furiose, minacce ed aggressioni. Che fosse una nuova strategia della volpe a nove code per sottomettere il suo portatore? Una nuova trappola? O forse non poteva agire a quel modo in presenza di un secondo Jinchuuriki nel suo mondo? Ad ogni modo la volpe si alzò, una sagoma nera con fin troppe code che, elegante e massiccia al contempo, avanzò lentamente fino al limitare di quelle sbarre, aumentando il calore che irradiava. Il pelo fulvo appariva in parte cosparso di una fine polvere grigia, come la cenere del vulcano su cui si trovavano.

    Un luogo pieno di odio. Odio, Ira. Moltissima Ira, a malapena soppressa. Sentimenti che capisco. Sentimenti che qualcuno ha messo a dormire per troppo tempo. Vuoi forse scatenarli di nuovo? Vuoi che me ne nutra per diventare più forte? Non saresti il primo a cercare di farlo...



    Amarezza. Era amarezza quella percepita appena nell'ultima frase? In ogni caso la volpe portò lentamente lo sguardo su Itai, digrignando i denti e lasciando che uno sbuffo di chakra incandescente fuoriesca tra un dente e l'altro. Si sollevò sulle zampe posteriori appoggiandosi alla gabbia con le anteriori: in quella posa sembrava ancora più imponente ed aggressiva, mentre ringhiava sommessamente, eppure vederla là con le sbarre a limitare le sue azioni ispirava quasi un moto di pietà per una creatura tanto maestosa limitata in un luogo del genere. Pietà per un mostro distruttore, per quanto strano potesse sembrare.

    Cosa credi di fare in questo mondo? Io ed il mio carceriere siamo gli unici a poterlo abitare. Non crederai forse di essere come quel ridicolo cantante di tanti anni fa, voglio sperare?



    [All'esterno]

    Il vulcano borbottava appena, quasi pigro dopo quei primi rauchi inni che avevano accolto l'arrivo dei ninja. Yogan avrebbe sentito un suono non molto distante...era uno strumento musicale di qualche genere, forse uno strumento a corda, e sembrava provenire dal cratere principale della montagna, alcuni metri più in alto. Cosa poteva essere? Lo aveva percepito altre volte, ed era qualcosa di estremamente piacevole al suo ricordo, eppure da quando era nata non aveva mai udito nulla di simile...come spiegare una simile sensazione? Doveva avvicinarsi da sola per scoprirlo? O attendere che Itai e Raizen terminassero quel poco ortodosso rituale?

    Se non avesse fatto nulla, dopo circa cinque minuti il suono si sarebbe esaurito da solo, divorato da quell'orchestra infernale che erano i lamenti del monte Gekido.
     
    .
43 replies since 11/11/2014, 00:20   987 views
  Share  
.