Tensioni di Confine

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  1. Sasori Uchiha
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    Il confine sottile



    Finalmente qualcuno con cui parlare, che non fosse così fastidioso nei modi come quel signore che gli avevano affibbiato. Ma quando sarebbe tornato forse per la prima volta avrebbe provato piacere a compilare i moduli a riguardo della missione. Alle parole dell'otese rispose in maniera cortese ed affabile:



    Sì sicuramente. Immagino.



    Mentre parlava Genma non riuscì a stare al suo posto. Eravamo alle solite. Scosse la testa sconsolato. Quindi replicò in tono cortese e un pò rammaricato, era chiaramente una battaglia persa:



    Ma non riesce a stare calmo e tranquillo ? Dobbiamo evitare una guerra, per piacere...non so più come ripeterglielo



    [...]



    Una volta sul luogo dell'esercitazione, regnava solo la desolazione, per quanto gli desse fastidio le parole pronunciate dall'otese, Sasori rispose a quella domanda abbastanza tagliente:



    Su questo siamo d'accordo ed è evidente, ma...



    Non fece in tempo a terminare il discorso che chiese il parere a Genma. Sperava che per una volta quella testa vuota contribuisse alle indagini, sperava almeno che collaborasse. Altrimenti era davvero una persona inutile, vuota e tra l'altro facile bersaglio di offensive. All'ennesimo commento, Sasori stava per reagire, ma dovette ricredersi, finalmente quel testardo, come un mulo se non peggio, vuotò parzialmente il sacco. Era ora, ci era voluto più del necessario, ma era già qualcosa. Doveva recapitare il suo messaggio al responsabile di questo gruppo in esercitazione. Stando a quanto detto da Genma. Non si riuscì però a sapere molto altro. Peccato, pensò il ragazzo. Addentrandosi nel territorio, non sembrava che il terreno fosse stato pesantemente risistemato da quel gruppo di soldati. Sembrava che qualsiasi cosa fosse stata spazzata via, distrutta,andata perduta in maniera definitiva. Si guardò intorno quindi a quel punto si abbassò verso il suolo, per osservare da vicino l'erba, sperando di trovare qualche indizio utile. Dopo di che era arrivato il momento per chiedere informazioni al nuovo entrato, ossia Satoshi:



    Satoshi, mi scusi, ma per caso ci sono state delle iniziative militari prima di un incontro dalle parti ? Ci sono stati degli scontri precedenti ?



    Fece una pausa per ascoltare quanto aveva da dire l'otese poi proseguì:



    Soprattutto perchè risistemare questa zona oramai compromessa dalle esercitazioni ? Che si tratti di depistaggio ? Oppure hanno subito un agguato ed hanno ripulito le tracce ?



    Avrebbe parlato con un tono di voce in modo tale che anche Atasuke riuscisse a sentire il discorso. Era tutto troppo strano, tutto troppo tranquillo, non sembrava che c'era una possibilità di guerra tra i due paesi. Su quella linea di confine avrebbero dovuto vedere del movimento, invece era tutto tranquillo. Non gli piaceva per niente. Decise di formulare l'ennesima domanda che lo dannava:



    Se questo è il confine perchè c'è questa quiete snervante ? Non si muove una dannata foglia, è tutto così tranquillo, tutto così irreale. Non le sembra strano, eh Satoshi ?



    Sperava di ricevere un confronto, oppure quanto meno un parere dalla parte otese. In fondo era un diplomatico mandato lì appositamente, quindi dovrebbe essere informato riguardo le ultime novità sulla questione. Sperava di ricevere qualche informazione che placasse al sete di conoscenza del ragazzo. Anche perchè da quanto poteva vedere, l'erba non poteva parlare.
    Ad ogni modo, quando non ci fosse stato nient'altro da aggiungere, il gruppo sarebbe avanzato nell'entroterra. Però chiaramente non avendo un luogo ben preciso da andare ad esplorare, Atasuke non era affatto convinto delle modalità di ricerca. Effettivamente non c'era anima viva da quelle parti, quindi tanto valeva procedere ad un villaggio, anche se Sasori era titubante riguardo alla possibilità di trovare qualcuno. Infatti commentò cosi:



    Sì va bene, anche se c'è da considerare che sarà dura trovare qualcuno nei paragi, ma andiamo comunque a vedere se in quel villaggio c'è qualcuno a cui chiedere informazioni. Sperando di trovare un villaggio in quel punto...Direi quindi di muoverci



    Concluse il ragazzo. Durante il viaggio, si avvicinò Satoshi. A quanto sembrava voleva sapere qualcosa, che non voleva condividere con gli altri due del gruppo. Il motivo gli fu subito chiaro non appena sentì quello che aveva da dire, quindi rispose:



    Dall'inizio della missione, purtroppo. Ha un carattere testardo e non vuole che qualcuno sappia del contenuto e che l'avrebbe consegnata al destinatario e che il suo compito finisce lì.



    Enunciò quelle parole a memoria, senza anima. Quella storia gli stava inziando a dare sui nervi per non fosse per quel testone di Genma, tutto sarebbe più facile, anche parlare con lui per esempio. Poi Satoshi continuò sul perchè non fosse stato informato Sasori sul contenuto della lettera in quanto caposquadra. Rimase per qualche minuto a riflettere poi rispose semplicemente:



    Se non sono il destinatario perchè dovrei essere interessato a leggerne il contenuto ? In fondo scortiamo il Sig. Genma per svolgere il suo compito



    In effetti quella domanda, era abbastanza singolare. Anche se l'aveva fatto riflettere molto. Magari aprendola avrebbero potuto capire qualche informazione aggiuntiva piuttosto che girare in quella landa dimenticata da Dio. Ma voleva arrivare ad un posto che doveva essere abitato, se fosse stato disabitato non c'erano tante cose da fare. Tutta quella gente non poteva essere sparita come per incanto.



    Edited by Sasori Uchiha - 12/2/2015, 18:22
     
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