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-Max.
A Dragon on the Roof
Atasuke, avvicinandosi al palazzo, avrebbe notato qualcosa di inquietante fino a quel momento nascosta dalla nebbia. Una coda squamosa scendere dal tetto sinuosa ai lati dell'ingresso. Alzando lo sguardo avrebbe potuto notare come, appollaiata comodamente sul tetto, c'era un'enorme drago di colore rosso. Non aveva ali e dormiva pacato e quando Atasuke si avvicinò il drago aprì una palpebra, squadrandolo dall'alto.
Fa un altro passo e ti mangio vivo disse l'animale. La voce era imperiosa, ma femminile. Era Yogan. Se avesse detto i motivi della visita la dragonessa si sarebbe accomodata nuovamente sulle tegole, incredibilmente leggera per essere così massiccia. Suona, Ayame è la moglie di Itai, vedrà lei se parlarti o meno.Atasuke non aveva chiaro il motivo di quella sparizione, dunque non poteva capire, ma in realtà Itai era lontano da casa. Un viaggio guaritore per l'anima ed il corpo dopo la dura prigionia, così da poter tornare a Kiri e dalla sua famiglia migliore di quanto non fosse mai stato. Una volta bussato alla porta avrebbe atteso qualche istante poi avrebbe aperto una bambina. Non poteva avere più di cinque anni ed aveva i capelli neri e gli occhi chiari, di un gradevole grigioverde.
Chi è alla porta amore? chiese poi una voce proveniente dal corridoio, seguida da frettolosi passi.
Un signore! disse la bambina e la madre comparve immediatamente alle spalle della bambina.
Sì...? Posso fare qualcosa per lei? domandò Ayame. Era una giovane donna con i capelli tagliati corti e gli occhi grigi. L'aspetto era gradevole e la figura snella, ma aveva un'ombra di sofferenza che le oscurava il viso: due occhiaie troppo marcate, due occhi troppo rossi ed un'aria troppo triste. Cosa stava accadendo a Kiri?.