Sulla vetta dei Monti Grigi

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Terza Tappa, L'isola del Ramingo~


    Il drago volava rapido, per certi versi anche troppo rapido per Atasuke che non aveva ancora mai avuto il piacere di provare l'ebrezza del volo.
    Il viaggio fu, come previsto particolarmente lungo e gli diede il tempo necessario ad ambientarsi a quella particolare sensazione, oltre che ad abituarsi a poco a poco a cavalcare quella maestosa creatura, al punto tale che nelle ultime ore, Atasuke smise di guardarsi intorno, essendo coscente del fatto che la sua unica via di ritorno sarebbe comunque stata quel drago e la passò a meditare su quello che avrebbe detto una volta dinnanzi al Mizukage, ma soprattutto cercando di rilassere se stesso concentrandosi sul proprio chakra e sul suo flusso. In fondo anche quel momento poteva essere un'ottimo momento per allenarsi e per imparare a controllare sempre meglio il proprio chakra.
    La notte stava quasi sopraggiungendo quando Atasuke riaprì gli occhi "destandosi" dal suo sonno meditativo. Dinnanzi a lui un fulgore rosso come il fuoco e come i suoi occhi dipingeva l'orizzonte, segno della tarda ora raggiunta. Poco più in basso un'ampia isola, circondata da acqua e fumi, segno della presenza di incendi o di vulcani. Quell'isola pareva essere il loro bersaglio e dopo una rapida discesa, quasi a cercare di tuffarsi all'interno del vulcano attivo, il drago devò planando in cerchio attorno alla bocca del vulcano, quasi come a scaldarsi per il freddo, tuttavia Atasuke non potè apprezzare pienamente quel tepore che per poco non gli incendiava i vestiti.

    «Yogan, perdonami la scortesia... Sarebbe possibile evitare di sorvolare ancora questo cratere? Non sono così ignifugo quanto spererei...»


    Chiese alla dragonessa che poco dopo riprese la sua rotta, sorvolando i monti e dirigendosi all'estremità orientale della catena montuosa, dove oltre al freddo pareva attenderli il Mizukage.
    Atterrati, praticamente sulla cima della montagna, un'uomo pareva attenderli. Quell'uomo non si mosse quasi, come se in un certo senso già sapesse che qualcuno stava arrivando.

    "Yogan, mi hai portato visite. Come stai?"

    "Non sono io quella a cui bisogna fare questa domanda, sciocco. Come sta andando"

    "Meglio, grazie al cielo."


    I due parlavano come due vecchi amici, segno che probabilmente quell'uomo dall'aspetto trasandato era proprio l'Itai Nara che stava andando cercando ormai da tutta una giornata.

    "Hai portato un ospite vedo. Se è qui deve essere una questione urgente, no? Avanti, chi sei? Perché sei qui?"


    Atasuke non riuscì a trattenere un sorriso. Era piacevolmente stupito dalle capacità dell'uomo che aveva davanti. In fondo non era cosa da tutti percepire altre persone nelle vicinanze.

    «Immagino dunque che voi siate il Mizukage Itai Nara... Piacere di fare la vostra conoscenza, io sono Atasuke Uchiha di Konoha e sono qui per portarvi notizie»


    Il tono rimase calmo e si concesse un breve inchino prima di riprendere con la sua presentazione.

    «Mi scuso per aver interrotto il vostro allenamento, tuttavia ho due messaggi da consegnarvi, uno ufficiale che temo non vi rallegrerà la giornata, mentre l'altro arriva direttamente da vostra figlia Jukyu, che mi ha energicamente pregato di portarvi questa sua lettera...»


    Sorrise proferendosi nuovamente in un breve inchino estraendo la letterina della bambina attendendo una risposta dal suo interlocutore.
    Avrebbe quindi atteso che Itai prendesse il messaggio della figlia prima di iniziare ad esporre un breve sunto di quanto aveva da riferire.

    «In merito alla visita ufficiale invece... Temo che Kiri stia rischiando i suoi rapporti nei confronti con Suna... Uno dei vostri ninja, Etsuko Akuma, durante una missione di recupero per lo Yonbi ha tradito i suoi compagni alleandosi con un nukenin che a quanto ne so è il fratello ed a causa di questo tradimento suna ha perso una delle sue forze portanti...»


    Con quelle parole aprì il suo nero mantello, logoro per il viaggio e per gli scontri affrontati, estraendo un plico di fogli, pronto a consegnarli, su richiesta.

    «Questa, se le può interessare è una copia della mia relazione ufficiale su quanto accaduto, con tutti i dettagli. È la copia esatta del documento che ho dovuto redigere per i registri dell'accademia»


    Ora anche Itai era a conoscenza a grandi linee di quanto era accaduto in quella sventurata giornata nel deserto dell'Anauroch, ma era chiaro che la questione non si sarebbe di certo chiusa li con due saluti ed una pacca sulle spalle...
     
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13 replies since 29/1/2015, 20:14   110 views
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