Sulla vetta dei Monti Grigi

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Ritorno di Itai Nara



    Aveva detto, purtroppo, forse una parola di troppo. Se Etsuko avesse saputo ciò che aveva detto Atasuke alla guardia avrebbe collegato fin troppo facilmente. Era anche vero però che stando a quanto diceva Atasuke era assai probabile che non fosse tornato affatto a Kiri. Yogan dissi alla dragonessa, che si scosse a sentirsi chiamare. Scendiamo di qui, andiamo a Kurohai. Ho bisogno di tornare un attimo presentabile. Atasuke, hai viaggiato tutto il giorno, lascia che ti offra qualcosa giù al Villaggio che sta su quest'isola. Se è vero quanto dici, possiamo correre quanto vogliamo ma Etsuko e Seinji non li riacciufferemo. E non c'è speranza che le tracce permangano nel deserto per più di un giorno. Domani mattina partirò e tornerò a Kiri dissi perentorio Dopodiché, verrò a Konoha, ci sono alcuni ninja che vorrò con me per ciò che ho in mente di fare, ma non voglio rivelarti altro per il momento, devo parlare con il Daymio del Paese dell'Acqua prima. Perché sebbene fosse un segreto io non ero il Mizukage. Almeno per il momento: avevo tutte le intenzioni



    Con un balzo saltai in groppa a Yogan, la quale sembrava stranamente più allegra e vigorosa di prima. Attesi che anche Atasuke saltasse su Torni a casa allora? mi chiese la dragonessa. Posai una mano sulla sua pelle squamosa, con affetto Sì, Yogan, ma ora andiamo a Kurohai. Devo tagliarmi la barba, i capelli, lavarmi, indossare vestiti decenti ed Atasuke deve riposare. Inoltre credo di dovergli una cena. Non temere Atasuke, so cosa faccio, non sono il tipo di persona che ozia quando c'è da fare, ma alcune cose richiedono tempo e più sono pericolose e meglio vanno ponderate.



    Yogan si alzò in volo e scese dal fianco della montagna in una rapida picchiata per poi raddrizzarsi e puntare verso un Villaggio sulla costa meridionale dell'isola. Atasuke non l'aveva notare ma quella parte era tutt'altro che inospitale: c'erano boschi, un fiume più grande ed alcuni più piccoli e molte coltivazioni. Tutto era scuro e grigio, sporcato dalla cenere che sputava il vilcano ma i venti che provenivano da sud erano più frequenti delle gelide correnti settentrionali, sicché era il lato settentrionale dell'isola ad essere realmente coperto. Quello è Kurohai dissi indicando il piccolo Villaggio di pietra scura e legno Un piccolo Villaggio, niente di speciale, ma mi è caro. Per me è come una seconda casa.



    Yogan atterrò ai confini del Villaggio, quindi si alzò nuovamente in volo, diretta verso il Monte Gekido. Alcune persone si erano voltate a guardare ma ripresero le loro attività come se niente fosse, fin troppo abituati a Yogan per darle peso. Camminai nel Villaggio, alcuni mi salutarono ed io alzai una mano per ricambiare rapidamente, ma cercavo di evitare di essere fermato per strada. Mi infilai nella locanda nella piazza del Villaggio seguito da Atasuke e chiesi due stanze e una cena Oh, certo Itai-san. Non ti ho mai visto con la barba, e cosa sono quei vestiti? il locandiere, Kenzo, era una brava persona ed estremamente curiosa. Niente di che, Kenzo, mi sono fatto una lunga vacanza sui monti. Potresti farmi una cortesia? Va nel palazzo dell'Haishikken gli passai una chiave Nella mia stanza c'è una sacca. Portamela gentilmente quindi gli allungai la mancia per quel servizio extra. Sarà fatto! La vuoi subito? Ci mando subito mio figlio se è urgente. Sì, se non è un problema. Ho bisogno dei vestiti e di radermi questo orrore di dosso.





    Un'oretta dopo sembrano un'altra persona. La barba era sparita del tutto e persino i capelli erano tornati ordinati come un tempo. I vestiti logori erano spariti, sostituiti da una divisa più ninja e meno simile a quella di un barbone. Indossavo pantaloni neri, una maglia blu ed una cotta di maglia che si vedeva chiaramente sotto. Il coprifronte di Kiri era legato strettamente al mio braccio destro. Mi fissai per un lungo secondo allo specchio, concentrandomi su i miei occhi. Avevo ancora le occhiaie, qualcosa di profondo si era spezzato e probabilmente non si sarebbe mai aggiustato. Ma sicuramente non rischiavo più che accadessero disastri. Così scesi a cena, nell'ampia sala da pranzo della locanda. A volte raderti ti fa sentire un uomo diverso, si dice dissi ad Atasuke, quando lo trovai Bene, la cena credo arriverà presto. Non credo che possiamo scegliere che mangiare, Kenzo fa la cena per tutti e poi la serve, quello che c'è c'è. In ogni caso, sei di Konoha, quindi posso chiederti di alcune persone vero? domandai Drake Ryoji lo conosci? E Shizuka Kobayashi? erano i miei amici più stretti che avevo a Konoha. Sopratutto Drake, che era con me in quella disastrosa missione e per il quale temevo fortemente la risposta. Ero pronto a riceverla però: le illusioni erano svanite molto tempo fa.

     
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