Sulla vetta dei Monti Grigi

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Due vite tanto diverse da essere simili~


    Era innegabile il dubbio che aleggiava nello sguardo di Atasuke nell'udire che addirittura Itai riteneva assolutamente inaffidabile lo Yakushi. Tuttavia, data la sua evidente abilità lo considerava un elemento valido per quella missione, ed Atasuke non ne ebbe di che obbiettare. Senza contare che, in fondo, quel tal Febh poteva anche non accettare l'offerta.

    [...]


    Ascoltò con attenzione la storia dell'ex Konohaniano e ne rimase piacevolmente stupito. In effetti la sua era una storia interessante, anche se l'inizio di tutto era, per così dire, particolarmente triste.

    «Capisco... Beh è una bella storia in fondo, anche se ci sono molti connotati tristi...»


    Rispose sorridente. Prima di esporre a sua volta il motivo della sua scelta e del suo legame con Konoha prima di commentare entrambe le loro filosofie di vita.

    «Comunque sia, trovo quasi ironico che due persone come noi, tanto diverse, abbiano così tante cose in comune, a partire da una goccia di sangue Uchiha... Sai, in effetti i miei genitori biologici non erano entrambi Uchiha. Infatti mio padre apparteneva al clan ma, mia madre, era una Yamanaka, quindi anche io in un certo senso sono un mezzo-sangue. Non sto quindi a narrarti quello che già sai su cosa ne pensasse il clan di loro e di me e del come sono finito a vivere con una famiglia adottiva in un piccolo villaggio sperduto nei boschi... Entrambi abbiamo perso chi amavamo: io tutti i miei genitori e la ragazza che amavo, Akane; tu: i tuoi ed il tu migliore amico. Entrambi abbiamo scoperto il nostro retaggio alla morte dei nostri genitori, ed entrambi abbiamo deciso di seguire uno dei nostri legami di sangue fuggendo da dove ormai non potevamo più vivere, tu andando a Kiri ed io "tornando" a Konoha. Ma soprattutto, entrambi abbiamo trovato qualcuno di importante da difendere, qualcuno che difenderemmo a costo della vita, Qualcuno di cui non possiamo fare a meno... Eee siamo finiti a voler proteggere l'intero villaggio: tu come Kage, io come semplice guardiano alle mura. Ammetterai che in effetti siamo simili sotto questa filosofia no? E questo torna anche in parte a rispondere alla tua precedente domanda»


    Era indubbia l'allusione di Atasuke verso Ayame per quanto riguardasse Itai, ma era invece oscura l'allusione verso se stesso, o almeno lo era per chiunque al di fuori di lui stesso.
    Con quelle parole Atasuke fece cenno al locandiere di portargli qualcosa da bere di forte, una qualunque bevanda che avesse una buona dose di alcool ed un gusto forte. Quelli erano i gusti che preferiva per brindare.

    «Spero tu non ti offenda... Stavo pensando di proporti un brindisi questa sera»


    Sorrise mentre il locandiere portava loro due bicchieri ed una bottiglia di Scotch Whiskey. Atasuke iniziò versando l'alcolico nel bicchiere di Itai e poi riempì il proprio con una raffinatezza che quasi stonava con la "grezza" bevanda che stavano per degustare.

    «Direi quindi un brindisi, alle nostre storie passate, alla nostra vita presente, alle persone che ci sono care ed al futuro, che possa sorriderci più di quanto non abbia fatto il passato. Canpai!»

    °E che i Kami ci guidino in questa giungla°


    Sorrise ancora una volta al nuovo amico innalzando il bicchiere per poi berne in un sol colpo il contenuto. Erano giorni che non passava un po di tempo a casa rilassandosi, leggendosi un libro e sorseggiando un po dalla sua scorta di alcolici che custidiva gelosamente nei sotterranei della casa.
    Forse per la mancanza, forse per le fatiche affrontate o forse per altri motivi, Atasuke trovò quel liquore ottimo, quasi impareggiabile. A stento ricordava di averne mai bevuto uno tanto buono. Il gusto era forte deciso, ma allo stesso tempo non era aggressivo e quel retrogusto fumoso lasciava trasparire l'ottima stagionatura nelle botti di legno.

    «Seriamente... Devo chiedere al tuo amico dove lo ha trovato... credo che me ne farò spedire una cassa intera direttamente a Konoha»


    Scherzò con il compare elogiando la fornitura del locandiere e prendendo appunti sul prodotto appena bevuto.

    «Comunque, tornando alla tua famiglia, spero non ci siano problemi per voi nel venire una volta a Konoha... Sai, per portarti la sua letterina mi son fatto promettere che una volta o l'altra sareste venuti tutti a trovarmi, ma ora che conosco la tua storia, temo di averle chiesto troppo...»


    Ormai Atasuke aveva terminato di mangiare e l'ora si era fatta tarda o almeno così pareva dall'oscurità che poteva notare oltre le finestre della locanda. Si versò quindi un'altro bicchiere che decise tuttavia di gustarsi con maggiore calma rispetto al primo. In fondo quella bevanda meritava davvero di essere degustata a dovere. Inoltre sentiva come una sorta di affetto verso il Mizukage, come se stesse trovando in lui un'amico. Un amico di cui aveva bisogno da tempo. Uno che potesse capire la sua storia.
     
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13 replies since 29/1/2015, 20:14   110 views
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