Kakurenbo

Role free: Arashi - Sasori - Asgharel

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  1. Sasori Uchiha
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    La Stanchezza


    Rimase totalmente indifferente alle parole della ragazza. Non aveva predisposto alcuna trappola o sistema di allarme in caso di intrusioni, per il semplice fatto che non credeva importasse realmente introdursi in casa sua. In fondo era una casa come tante altre nel quartiere. Inoltre non c'era niente di prezioso. Poi improvvisamente fece la sua comparsa anche Atasuke,che cercava di rassicurare il ragazzo sulla presenza della ragazza, che non era da considerare ostile.



    Se la conosce Atasuke, per me è a posto



    Disattivò lo sharigan. Di Atasuke sapeva che poteva fidarsi, almeno a fino ad oggi. Aveva un ottimo rapporto con quel ragazzo. Shizuka e Atasuke si conoscevano, eccome se si conoscevano. Si stava godendo la discussione tra i due. Onestamente a Sasori non che importasse molto il fatto che si fosse intrufolata in casa sua. In fondo, era da tempo che non riceva visite, escludendo quelle periodiche di suo padre tra una missione e l'altra. Quindi un po' di gente nuova non era affatto male. Quindi sorrise compiaciuto della discussione tra i due. Soprattutto quando rifece il verso a Sasori, conosceva bene quelle parole, le aveva usate come presentazione. In fondo, si era intrufolata in casa sua, senza bussare, senza un invito. Inoltre non si può combattere dentro casa, aveva appena rinnovato le tinte alle pareti. Sarebbe stato un peccato mortale distruggere tutto quanto. In ogni caso si limitò soltanto ad una occhiata di traverso nei confronti della ragazza. Erano pochi minuti che si conoscevano e per il momento a parte il sarcasmo, non si stava troppo divertendo.



    [...]



    Quando cercò di ingraziarsi Sasori, iniziò a ridere poi brevemente aggiunse:



    Simpatico tuo zio, lo conosco ?



    Effettivamente le parole di Shizuka, sembravano confermare quanto detto da Atasuke. Quindi era tranquillo e rilassato. Certo era molto meglio bussare per entrare comodamente in casa. Magari le avrebbe preparato un thè oppure qualcos'altro. Ma non di troppo impegnativo. Soltanto per farla accomodare, come le tradizioni di casa vogliono. In effetti la ragazza sembrava proprio bacchettare Sasori a riguardo.



    Se non fossi entrata come una ladra, oppure un'assassina, un thè con dei biscotti te li avrei anche offerti sai !? Te che dici ?



    Si mise una mano davanti al volto ed iniziò a scuoterla in segno di disapprovazione. Non appena vide i biscotti che la ragazza aveva portato, rimase leggermente interdetto. Non capiva a questo punto, il motivo di quella strana visita. Se era entrata di soppiatto e non dalla porta principale un motivo c'era o almeno qualcosa non quadrava. Ma tant'è, decise di rimanere al gioco per cercare di capire quale era il punto.



    Beh a questo punto, vado a fare il thè. I biscotti senza thè non possono esistere. Torno subito



    A quel punto andò in cucina, si mise a rovistare nella credenza, dove c'erano tutte le pentole ed il necessario per cucinare, tirò fuori una teiera, prendendo anche il miglior thè che aveva in casa. Era buonissimo con quel tipo di biscotti ed era anche di pregio. Si può dire quasi che il thè costava più della cucina. Non appena pronto lo mise velocemente nelle tazze e lo portò di là in salotto dove c'è Shizuka e Atasuke. Poi tornato di là avrebbe detto a tutti e due:



    Ecco a voi del bel thè ! Spero vi piaccia



    Sorrise, poi aggiunse rapidamente:



    Atasuke accomodati pure,scusami ma ero leggermente disorientato in tutto questo trambusto



    Sasori aveva molto gradito quei biscotti, gli aveva molto piacere che la ragazza glieli avesse gentilmente offerti. Stava per prendere un altro biscotto, ma non riuscì ad addentarlo. Cosa diavolo stava succedendo. Una idea il ragazzo ce l'aveva. Forse era stato un ingenuo, oppure questa volta gli avevano preparato una trappola. Delle idee gli si affollarono nella testa. Ma nessuna sembrava essere attendibile. Venne il momento delle presentazioni, in un momento diciamo non proprio ottimale, ma meglio tardi che mai. Era allieva di Raizen. Quel ragazzo gli stava davvero simpatico.



    Per fortuna non sono ancora diventato psicopatico. Ma un pò di aiuto non guasta mai, non sto neanche messo così male come credono



    In quel frangente conveniva comunque seguirla e prendere quel fottuto antidoto. Quindi annuì con la testa un po' titubante prese l'antidoto. Aveva davvero un saporaccio. Non voleva assolutamente sapere come l'aveva realizzato quella ragazza. Non appena i sintomi erano passati, si estraniò dalla discussione. Aveva altre idee per la testa. Quindi assecondò senza battere ciglio, la proposta della ragazza e con una henge si trasformò nel suo compagno di tante battaglie: Atasuke. Non sapeva dove sarebbero andati, non sapeva quanto tempo sarebbero stati via, prima di muoversi prese un foglietto di carta, dietro la cesta con i mandarini che si trovava, scrisse brevemente a suo padre che non sarebbe tornato a breve e si raccomandava di dare da mangiare al gattone. Rimise il foglietto sotto la cesta per evitare che volasse, ma che fosse visibile a suo padre. Era successo tutto così in fretta che non aveva ancora deciso che cosa avrebbe fatto, era come frastornato.



    Edited by Sasori Uchiha - 4/2/2015, 22:50
     
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