Perché non c'è altro posto a cui appartengo

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Daimyo era un uomo strano. Non l'avevo mai visto o conosciuto prima di quel momento e molto del timore reverenziale che pareva ispirare solo per sentito dire parve svanire. Certo, non significava che non rispettassi lui e l'istituzione che rappresentava. Non significava che non comprendessi il suo potere. Semplicemente pareva più umano di quell'immutabile istituzione umana che da una lunga vita regnava senza governare il Paese dell'Acqua. Eppure eccomi lì, inginocchiato su un cuscino viola a sorseggiare dell'ottimo thè bollente pronto ad imbarcarmi in una lunga e chissà se proficua conversazione con il Daimyo. Una cosa però era certa: non era lì assolutamente per ottenere una qualsiasi cosa a mio vantaggio.



    Così lui parlò ed io in rispettoso silenzio ascoltai, ritenendo assai sensate le sue preoccupazioni. A parti invertite del resto non avrei ragionato diversamente ed anzi, sarei stato ancor più scettico e duro. Direi di sì, Daimyo-sama, questa è la prima volta che ci incontriamo. Mi rincresce enormemente per la situazione spiacevole che ci ritroviamo a vivere in questi giorni. Chinai appena il capo, salvo rialzarlo nuovamente. Posai la tazza calda sul tavolo basso che mi era stato posto davanti e dunque con gentilezza, ben attento a non far movimenti bruschi come se persino l'aria fosse di cristallo in quel bellissimo palazzo, continuai a parlare Mio signore, io non sono qui per parlare del mio titolo, ma per il bene del Villaggio e della Nazione. I titoli sono vuoti onorifici fatti per gratificare l'ego di loschi figuri se non sono usati per lo scopo primario per il quale esistono. Non mi interessa se uscito di qui sarò o meno Mizukage, purché uscito di qui si possa trovare la miglior soluzione per il bene del Villaggio. Il tono era deciso, sebbene educato. Non certo accusativo: era logico pensare alle mire personali di qualcuno ma che mi erano estranee in quel momento. Lei mi chiede cosa possa aver fatto a Kiri il mio clone questi due anni. Ho chiesto, ho parlato con mia moglie che con quel clone ha vissuto ogni giorno per due anni. Il clone non ha fatto niente, almeno che mi sia dato sapere. Non ha fatto azioni scriteriate, non ha scatenato conflitti con altre nazioni, non ha mosso guerre e non si è intromesso nella politica continentale. Mio signore, effettivamente non è successo niente.



    Feci una breve pausa, riorganizzai i pensieri e ripresi a parlare con lo stesso tranquillo tono educato privo di eccessi che pareva quasi estraneo da me Non è una cosa positiva. Non so se l'essere che mi h sostituito abbia avvantaggiato direttamente i nemici dell'Accademia, ma sicuramente l'ha fatto indirettamente. Ci sono tumulti a Kumo, Iwa e Taki. Cosa è stato fatto da parte nostra? Niente. Questo non sono io, assolutamente mio signore. Strinsi appena i pugni Mi chiedete una ragione per confermarmi il titolo. Potrei dire che Kiri sarebbe al sicuro con me, che da una vita sono impegnato a proteggerne le mura ed ad inseguire i traditori come capo della Mano Nera. Da quando ho capito sono passate poche settimane dall'arrivo del mio clone al momento della mia nomina, per cui sono stato scelto per ciò che ho fatto io, non per ciò che ha fatto... qualsiasi cosa mi abbia sostituito. L'amara verità, Daimyo-sama, è che non si può fidare di me poiché non ho mai fatto nulla e la fiducia che mi è stata accordata due anni fa dai ninja di Kiri l'ho guadagnata io e non qualcun altro. Solo questo posso dire a mio favore feci un'altra pausa Kiri non ha subito danni diretto, ma il danno del degrado e dell'immobilità. Io sono pronto a prendermi l'onere del titolo di Kage, ma non la implorerò ne la convincerò ulteriormente per questo posai le mani sulle ginocchia ed abbassai il capo nel gesto di più umile rispetto che potevo fare. Serrai gli occhi e feci un respiro profondo Vengo qui con una sola richiesta, Daimyo-sama. La prego, faccia ciò che è meglio per Kiri, qualsiasi cosa questo significhi. Se per lei significa fidarsi di me per la prima volta sarò pronto a dimostrarmi degno della sua fiducia. Se per lei significa che qualcun altro dovrà essere Mizukage, accetterò questa scelta. Kiri non può rimanere con un falso Kage ancora a lungo, mio signore.

     
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