Perché non c'è altro posto a cui appartengo

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il dolce sapore della libertà

    Il Quarto Mizukage



    Sorrisi. Un placido sorriso appena accennato, un sottile pensiero di trionfo pensando a quanto aveva ottenuto, che era più di quanto avessi osato sperare. Certo non avrei scommesso sul fatto che uscito di lì sarei stato Mizukage: la situazione era complessa ed alla fine, nonostante le continue e fastidiose malizie mi avevano innervosito, volevo davvero solo il bene di Kiri. Ma non m'importava: il Daimyo non si era mai realmente interessato della politica Militare del Villaggio e non avrebbe iniziato in quel momento. Un uomo vecchio è restio al cambiamento ed i vecchi nobili erano ancorati al passato come una montagna al suo basamento. Presi la piuma ed il calamo e senza esitazione o una parola firmai i documenti che mi aveva messo davanti, accettando così tutti gli obblighi cui mi aveva sottoposto. Ed alla fine alzai il viso, deciso, rendendomi conto solo in quel momento che ero il Quarto Mizukage di Kiri, ufficialmente.
    Ne sono certo, mio signore Finché ti comporterai come ti sei sempre comportato: lasciando fare ad altri ciò che devono fare. Quel pensiero restò ovviamente inespresso.



    Così mi alzai, consegnando al Daimyo i fogli siglati dopo aver dato tempo di far asciugare l'inchiostro e parlai Entro breve manderò i messaggi agli altri Villaggi, non appena saprò i nomi di coloro che parteciperanno a questa spedizione ne sarà immediatamente informato, mio signore. E dopo tutti i rituali ed i rispettosi saluti lasciai il palazzo, diretto verso Kiri, pronto a scontare la più dolce delle pene. Restare nel mio Villaggio, con la mia famiglia, a recuperare quel tempo perso e che nessun Kami mi avrebbe mai potuto restituire.





    Quando tornai in casa Ayame leggeva un libro sdraiata su un divano. Non riuscii a cogliere il titolo dell'opera. Jukyu e Nana erano chissà dove nel Palazzo intente a giocare. Rimasi per qualche secondo a fissare mia moglie dall'uscito della porta sentendo ancora grave la nostalgia che non si placava mai. Ehi mi disse lei, accortasi della mia presenza, sorrisi appena senza dir nulla, sedendomi però sul divano. Sei stato licenziato allora? Domandò, mettendo via il libro. Feci no col capo e fece uno scherzoso sospiro di sollievo Bene, traslocare è una seccatura! Mi ha punito Dissi improvvisamente, senza però riuscire ad evitare un sorriso. Punito...? E perché? E cosa? strinsi le spalle come a dire "e che ne so" Evidentemente lo fa star meglio con la coscienza. E devo stare almeno tre mesi a Kiri...e mi avvicinai ad Ayame che non riuscì a trattenere una mezza risata divertita. Dilettante, non sa che tua moglie te ne ha affibbiati il doppio.



    La baciai. Ci sarebbe stato tempo per affrontare il discorso di Ame e prima di quello avevo altre settimane di pace dinanzi a me.

     
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9 replies since 8/2/2015, 23:21   175 views
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