Resa di conti o chiacchierata amichevole?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La filosofia di Vita~


    Seinji parve non condividere minimamente il pensiero di Atasuke, anche se, forse, aveva compreso il suo punto di vista. Tuttavia, egli continuava a sottolineare che le colpe dell'intero team ricadevano su di lui, seppur marginalmente dato che anche lui faceva parte di quella spedizione.
    A quelle parole Atasuke tacque. Preferì non disperdere inutili energie su un punto che era corretto da entrambi i punti di vista ma che semplicemente differiva per minime variabili. Da un lato infatti era inopinabile che Atasuke non avesse ne il grado ne il potere di decidere in quel frangente e non poteva fare altro che compiere quello che era il suo dovere. Dall'altra, era altresì inopinabile che con le sue azioni aveva lasciato campo libero al ronin che aveva avuto modo di fare le sue porcate.
    Tuttavia, quando egli terminò di esprimere le sue idee ponendo la sua ultima domanda, Atasuke non potè tacere, dato che non apprezzava molto i termini del suo interlocutore.

    “Se non avevi motivo di attaccarci, non dovevi attaccarci. Ci hai attaccati, e grazie anche al fatto che mi hai tenuto occupato, il bambino ha perso la vita. Che tu lo voglia o no, ma il ronin faceva del tuo gruppo, ed era parte della tua responsabilità, seppur minima. Inoltre... sei stato proprio tu a combattermi e a non avermi permesso di portare in salvo il bersaglio.”

    «Onestamente trovo quasi ironico il tuo punto di vista...»


    Disse, quasi in tono di scherno.

    «Potrei dirti a stessa cosa dato che dal briefing che avevamo erno stati proprio dei nukenin a rapire il ragazzo, quindi su questo piano siamo alla pari. Entrambi avevamo evidentemente lo scopo di salvare il ragazzo. Entrambi non avevamo intenzione di fargli del male. Allo stesso modo però mi chiedo: Ogni singolo soldato ha un motivo preciso per combattere il singolo nemico? Ogni singolo uomo deve avere un motivo diretto che lo spinga ad attaccare un suo avversario? In uno scontro diretto su un campo di battaglia ogni uomo deve prima chiedersi se ha un motivo preciso per abbattere ogni singolo avversario?»


    Sorrise mentre quelle domande rimanevano per alcuni istanti senza risposta.

    «Certo, è inopinabile che chiunque vorrebbe evitare la guerra, chiunque preferirebbe vivere una vita serena e tranquilla senza morti, feriti e spargimenti di sangue, ma non è questo il mondo in cui ci troviamo. Tu sei al momento l'unico nukenin con cui mi sia fermato a parlare, l'unico che abbia anche solo pensato all'opzione del dialogo, anche se sfortunatamente un campo di battaglia non è il luogo migliore dove fermarsi a chiaccherare sorseggiando un té... Credo che quindi converrai con me nel capire che su un campo di battaglia non si hanno molte possibilità nel decidere se attaccare o meno i propri avversari, specie quando questi hanno con se qualcuno che va recuperato»


    Con estrema calma prese la katana poggiata al suolo, la portò dinnanzi ai suoi occhi ed iniziò a sfoderare l'arma, mostrando la lama al suo interlocutore.

    «Come certamente avrai notato, questa è la mia nuova arma. La sua lama è ancora pura e non ha ancora dovuto assaggiare il sangue di nessuno e spero che ciò accada il più tardi possibile. Tuttavia non porà essere lei a decidere ne il come, ne il dove ne il quando verrà usata. Non è nella sua possibilità. Quella è una scelta che dipenderà direttamente da me, tuttavia, neppure io avrò la piena libertà di deciderne l'uso. L'unica cosa che posso decidere è il come, difendendo che cosa questa lama si sporcherà... Posso decidere di usarla per difendere l'accademia, posso usarla per difendere il villaggio, il mio clan, gli amici, i parenti o persone che nemmeno conosco.
    Hai ragione quando dici che hai fatto una scelta decidendo di salvare Etsuko, ed hai ragione sul fatto che ho deciso di compiere il mio dovere laggiù tenendoti occupato, cosa che avrei fatto anche altre mille volte dato che quello era il mio compito: Tenerti occupato mentre il team procedeva con il recupero del jinchuuriki. Avessi potuto scegliere non avrei lasciato quel ronin da solo con il ragazzo, nè gli avrei permesso di ucciderlo. Avessi potuto decidere la strategia avrei di certo applicato tutt'altra manovra, puntando più al recupero che all'eliminazione gratuita di chiunque fosse stato dall'altra parte del campo, ma entrambi sappiamo che non abbiamo avuto scelta e non mentire a te stesso dicendo che invece avevamo una scelta. Entrambi abbiamo seguito un flusso, una corrente che ci ha portati a compiere le nostre scelte sulla base dell'ambiente circostante e delle scelte fatte da altri»


    A quel punto rinfoderò l'arma poggiandola nuovamente al proprio fianco.

    «In merito ai tuoi compagni, non so che fine abbiano fatto nel dettaglio. So che lo spadaccino ex-kiriano è perito sotto i colpi dell'Otese, mentre il gigante meccanico non si è più ripreso dopo che il sunese gli ha bloccato gli ingranaggi con la sua sabbia, ma non so altro, ne se son stati recuperati ne se son rimasti li come cibo per i coyote. In merito al pazzo che aveva evocato un'enorme wurm pronto a divorare il ragazzino non so nulla. Credo possa essere fuggito... Perchè ti interessava saperlo?»


    La domanda era sincera, come anche quella successiva che nella sua semplicità ed innocenza celava un piccolo gioco che aveva già fatto in passato e che probabilmente Seinji avrebbe apprezzato.

    «Giochi a scacchi? Mi piacerebbe proprio fare una partita con uno come te»


    Se egli avesse risposto in maniera positiva allora Atasuke avrebbe estratto una piccola scacchiera da viaggio che di tanto in tanto portava con se. Nulla di speciale, tuttavia era una bella scacchiera in legno con i pezzi e gli scacchi in marmo finemente lavorato. Certo non era elaborata come quella che aveva a casa sua, ma faceva la sua porca figura.

    «A te la scelta, i Bianchi o Neri? Oppure preferisci lasciare alla sorte la decisione?»


    Preferì lasciare la scelta al nukenin in modo anche da elaborarne fin da subito l'idea che questi poteva avere di se stesso. Tuttavia, solo a partita inoltrata avrebbe compreso chi fosse in realtà quell'uomo e sicuramente questi avrebbe scoperto quanto fosse un giocatore esperto l'Uchiha che da anni giocava a scacchi e ben poche erano state le sconfitte subite.
     
    .
19 replies since 11/2/2015, 21:19   198 views
  Share  
.