Resa di conti o chiacchierata amichevole?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Un duello a Scacchi - Apertura~


    Egli aveva grandi progetti per il futuro del Jinchuuriki. E chi non ne avrebbe avuti? Chiunque in quel monto vorrebbe avere un demone per amico, anche solo per poter restare tranquillo che questi non gli sia nemico. Tuttavia, progetti o meno, alla fine nessuno era stato in grado di permettere a quel ragazzo di proseguire la sua vita ed ormai era troppo tardi per avere rimpianti di questo tipo. Nulla avrebbe riportato in vita il ragazzo e per quanto riguardava il demone, beh, ormai il recupero era un grosso problema di Suna che doveva concorrere al recupero con qualunque pazzo fosse nelle vicinanze di quel deserto.
    Il nukenin poi gli rivelò una grande, seppur banale, verità: Tutti vivevano di ideali. E, ironicamente, il suo ideale era tanto palese quanto folle. Tanto estremista da perdere, agli occhi di Atasuke ogni importanza. Certo, chiunque creda nel proprio ideale fino in fondo difficilmente si distacca molto dal fanatismo, tuttavia, quella determinazione, espressa a parole, pareva essere un'enorme follia, una contraddizione con quanto avesse detto sino a poco prima.
    Atasuke squadrò l'uomo quasi con curiosità: Possibile che fosse tanto determinato da violare lui stesso le sue stesse idee pur di portare a compimento il suo obbiettivo?
    Partì poi con una sorta di lista di quelle che erano le sue priorità e di quelli che erano gli errori che il mizukage aveva compiuto, sottolineando in particolare la decisione di concedere ad un ninja di Konoha uno dei demoni di Kiri.

    °Un demone di Kiri ad un ninja di Konoha? Certo è una cosa parecchio strana, anche perchè non mi risultano tre Jinchuuriki a Konoha... Anche se... Il Mizukage mi ha rivelato di essere originario di Konoha... Possibile che sia anche un portatore?°


    Ascoltava con attenzione mentre la sua mente elaborava con ancor più attenzione le informazioni che riceveva.
    Alla fine l'idea della partita parve piacere a Seinji, il quale quasi a sorpresa decise di optare per lasciare alla sorte la decisione dei pezzi. Una scelta saggia, anche se poteva probabilmente celare una sorta di ego che lo portasse a non aver problemi con nessuna delle due possibili formazioni.
    Atasuke sorrise, anche se per certi versi più che un sorriso lo si poteva quasi definire un ghigno soddisfatto.

    «E sia, lasciamo alla sorte decidere»


    Disse posizionando i pezzi sulla scacchiera per proi prelevare un pedone di entrambe le fazioni. Rimescolò i due pezzi parecchie volte senza lasciare al nukenin la possibilità di intuire in quale mano ci fosse quale pezzo, ed infine porse i pugni chiusi all'avversario.

    «A te scegliere la mano»


    Fatta la selezione, Atasuke mostrò il contenuto di entrambe le mani, poggiando nuovamente i pezzi al loro posto. Ruotò quindi la scacchiera di 90° porgendo all'avversario il lato che la sorte aveva scelto per lui ed iniziò a concentrarsi sulla partita, osservando la schacchiera ed il suo avversario.
    Ebbe così inizio la partita che probabilmente avrebbe deciso molto, tanto quanto non avrebbe deciso nulla su entrambi i contendenti.
    Atasuke dal canto suo muoveva i suoi pezzi con naturalezza, ponderando i movimenti e le attese per meditare sulle azioni da seguire cercando di non mostrarsi troppo avventato ne intimidito dal suo avversario. In fondo dovevano essere le sue mosse a parlare per lui, non l'atteggiamento, seppur l'atteggiamento spesso giocava un ruolo importante in una partita.

    «Quindi... Mi stavi dicendo che vorresti eliminare l'accademia, ciò che essa rappresenta e chiudere nuovamente Kiri nelle sue antiche tradizioni... Certo, anche io apprezzo e stimo molto le tradizioni di un paese, tuttavia mi pare drastico riportare tutto agli antichi metodi, specie se questo implica rompere un'alleanza che perdura da anni e che mi pare non sia poi così svantaggiosa per nessuno dei quattro villaggi...»


    Il suo tono era calmo, quasi quanto la mano che lentamente muoveva il pezzo sulla scacchiera per poi ritornare al mento dell'Uchiha afferrandolo lievemente tra indice e pollice.

    «D'altro canto, ammetto che non sia una novità che l'Accademia come istituzione abbia fatto grossi errori e fallimenti, anche se a stento riesco a collegare tali fallimenti alle singole figure dei singoli villaggi. In fondo è l'accademia a fallire, non uno specifico villaggio... Inoltre posso assicurarti che ho avuto a che fare con parecchi studenti e ninja Kiriani... e ad eccezione di Etsuko posso dire con fierezza che sono ottimi shinobi, oltre che ottimi allievi»


    A punò quindi il suo avversario, muovendo in contemporanea un pezzo sulla scacchiera. Aveva mosso un doppio attacco, uno alle teorie del Kiriano, l'altro ad uno dei suoi pezzi. Come avrebbe reagito nei rispettivi campi di battaglia?
     
    .
19 replies since 11/2/2015, 21:19   196 views
  Share  
.