Un messaggio dalla Nebbia

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    ~Convocazione alle Armi?~


    Una volta rotto il sigillo del messaggio Atasuke lesse con attenzione il contenuto, verificando ciò che realmente conteneva. Come c'era da aspettarsi non c'era nulla di anomalo ed il messaggio riportava esattamente ciò che il tengu aveva detto. Teriminato di leggere il breve messaggio lo passò a Sougo che da procedura protocollò i dati nel registro per poi ripassarglielo.

    «Come avevate detto è tutto in regola, Benvenuto a Konoha, Sojobo-sama»


    E con quelle parole gli rese il rotolo.
    In tutta quella assurda scena non diede attenzioni a Raizen, ne alla sua sorta di "ilarità" nello spendersi in battutine di basso livello che a stento avrebbero prodotto qualcosa di utile e si diresse verso la sala degli interrogatori.

    [...]


    Giunti nella sala Shizuka fu la prima a sedersi, mentre Raizen nella sua pomposità si creò un trono di metallo facendo mutare la forma ad una delle sue copie. Azione che non aveva, agli occhi di Atasuke, nessun risvolto utile, solo una mera autoproclamazione, segno probabile di una carenza di affetto, o più semplicemente serviva a compensare qualcos'altro come in quasi tutti i casi in cui un uomo pensa solo a fare la cosa più grossa e tamarra degli altri.
    Sojobo espresse rapidamente il punto narrando con estrema sintesi la vicenda che aveva portato Etsuko ad esser dichiarato un nukenin e quanto aveva intenzione di fare Itai, seppure, in tutto quel discorso, c'era un'errore di fondo, un piccolo errore dovuto probabilmente alla carenza di informazioni, informazioni che Atasuke aveva ottenuto altrove per suo conto.
    Shizuka stessa rimase come bloccata, non ricordando evidentemente chi fosse quel tal Itai Nara che di certo aveva incontrato, ma di cui non rammentava il volto e forse semplicemente non ne conoseva il nome

    «Sojobo-sama... Perdonatemi, ma credo che al quadro manchino alcune informazioni e che forse potrebbero sbrogliare alcuni dubbi»


    Si intromise nel discorso mentre in una mano una sua carta acquisiva colore e scritte già incise tempo addietro.

    «Dopo il mio incontro con il Mizukage mentre ero di ritorno dalla missione in questione, ho iniziato a condurre alcune indagini private in merito a Seinji Akuma. Da quello che ho appreso, costui è un fondamentalista, un pazzo che vede solo la supremazioa di Kiri su tutto e che vorrebbe instaurare un nuovo governo, distruggendo l'accademia e riportando le antiche tradizioni kiriane... Non mi stupirebbe volesse reinserire anche l'antico esame genin...»


    Portò lo sguardo verso Shizuka, come a sottolineare che quel messaggio era in un certo senso diretto anche a lei che sicuramente non avrebbe apprezzato l'idea di amici costretti ad uccidersi a vicenda per un esame.

    «Inoltre ho appreso che Seinji attualmente agisce per conto suo, o almeno non è tipo da sottostare agli ordini di altri, anche se questo non nega ne conferma eventuali collaborazioni con altre organizzazioni... Per farla breve nel suo fanatismo egli ha l'obbiettivo primario di eliminare gli elementi non puri da Kiri e l'accademia.»


    A quel punto fece scivolare la mano, porgendo a Shizuka la carta su cui erano registrati i dati familiari di Itai, tra cui il suo volto, il volto della moglie e della figlia di cui aveva avuto piacere di far conoscenza. Quella carta aveva duplice effetto: Cercare di riportarle alla mente chi fosse Itai e mostrarle quelli che potevano essere i primi bersagli di quel folle nazionalista.

    «E per fare questo credo che tra i suoi obbiettivi principali ci siano i bambini dei "non puri", ma soprattutto le eventuali possibili fonti di "non purezza" e Konoha è tra i primi nomi della lista a causa della decisione del precedente Mizukage di affidare uno dei demoni di Kiri ad un ninja di Konoha»


    Sottolineò continuando a guardare Shizuka. Se già non aveva smosso il suo interesse nel fermare quell'uomo con la questione delle tradizioni di Kiri, di certo lo avrebbe fatto mostrandole quella bambina, tanto piccola ed indifesa su cui già era tracciato un mirino rosso.
    Ascoltò poi con attenzione le parole di Raizen, cogliendo appieno la battuta di apertura in merito al "lecca scopini". Certo era inopinabile che quello fosse stato uno dei peggiori fallimenti mai visti ed Atasuke odiava il fatto di averne in qualche modo preso parte, anche se sapeva più che bene da dove tutto quel fallimento era partito: Dall'accettare il ronin nel team al mancato lavoro di squadra da parte dei sunesi al tradimento di Etsuko.
    Rimase in silenzio ascoltando la decisione di Raizen in merito alla sua eventuale partecipazione a patto di rispettare alcuni vincoli operativi ed infine espose a sua volta la sua posizione.

    «Come il mizukage sa bene, io ho già intenzione di partecipare a questa spedizione. In fondo è in parte anche colpa mia se i due fratelli sono riusciti a fuggire e da allora ho con loro un conto in sospeso, specialmente con Etsuko... Tuttavia, mi trovo concorde con l'idea di Raizen nel dividere questa caccia in due parti, una di intelligence ed una finale di recupero... Anche se immagino che già fosse il piano di Itai»

    °Anche perchè non lo credo tanto avventato da tentare un'attacco in forze su un villaggio solo per eliminare due persone di cui una anche ferita°


    Non espresse null'altro. In fondo aveva già detto al diretto interessato come la pensava su quella storia e non aveva altro da aggiungere. Aveva promesso la sua lama al servizio di quella caccia e di certo avrebbe rispettato la parola data.
     
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22 replies since 16/2/2015, 20:54   351 views
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