Hankachi-Otoshi

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Giochi da Bambini~


    Una mattina di primavera, ma soprattutto una delle rarissime mattine di una giornata libera.
    Il sole splendeva già nel cielo quando Atasuke si svegliò ma era un'altro il pensiero che ne affollava la mente: “Quello era un giorno libero”
    Con la dovuta calma si alzò, fece colazione in maniera frugale, in fondo non aveva motivo nel lanciarsi in elaborati esperimenti ne aveva voglia di passare gran parte del suo giorno libero a cucinare. Aveva ben altri progetti e propositi per quella giornata, tra i quali magari anche andare a spendere parte del suo stipendio al mercato.
    Terminato quindi le prime faccende della mattinata aprì la porta di casa, pronto per uscire e svolgere le altre attività che aveva in mente. Tuttavia, qualcosa sembrava volergli impedire di seuire quel calmo e pacifico piano.

    °E questa da dove sbuca?°


    Pensò mentre il suo sguardo dubbioso si poneva su quella scritta. Certo, sembrava quasi uno scherzo o un gioco di qualche bambino e la calligrafia stessa sembrava assecondare tale tesi, tuttavia, c'era qualcosa che non quadrava.

    °La scritta mi sembra strana, come se fossero state due persone a scrivere piuttosto che una sola... Probabilmente si tratta di due bambini... Anche se quel cuoricino mi lascia perplesso... Eppure non ricordo di conoscere persone che potrebbero fare una cosa del genere... tranne forse Shizuka...°


    Era quasi ironico pensare al perchè la primissima ipotesi che la sua mente elaborò era proprio Shizuka, come nel 90% delle situazioni più anormali, seppur non letali, in cui finiva per imbattersi quando si trovava al villaggio.
    Ipotizzando quindi un semplice scherzo, decise di non darci troppo peso. In fondo aveva già altri progetti per la giornata e non aveva voglia di spenderla in qualche sciocco gioco, nonostante l'esplicita domanda che marchiava il suo ingresso.
    Tuttavia, non ebbe tempo di allontanarsi che una freccia gli si conficcò davanti ai piedi. Non ebbe problemi con la coda dell'occhio a scorgere da dove questa era partita e senza neppure porsi il minimo problema si fiondò contro l'albero dei vicini, pronto a catturare il misterioso, o la misteriosa autrice di tali scherzi. Certo non aveva intenzioni violente, ma voleva prendere il simpaticone prima che gli rovinasse il resto della giornata.
    In un lampo piombò sull'albero ma non vi trovò nessuno, nessuna traccia, nessun segno del passaggio di nessuno. Nulla.
    L'unica cosa che trovò fu un sassolino che battè sul suo coprifronte, quasi come se qualcuno stesse in qualche modo sfidandolo a partecipare a quel gioco.

    °Ok, ora la situazione si fa più pesante... Non ho idea di chi ci sia dietro a questo scherzo, ma non la passerà liscia, neppure fosse Shizuka stessa! Anzi... Se è Shizuka stavolta giuro che mi sentirà, oh se mi sentirà!°


    Pensò tra se osservandosi attentamente attorno e tornando alla freccia dove notò che c'era un messaggio legato alla stessa.
    Lo prese tra le mani e lo analizzò con cura, notando la qualità particolare della carta, apparentemente vecchia e ne osservò il contenuto. Da una parte c'era una scritta, sull'azzurro, mentre dall'altro vi era un cerchio, diviso in dodici spicchi al cui centro svettava il sole, per certi versi una versione simile ad una rappresentazione dello zodiaco, ma senza gli animali rappresentati nelle dodici case.

    °Guarda il Sole. Guarda l'ombra. La sfera è tonda!°

    °… E fin qui nulla di nuovo...°

    °Corri, corri. Non c'è tempo.°

    °Questo qualcuno tanto giocoso sembra intenzionato a mettermi fretta... o è una sorta di minaccia?°

    °Cerca il posto in cui il Drago, senza indugio, il serpente incontra.°

    °Il posto dove il drago incontra il serpente? Che cosa intenderà dire...°


    A quella scritta il suo sguardo si portò in basso, verso il fondo del foglio dove erano rappresentati un drago ed un serpente, vestiti a festa, anche se i due, per quanto vicini e legati da un filo, apparivano quasi provenire da due ambienti completamente differenti, o perlomeno, la miriade di dettagli aggiunti lasciavano intendere che il drago era molto amato mentre il serpente era a dir poco malvisto.

    °Dove guardi? Chi scorgi? Il sole già punta, l'ora è ormai giunta, riesci a capire?°

    °Quindi è questo il punto...°

    °Due zampette, due codine, due, due, due!°

    °Ora direi che mi è tutto chiaro, oppure, se mi sono sbagliato, beh... Shizuka saprà di certo darmi spiegazioni°



    Terminato di elaborare il contenuto, scorse il resto del foglio, rimirando nuovamente il disegno per poi soffermarsi su di una foglia, posta proprio al limitare della pergamena vi era una piccola ciocca di capelli castani, avvolta da una foglia verde. Provò a prendere quei capelli, come se in qualche modo la cosa potesse aiutarlo a capirne qualcosa, ma vide solo che nel vento si disperdeva, scoprendo un'altra scritta sotto alla foglia: SBRIGATI!

    °Questi capelli... sembrano quelli di Shizuka... Possibile che possa in qualche modo essere in pericolo?°


    Temendo per il peggio, forse stupidamente, partì alla carica. A questo punto non era più sicuro del fatto che quello fosse solo un semplice scherzo. Forse era comunque una macchinazione ordita da Shizuka o magari dal cuginetto che voleva in qualche modo tendergli un'imboscata, probabilmente ancora in qualche modo offeso nei suoi confronti dopo quanto accaduto a villa Kobayashi, o forse c'era qualcosa o qualcun'altro dietro. Qualunque fosse la verità poteva slo fare una cosa, andare avanti, cercare altri indizi e provare a trovare una risposta, anche a costo di giocarsi il tanto agognato giorno libero.
    Se non aveva maleinterpretato il disegno e le parole, il cerchio doveva rappresentare l'orologio del sistema tradizionale, ormai non più in uso da parecchio tempo, inoltre il punto di incontro tra il drago ed il serpente indicavano all'incirca le nove, o potenzialmente qualche minuto prima a seconda dell'ora esatta dell'alba. Ad ogni modo, l'unica cosa che poteva puntare in qualche direzione a quell'ora poteva solo essere il sole e quindi, decise di seguire tale direzione, nella speranza di trovare qualche altro indizio, o al peggio avrebbe ripercorso la strada verso la villa di shizuka, dove avrebbe verificato gli impegni della giovane.



    Edited by Asgharel - 24/3/2015, 20:55
     
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