L'Ombra delle Mura

Addestramento [Manipolazione dell'Ombra I] per Near Nara

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lNearl
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline

    Tutto il mio ragionamento non sembrava aver impressionato particolarmente il soggetto - demone che si trovava davanti a me. Scesi dall'albero, era effettivamente il momento di prepararsi al peggio. Non era certo nelle mie intenzioni combattere contro qualcuno che non conoscevo e del quale ignoravo completamente le abilità, il livello e le caratteristiche. Non era per me essere un'attaccabrighe. Solitamente dovevo stare dietro la prima linea a colmare lacune e risolvere gli inghippi; non proprio la situazione odierna.
    Atterrai sulle punte, e lentamente toccai terra con i talloni. Portai le braccia al petto e le incrociai. Le parole del soggetto - demone avevano in sostanza confermato tutto il mio dire, e tendevano a farmi propendere per l'ipotesi delle cattive intenzioni.



    Prima asserisce che parlo troppo, e dopo poco mi chiede nuovamente cosa ne penso. Non è esattamente un esempio di coerenza.


    Pensai quando il soggetto chiese la mia opinione. In realtà non avevo nemmeno ben capito a cosa si riferisse, voleva mia opinione in merito al fatto che parlassi troppo, o riguardo alla possibilità che qualcuno mi dovesse staccare di netto la testa ?
    Nel primo parte sarebbe risultato difficile non essere faziosi portando acqua al proprio mulino, così come nel secondo caso sarebbe stato difficile argomentare, non avendo mai avuto minacce di tale genere.
    Vista la prima accusa in merito alle mie troppe parole, decisi di non rispondere e di vedere come si sarebbe evoluto il suo discorso. Sciolsi le braccia per far passare una mano nei capelli, nonostante l'aria fresca della bella giornata l'adrenalina iniziava a fare i suoi effetti, ed una goccia di sudore scese dalla mia fronte.

    Rimasi ad occhi aperti per qualche frazione di secondo quando il ragazzo parlò del controllo dell'ombra.



    Cosa cazzo ne sa lui del mio ritardo in questa branca dell'apprendimento ? E della mia appartenenza al clan Nara ?


    Mi chiesi con un certo stupore. Sin dall'inizio avevo escluso, tra le due opzioni che egli potesse avere informazioni a mio riguardo, ed avevo optato per la tesi della superiorità numerica. Forse, dovevo rivedere sin dal principio l'intero discorso, in quanto mi aveva appena provato, anche se un po' occultamente, di avere informazioni sul mio conto.
    Inarcai un sopracciglio mentre continuavo a guardare il ragazzo, o ragazza che fosse. Gli occhi risultavano nascosti dalla maschera, ma la sensazione di essere costantemente fissato era netta, mi sentivo gli occhi addosso, manco fossi una ragazza scosciata davanti ad un quindicenne in piena fase ormonale.

    Il soggetto passò poi, dopo qualche altra parola a vanvera, a richiedermi un elenco di motivi per non farmi fuori.
    Sorrisi.



    Adoro lo slang. Il linguaggio di questo genere è fenomeno criminologicamente studiato dell'appartenere, o del volere appartanere, ad un determinato gruppo di persone, cui questo linguaggio è segno distintivo. Però, a conti fatti non ho molto altro da dedurre, il fatto che parli da zarro - figo non mi aiuta a capirne la provenienza né tanto meno l'abilità.
    Sembra seccato dai toni, da lui interpretati in maniera presuntuosa della mia prima risposta, al fine di evitare di perire qui, devo cambiare l'atteggiamento.




    Pensai rimanendo nella mia posizione. Un qualsiasi movimento avrebbe potuto metterlo in allerta, cosa da me non voluta. Dopo una breve riflessione sul da farsi decisi per quella che poteva essere la soluzione migliore.



    Al di là delle caratteristiche Nara, parte delle quali ho già dimostrato di possederle, non vedo il perchè di doverti fornire questo elenco. Non mi fraintendere, ma tu sei uscito dal bosco di soppiatto con il fine di venire a guardarmi in maniera sospetta. Ecco, quello che dovrebbe fornire qualche spiegazione non sono io.


    Risposi pacatamente, farlo incazzare non mi serviva a nulla. Se aveva cattive intenzioni provocargli uno stato di rabbia non era possibile, in quanto aveva già sicuramente preso in considerazione il fatto che avrei potuto rispondere malamente, ed il verificarsi dell'evento presupposto non avrebbe certo portato alcuna modifica rilevante nel suo atteggiamento. Quello che mi poteva tornare utile era farlo parlare, magari avrebbe potuto dire qualcosa di utile, sia al fine di capire qualcosa in più riguardo la sua identità che sulle reali intenzioni. Tanto, se aveva già deciso di voler combattere, ciò non sarebbe stato evitabile, ed io non volevo certo fare la prima mossa verso un soggetto del quale non sapevo nulla.

    Rimasi fermo, fissando il soggetto - demone, in attesa di una sua azione.








     
    .
18 replies since 21/4/2015, 16:54   239 views
  Share  
.